LOVE ME LIKE YOU DO
CAPITOLO 33
Da quando avevo denunciato per la seconda volta il mio ex mi aspettavo di ritrovarmelo da un momento all'altro davanti a casa, o magari direttamente dentro casa quando ritornavo la mattina dopo aver portato i bimbi a scuola. Avevo faticosamente riconquistato una certa tranquillità ma ogni tanto mi guardavo alle spalle aspettandomi di essere seguita. Per fortuna lui sembrava momentaneamente scomparso, ma sapevo che questa relativa calma sarebbe stata spezzata ben presto. Probabilmente lui era stato contattato dalla polizia e tramite il mio avvocato avevo saputo che al momento stava dai suoi genitori in attesa di ulteriori indagini. Tutti i miei lividi, recenti o meno, erano stati fotografati e schedati e avrebbero ingigantito il mio già sostanzioso fascicolo...da piccola non mi sarei mai aspettata di avere un mio fascicolo...e avrei evitato volentieri.
La mia storia con Stephan proseguiva...anche se da quando gli avevo raccontato cosa aveva fatto il mio ex lui era parecchio scostante e taciturno. Era passata una settimana e ormai Marzo aveva lasciato spazio ad Aprile e ad un clima primaverile. Roma si stava risvegliando e anche io avevo voglia di fare qualcosa di diverso. Volevo organizzare qualcosa per me e Stephan ma non sapevo cosa...
Quella notte avevamo dormito separati perché lui mi aveva detto di essere tornato particolarmente stanco dagli allenamenti...sentivo che aveva quasi paura a rimanere da solo con me e capivo anche il motivo. Accettare quello che gli avevo detto, come accettare il fatto che l'avessi allontanato e avessi voluto vivere tutto quel casino da sola non era facile da mandare giù. Afferrai la felpa e uscii di casa, il sole di inizio pomeriggio era un invito a tornare a vivere...presi la strada verso Trigoria...volevo vederlo...avevo un viscerale bisogno di farmi rassicurare sul fatto che fra noi tutto andasse bene. Quando arrivai vicino al cancello della struttura feci un cenno all'addetto e tirai giù il finestrino "L'allenamento non è ancora iniziato vero?"
"No...vuoi che chiami Stephan?"
"Si se è possibile si.."
"Entra e parcheggia al solito posto" io annuii e poi portai la macchina fino al solito posto. Ogni tanto nei mesi precedenti ero venuta a vedere gli allenamenti anche con Sara e Cristian e quindi la mia presenza non era una novità. Scesi dall'auto e mi appoggiai alla portiera "Marzia..è successo qualcosa?" la voce di Stephan mi arrivò allarmata "No..volevo solo vederti.."
"Sicura vada tutto bene?"
"Certo" lo guardai e sorrisi ricevendo in cambio uno dei suoi bellissimi sorrisi "Volevo solo...bho..avevo bisogno di vederti...e volevo sapere se va tutto bene fra di noi"
"Certo..senti andiamo a parlare dentro" Stephan mi prese per mano e mi condusse all'interno del centro sportivo, in una delle salette dove di solito i ragazzi si rilassavano prima o dopo le sessioni di allenamento. Mi fece sedere su un divanetto e poi si sedette davanti a me su un tavolino basso. Mi prese le mani e se le portò alle labbra prima di lasciarmi un bacio sulle nocche "Scusa se non sono venuto da te ieri sera ma avevo un appuntamento con il mio avvocato e Manuel. Gli ho raccontato quello che ti è successo..."
"Ok.." tenni la testa bassa perché non riuscivo a incrociare il suo sguardo. Stephan mi mise un dito sotto il mento e mi alzò dolcemente la testa "Hey...va tutto bene fra di noi...sul serio...solo che..insomma devo sbollire la rabbia e non ho voglia che tu mi veda incazzato.."
