CAPITOLO 15

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Capitolo 15

"Hey tesoro che ci fai qua tutta sola?"
"Niente..prendevo un pó d'aria...torna dentro..io arrivo" mi defilai spostandomi nell'angolo più in ombra del terrazzo cercando di mascherare le lacrime, presi un bel respiro e fissai il panorama romano delle 22 e trenta di un lunedì di fine ottobre. Il clima era insolitamente mite e prometteva ancora giornate buone anche se aveva iniziato a soffiare un venticello fresco. Mi strinsi nella giacchetta di pelle...ma il mio freddo arrivava da dentro...
La serata era iniziata alla grande...avevo conosciuto sua mamma e suo padre che avevano preso giá in simpatia Sara e Cristian dopo che il mercoledì prima Stephan li aveva portati da loro e aveva fatto le presentazioni ufficiali. Avevano accolto nel migliore dei modi anche me ed io li avevo aiutati a sistemare le ultime cose per la cena di compleanno di Stephan. Sarebbero venute circa una ventina di persone..oltre a me, i miei figli ed i suoi genitori, Sara e Radja che ormai tutti consideravano una futura coppia, tranne i diretti interessati ma era un dettaglio trascurabile, e qualche suo amico di infanzia. La casa in cui lui abitava da solo era stata addobbata per il suo ventiquattresimo compleanno e sua mamma aveva cucinato tantissime cose...i miei figli giravano come se fossero a casa loro e si erano già appropriati della "loro stanza" che in realtà era quella degli ospiti riconvertita per ospitarli quella notte. Tutti quanti mi fecero sentire a mio agio..tutti tranne due sue amiche che non la smisero un attimo di lanciarmi occhiate di traverso...mi sentivo in soggezione davanti a loro. Forse perché il mio ragazzo sembrava avere un rapporto quasi viscerale con loro, ridevano insieme di episodi che solo loro sapevano e mi facevano sentire esclusa. Sembrano una quindicenne gelosa.. E lo ero...ero fottutamente gelosa. Delle mani di queste due oche che continuavano a toccarlo e che poi lanciavano a me sguardi come a dire "tu che ci fai qua?". Spiluccai il cibo e ogni volta che lui si avvicinava per chiedermi se mi stessi divertendo e se avessi bisogno di qualcosa io dicevo solo "tutto ok". Ma in verità tutte le certezze che mi ero costruita durante quelle settimane stavano pian piano cadendo...che cazzo ci facevo in quel mondo?
Anche Sara sembrava nel suo elemento naturale. Parlava con tutti e flirtava con Radja in modo sottile, senza forzare troppo la mano. Alla fine aveva seguito il mio consiglio e si era vestita in modo semplice..jeans stretto e maglia verde militare che sottolineava le sue curve. Io avevo optato per un pantalone nero stretto e una camicia di jeans con sotto un top nero. Mi ero sentita bella fino a quando avevo buttato una sguardo alle due...a parte avere 20 anni avevano qualcosa che io cercavo di costruire attorno a me ma che un debole alito di vento poteva far cadere da un momento all'altro..l'aura da " sono sicura di me e me ne vanto". Ero sicura che con le sue ex andavano d'amore e d'accordo.
A metà serata andai in bagno e stavo per tornare dagli altri quando sentii la risata di Chiara. La sua amica Gloria probabilmente aveva detto qualcosa di esilarante su di me. Rimasi dietro l'angolo ed ascoltai "Crede che un paio di pantaloni stretti e un top possano farla sembrare bella...ma l'hai vista?"
"Non so cazzo ci veda Ste in lei...le sue ex erano centomila volte meglio...poi...dai una trentenne con figli..presto si stuferá"
"Lei è una troietta solo in cerca del ventenne da accalappiare...si farà mettere incinta e poi si farà sposare .mantenimento assicurato.."
"Eh no Chia....speriamo che Ste si svegli prima..." le loro risate si persero nel rimbombo che sentivo in testa..dio che schifo. La mia prima reazione sarebbe stata quella di andarmene, mettere la giacchina di pelle e infilare la porta...mi sentivo da schifo. Razionalmente sapevo che loro erano solo delle stronze gelose che probabilmente avevano fatto nel corso degli anni più di un pensiero sul mio ragazzo. Ma la parte più insicura di me urlava soltanto "hanno ragione". Ero indietreggiata fino al terrazzo ed ero uscita, indossando il giacchino e cercando di non dare nell'occhio mentre calde lacrime iniziavano a scendere. Dieci minuti dopo Sara mi trovò così e non bevve minimamente la mia bugia del 'va tutto bene'.
