Una bella giornata

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Un fascio di luce lo fece ridestare dai suoi sogni, ma ancora voglioso di dormire, invece che svegliarsi, si raggomitolò di più fra le coperte. In un lampo iniziò a ricordarsi degli avvenimenti di cui era stato protagonista ieri: Rob che lo picchiava, Sandra che lo portava nella stanza delle punizioni e poi i suoi fratelli che lo abbracciavano sollevati del suo ritorno. Ricordò allora, di non essere nel suo letto. Non era riuscito a dormire, la camera era così buia proprio come quella stanza, aveva l'impressione che da un momento all'altro sarebbero tornati quei ragazzi pronti a picchiarlo, così era andato da Leo, e con la sua approvazione si era rintanato nel suo letto.
Iniziò a cercarlo alla cieca, voglioso di coccole testando il materasso con le mani, non volendo aprire gli occhi. Appena prese un lembo di tessuto, capì che si trattaste del pigiama del suo fratellone e si accovacciò di più su di lui, sentì la pressione di una mano sui suoi capelli ed un braccio avvolgerlo, strofinandogli affettuosamente la schiena, e sorrise. Ieri era stata una giornata molto brutta per Michelangelo, quei cattivoni lo avevano ferito, non ricordava di aver pianto mai così tanto in vita sua, e se ripensava ai loro sguardi gli venivano ancora i brividi. Però ora era al sicuro, con i suoi fratelloni.
Ad un tratto, il forte bussare di Sandra si fece risentire come tutte le mattine, ma stavolta oltre al bussare era entrata come una furia, facendoli sobbalzare, e come soldati si alzarono mettendosi in riga.
-Tu!- quasi urlò, indicando Michelangelo. Tremando, l'interpellato, indietreggiò di qualche passo, mentre lei si avvicinava minacciosa, incutendoli molto terrore. -Chi ti ha dato il permesso di uscire dalla stanza 654, senza il mio permesso?- domandò furiosa
-E-ecco io..- balbettò, non sapendo come giustificarsi. Il fatto era, che tutti quei ragazzi se ne erano andati a dormire lasciandolo lì da solo e lui ne aveva approfittato per tornare dai suoi fratelli. Non pensava ci volesse il permesso, infondo loro se ne erano andati senza dire niente a nessuno, pensò titubante su cosa rispondere.
-Allora?- scattò lei, in attesa di una risposta. Il più piccolo chinò lo sguardo, mordendosi il labbro inferiore, sentiva le sue mani tremare. Aveva paura, tanta paura.
-Lo lasci in pace!- tuonò Raph, posizionandosi dinanzi al piccolo, imitato da Leo e Donnie. Mikey sgranò gli occhi, sorpreso ma anche colmo di gioia e sentendosi già più sicuro.
-Tsk.. Per stavolta chiuderò un occhio..- sbuffò lei. Si guardarono tutti stupiti, lei che chiudeva un occhio su una questione? Impossibile. Ma sorrisero contenti di quella situazione, mentre lei se ne andò, sbattendo la porta ancora furiosa.
Raph scompigliò i capelli ribelli del più piccolo, mentre quest'ultimo se la rideva. Leo lo aiutò a vestirsi come tutte le mattine, e dopo che anche gli altri si furono cambiati, scesero a fare colazione, Mikey non vedeva l'ora. Sopratutto perché ieri non aveva né pranzato né cenato ed anche se si era un po' abituato a quel ritmo, la fame si faceva sempre sentire. Quando uscirono in giardino, Mikey restò attaccato al braccio di Leo, avendo paura di incontrare di nuovo Rob. I più grandi erano un po' preoccupati, per via del fatto che il più piccolo non aveva ancora aperto bocca. In effetti, era strano anche per Michelangelo, solo che per un motivo o per un altro, non trovava niente di cui parlare.
Restò in silenzio a fissare Donnie che leggeva un libro di chimica. Mikey avrebbe voluto chiedergli se gli insegnava a leggere, ma non voleva disturbarlo. Rapheal ad un tratto, lasciato il suo gruppetto di amici e li raggiunse euforico.
-Ehi! Ho appena saputo che Rob è stato adottato!- esclamò entusiasta, rimasero sorpresi per qualche minuto ma poi sorrisero.
-Sentito Mikey? Ora non devi avere più paura.- disse Donnie ricevendo un enorme sorriso come risposta
Passarono la giornata a parlare, e Michelangelo, sentendosi più al sicuro tornò a fare battute e scherzi ai suoi fratelli che iniziarono a fargli il solletico come punizione.
Alla fine, Leonardo decise di andare a vedere se c'era qualcosa da mangiare, visto che il loro stomaco iniziava a farsi sentire. Si addentrarono in cucina, e vedendo che non c'era nessuno iniziarono a saccheggiarla. Leo e Donnie riuscirono a prendere del pane, Raph del formaggio, mentre Mikey un vasetto di marmellata. Corsero in camera, ridendo ed iniziarono a mangiare, conservandone un po' anche per domani. Infondo, oggi era stata davvero una bella giornata, pensò Mikey, ridendo, prima di addormentarsi abbracciato a Leo, nel suo letto.

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