CAPITOLO 2

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Capitolo 2

Sono di nuovo qua....a narrarvi la storia della nostra principessa. Che poi se la chiamate principessa si incazzerebbe a morte. Non si è mai sentita così..piuttosto era quella che reggeva lo strascico della principessa al gran ballo. Marzia non ha mai avuto l'ambizione di essere al centro dell'attenzione, non si è mai voluta mettere in mostra più di tanto. Non si è mai vista bella, ha sempre visto le altre più disinibite e sicure di loro. Loro che a 15 anni già sfoggiavano i tacchi e le minigonne..loro che quando puntavano un ragazzo andavano da lui all'intervallo e con una scusa strappavano un appuntamento pomeridiano. Marzia è sempre stata quella nell'ombra..spalleggiava le sue amiche quando si doveva bigiare, ma non ha mai e poi mai trasgredito più di tanto. Poche volte ha superato le rigide regole imposte dai suoi genitori. Figlia unica, alcune amiche fidate e la voglia matta di avere accanto qualcuno che la accettasse per quello che era. Una ragazza concreta ma sognatrice, con i piedi per terra ma anche con la testa fra le nuvole, con una grande passione per il calcio e che preferiva un buon film alla TV al chiassoso locale di una discoteca. Come ogni ragazzina ha avuto i suoi amori...amori impossibili per cantanti o attori... giornate passate a sentire i CD e ad affidare alle pagine di un diario i suoi sogni.
Pomeriggi passate con le sue amiche...alcune che sono rimaste tuttora nella sua vita, altre che al contrario si sono perse...portate via dalla vita stessa. Quello che pensava importante poi non si è rivelato tale, la ragazza a cui scriveva "ti voglio un bene dall'anima" come dedica della foto di classe della scuola media, quella che pensava l'avrebbe accompagnata per tutta la vita poi si è voltata un giorno e non l'ha più cercata, preferendo altre. Marzia aveva un mondo dentro, ma per alcune era troppo complicato. Preferivano accontentarsi delle amicizie vuote e superficiali piuttosto che star dietro a lei che pretendeva molto da chi le stava accanto ma dava in cambio anche tutta se stessa. Il primo ragazzo che le sia mai piaciuto si chiamava Daniele ed era un suo compagno di classe...capelli e occhi scuri è stato il primo a farle battere il cuore. Non il respiro mozzato in gola, né la tremarella alle mani ma comunque la voglia di passare l'intervallo assieme a lui e la gelosia quando le bionde che gli correvano dietro attiravano la sua attenzione.
Marzia era una da tutti 9 in pagella...le piaceva studiare e quando la mattina entrava a scuola a parte rare occasioni era nella sua dimensione. Lì poteva eccellere in qualcosa, non importava fosse l'orale di spagnolo o la traduzione di inglese. Ci sapeva fare con i numeri e con le espressioni...capiva molto meno il mondo circostante e chi le stava attorno. Le ragazze che un giorno dicevano "bianco" ed il giorno dopo "nero", che erano già magrissime ma volevano esserlo ancora di più, che professavano l'amore al proprio ragazzo ma poi se ne sbattevano un altro tre secondi dopo. Lei, ad averlo un ragazzo, gli avrebbe donato il mondo intero. E quando Daniele si accorse di lei...bhe pensava di aver trovato il suo porto sicuro. Mancava qualcosa nel loro rapporto..mancava un pó di sana magia...la voglia matta di tenergli la mano sempre e comunque...il batticuore piano piano scemó in un tranquillo sfarfallio...ma il loro rapporto si trascinò comunque per tre anni...fino a quando Marzia non chiuse..

"Mi stai lasciando?"
"Credi che abbia senso continuare?"
"Ci amiamo"
"Non ci amiamo più da parecchio...siamo fratello e sorella...e non può bastarmi a 19 anni.."
"Hai conosciuto un altro?"
"No...ma spero che da qualche parte...ci sia il ragazzo che mi farà perdere la testa..."
Sapevo...lo sentivo..che neanche troppo lontano c'era quella persona. LUI...non sapevo se fosse moro o biondo, basso o alto, non sapevo come si chiamasse ma c'era.. ci doveva essere! Perché io ci credevo in quell'amore da togliere il fiato..quello che ti prendeva e non ti faceva più ragionare, quello che ti rendeva scema, quello che ti avrebbe fatto fare o dire cose che non credevi avresti mai potuto fare o dire. Magari era a poca distanza..magari era a pochi metri ed io non avrei saputo della sua esistenza ancora per parecchio tempo. Magari non avrei incrociato la sua strada se non per un contorto disegno del destino...a quello ci credevo.
Credevo che tutti noi avessimo un posto nel mondo..stava a noi trovarlo. Trovare l'esatta posizione nell'universo.. il massimo sarebbe stato essere nel posto giusto, al momento giusto, con la persona giusta...per poter dire "ecco..ci sono arrivata". Il mio posto non l'avevo ancora trovato..non era accanto a Daniele..per quanto l'avessi amato, di un amore forse acerbo e immaturo, ma pur sempre vero, non era lui il mio LUI.
Sarei potuta rimanergli accanto giusto per avere qualcuno..per non tornare ad essere la sola single del gruppo. Tutte le mie amiche o quasi avevano accanto qualcuno...io invece avrei ripreso la ricerca della mia metà perfetta..perché per quanto sembrassi una ragazza concreta e poco incline alla smancerie sognavo di poter gridare al mio LUI quanto lo amassi.
La mia vita dopo il liceo proseguì più o meno sullo stesso binario...iniziai a frequentare l'Università. Un mondo nuovo che forse mi avrebbe regalato la sicurezza in me stessa che mi mancava. Non mi piacevo...avrei voluto essere più alta del mio misero 1:63..avrei voluto pesare qualche chilo in meno..avrei voluto avere una caratteristica che mi facesse spiccare. Ma i miei occhi castani ed i miei capelli dello stesso colore erano...nella norma. Non amavo apparire ma allo stesso tempo avrei voluto avere qualcuno che mi guardasse come la cosa più bella del mondo. E poi ero lunatica, precisina fino allo sfinimento, ordinata e puntigliosa, non amavo chi diceva "ho tutto il tempo del mondo...rimando a più tardi".. Io cercavo di fare tutto alla perfezione perché ogni secondo era prezioso e non volevo sprecarne neanche un attimo.
Ma la vita scorreva ed io ero sempre spettatrice. Fino a che conobbi LUI...no anzi fino a che non vidi una sua foto..ma in mezzo ci furono 5 anni da incubo..il mio incubo...

Love me like you doDove le storie prendono vita. Scoprilo ora