"Perché piangi?"
"Lascia stare"
"No tesoro mi spieghi cosa è successo? Hai discusso con Ste?" scossi la testa e lo cercai con lo sguardo. Era appoggiato al muro con un bicchiere di coca cola in mano e rideva con Radja e suo padre. Sembrò captare che lo stavo guardando e si girò verso di me...alzò la mano e mimó con le labbra un "ti amo". Io gli mandai un bacio e poi sospirai "Ok decisamente non hai discusso con lui..perché piangi allora?"
"Chiara e Gloria"
"Soprannominate " la coppia di stronze". Ti hanno guardato male per tutta la serata.. immagino che negli anni abbiano provato a fare quello che fai te con il tuo fidanzato.. "
"Sara!!" scoppiai a ridere nonostante continuasse a piangere "È vero..sono gelose da far schifo..comunque devo andare a metterle in riga?"
"Hanno detto che punto solo ai suoi soldi e che prima o poi lui si stuferá.."
"...e che era meglio la sua ex e che non sanno cosa ci possa trovare lui in te"
"Già"
"Classiche argomentazioni da stronze....senti io forse sarò un pó di parte ma devi solo fregartene di quello che dicono persone del genere..io vi guardo e vedo quello che c'è fra voi..lui è fantastico con te e con i bambini quindi...sul serio..non stare male per loro"
"Ma se avessero ragione? Se andando avanti tutte le mie paure si trasformassero in realtà? Se lui mi guardasse e mi dicesse " ho sbagliato"? Mi sono sempre sentita sbagliata..in ogni situazione io sono sempre stata quella sbagliata..se lui si pentisse? Come farei?"
"Calmati...voi non siete sbagliati.. siete giusti insieme..chiunque un pó sano di mente lo ammetterebbe. Poi loro non conoscono te e la tua storia e non dovrebbero sparare cazzate solo perché vorrebbero portarsi a letto il tuo ragazzo mentre sarai tu a farlo stanotte. Tu stai con lui, non loro"
"Forse sto sbagliando tutto"
"Non dire cazzate..." Sara mi abbracciò "Ste sta venendo qua...parlagli...io intanto vado da..in giro..."
"Si certo..." quando sentii le sue braccia avvolgermi da dietro cercai di stamparmi un sorriso in faccia "Hey festeggiato"
"Che c'è?"
"Nulla"
"Marzia dai...è successo qualcosa?"
"Niente di importante.. è la tua festa e non voglio..." Stephan mi mise un dito sulle labbra "Se ti ha fatto piangere è importante" mi prese per mano e dopo aver parlato un attimo a sua mamma mi portò verso la sua camera. Chiuse la porta a chiave dietro di noi e poi mi sfilò il giacchetto buttandolo sul letto "Dimmi tutto...sfogati" io mi sedetti sul letto e lui si mise davanti a me con le mani sulle mie ginocchia "È una cazzata"
"Marzia se ti fa piangere non è una cazzata...è perché ti ho strascurata? È che.."
"No ma sei fuori..mi sono sempre bastata e non è che devi starmi dietro come se fossi incapace di respirare se non sei nei paraggi"
"Lo sai che non intendevo quello..."
"Non sono una ragazzina che ha bisogno che in ogni momento il suo ragazzo le dica quanto la ami..." spostai le sue mani e mi alzai in piedi "Il mio primo pensiero la mattina non è " che cazzo mi metto oggi" ma "spero non sia una giornata di merda".. lo so che non dovrei starci male ma cazzo...ti amo..."
"Non ho capito nulla...calmati..." Stephan mi raggiunse e mi mise le mani sulle spalle. Avevo ricominciato a piangere e lui mi abbracciò stretta "Sfogati e poi mi spieghi che non ho capito nulla...anche a costo di mandare via tutti non esci da sta stanza fino a che non c'ho capito qualcosa" quando le mie spalle la smisero di sussultare mi staccai e lui mi asciugò le lacrime passandomi i pollici sulle guance "Riportiamo da capo...so benissimo che tu vuoi continuare a contare solo su te stessa..ma io ci sono adesso..se vuoi che io ci sia solo quando le cose vanno bene e poi stop, se te la vuoi cavare da sola sempre..a me non sta bene..io ci sono nella gioia e nel dolore che fa molto promessa matrimoniale ma è la verità"
"Io ti voglio sempre"
"Fin qui ci siamo...poi so benissimo che non sei una ragazzina..ma mi piacerebbe che a volte tu ti lasciassi aiutare a superare i momenti meno belli..dimmele le cose..poi del resto che hai detto..che mi ami lo so ma sul fatto che non dovresti starci male...per chi? o cosa?"
"Gloria e Chiara"
"Che cazzo hanno detto?"
"Non è importante"
"Marzia cazzo...dimmelo"
"Che presto ti stuferai..che punto solo ai soldi.."
"Ti basti pensare che erano molto amiche della mia ex"
"E secondo me sono gelose...dai dimmi che non hai notato come ti guardano..sempre pronte e sbattere le ciglia"
"Ci conosciamo da quando eravamo piccoli"
"Che c'entra? Come dice Sarà vorrebbero essere al mio posto"
"Ma ci sei te qua..non loro..voglio bene a Gloria e Chiara ma non le ho mai considerate più che semplici amiche. E fregatene di quello che dicono..ci parlerò..ok?"
"In mia presenza"
"Sei gelosa?"
"Io?? Assolutamente no" sbattei le ciglia "Sono molto gelosa"
"Mi piace" mentre io mi lasciavo scappare un risolino Stephan iniziò a baciarmi il collo "Ste dai...dobbiamo tornare di là"
"È la mia festa di compleanno e per ora voglio stare qua con te..fosse per me ti spoglierei e farei l'amore con te"
"Davvero?" insinuai le mani sotto la camicia e lui mi spinse contro il muro più vicino "Mhm...è quasi un settimana che non ti tocco.."
"Possiamo rimediare..È il tuo compleanno, fai tutto quello che vuoi"
"Marzia.."
"Lo sai che mi fido..." fissandomi negli occhi mi slacció la camicia di jeans e fissò il top nero che indossavo sotto "Non è legale questo top.." poi sbottonó i pantaloni neri e insinuò la mano dentro. Quando toccò le mie mutandine di pizzo nere mi lasciai sfuggire un gemito e la mia mano andò ai suoi pantaloni...con mani tremanti slacciai i bottoni dei jeans chiari ed iniziai a toccarlo "Ti voglio" entrambi sapevamo che non sarebbe bastato raggiungere l'orgasmo così. Io lo volevo dentro di me e lui voleva lo stesso "Prendimi" quella parola mi uscì istintivamente. Senza remore e vergogna volevo la classica sveltina...erotica, eccitante e bella da morire.
Quando lui abbassò leggermente i miei pantaloni feci lo stesso...e quando mi posò le mani sul fondoschiena lo lasciai fare. Entrò dentro di me con una spinta che mi fece vacillare e per non rischiare di cadere a terra, persa totalmente nel mio mondo, intrecciai le gambe dietro la sua schiena. Continuando a baciarlo assecondai i suoi movimenti e mi lasciai andare alla pura e semplice passione...non avevo mai amato fare l'amore come se fosse una necessità e non un piacere.. Ma in quel momento fu un altro muro abbattuto...io avevo bisogno di lui e lui di me..ed il piacere venne di conseguenza. Repentino, che ci mandò in paradiso e poi ci riportò in quella stanza ebbri d'amore e di una sconfinata voglia di stare assieme..
"È stata la sveltina più eccitante della mia vita"
"Dovremmo provare negli spogliatoi dello stadio...o nel bagno di un ristorante di lusso durante un evento"
"Stephan!!!" posai i piedi a terra e lui mi aiutò a risistemarmi. Io feci lo stesso e poi gli presi il viso tra le mani e lo baciai e lo baciai lentamente "Sei troppo stanco o reggi anche il mio regalo?"
"Se il regalo comprende te nuda sopra o sotto di me...si può fare"
"Sarà molto di più amore mio" gli sussurrai all'orecchio.
"Ecco perché ti amo..e fregatene di tutto il resto"
Quando tornammo dagli altri Sara mi fissò e scoppiò a ridere "C'hai la faccia post orgasmo..da uno a dieci quanto è bello poter essere la sola mentre tutte le altre possono solo guardare?"
"Cento.." poi mi girai quando la mamma di Stephan annunciò l'arrivo della torta.

Love me like you doDove le storie prendono vita. Scoprilo ora