"Ma a me non importa...io ho bisogno di te...sembra che tu abbia quasi paura a rimanere da solo con me..Ste non sono un vaso delicato da proteggere..e poi siamo già stati assieme da quando siamo tornati assieme"
"Si ma..poi mi hai detto del tuo ex e..ho paura di fare qualsiasi cosa.."
"Ma tu non sei lui...in nessun gesto mi potrai mai ricordare lui..io ho bisogno di sentirti vicino"
"Vieni qua" Stephan mi prese per i fianchi e mi avvicinò a sé. Allargò le gambe e portò le mie in mezzo facendomi scorrere le mani sulle cosce per poi posarle sulle ginocchia "Anche io voglio sentirti vicina...anzi praticamente ti vorrei incollata a me...sotto le lenzuola...a fare l'amore..e sapere che lui ti ha messo le mani addosso mi manda il sangue al cervello. Non perché tu sei mia...ma perché non ti doveva toccare..."
"Ti voglio Stephan...ho bisogno...fa male da quanto ho bisogno di te..."
"Allora dobbiamo rimediare...rimani a vedere l'allenamento...poi ti porto in un posto, ceniamo e poi filiamo da me..." il suo meraviglioso sorriso mi scaldò il cuore. Sara era in gita per tre giorni con la scuola e Cristian era dalla nonna. Io e Stephan avevamo veramente bisogno di una serata e di una nottata solo per noi.
"Mi sembra perfetto" mi avvicinai e gli sfiorai il labbro inferiore con la lingua. Lui si lasciò sfuggire un gemito e poi intrappolò le mie labbra in un bacio da togliere il fiato e da perderci la testa. Continuammo a baciarci fino a quando qualcuno bussò alla porta "Allenamento...dai che poi hai tutto il tempo per allenarti in altro modo dopo" Radja si allontanò ridendo seguito a ruota da Daniele e Alessandro.
"Devo andare...tu mettiti al solito posto..."
"Ma dove andiamo dopo?"
"Sorpresa" mi rubò un altro bacio prima di uscire di corsa. Io mi alzai sfiorandomi le labbra con la punta delle dita. Ogni volta quel ragazzo mi stupiva...sapeva essere dolce ma anche tremendamente sexy e riusciva a mandarmi su di giri anche solo con uno sguardo.
Quando arrivai al campo di allenamento mi misi nel mio angoletto e guardai solo lui per tutta la durata della seduta. Il suo sguardo concentrato ma anche le occhiate che mi rivolgeva nei momenti di sosta..sguardi che mi facevano avvampare fa quanto erano intensi..i sorrisi che gli scappavano quando qualche suo compagno faceva qualche battuta o l'occhiolino che mi fece quando mi beccò a fissargli il fondoschiena. E poi la mania di mordersi il labbro o di passarsi la lingua sulle labbra quando era concentrato...io pensai a tutt'altro e serrai le gambe fra di loro pregustando quello che sarebbe successo quella notte. Fosse stato per me avrei approfittato di uno dei numerosi stanzini di Trigoria...mi immaginai seduta su un tavolino con lui davanti mentre mi spalancava le gambe...avevo decisamente bisogno di lui...
Quando l'allenamento finì e dovetti aspettare mentre Stephan faceva la doccia e si preparava fu ancora peggio..mi dovetti trattenere per non andare a raggiungerlo...e quando uscì con il borsone in spalla, in pantaloni neri e felpa rossa, con i capelli perfetti e il viso notevolmente più rilassato gli corsi incontro "Ti amo lo sai?"
"Lo so...e tranquilla che tutte le tue fantasie le esaudirò stanotte..." poi mi diede una pacca sul fondoschiena ridendo ed io scossi la testa "Ma che fantasie..."
"Si si certo...seguimi con la macchina..andiamo a Luneur"
"La ruota panoramica...ti adoro troppo" poi gli sorrisi prima di sculettare teatralmente verso l'auto..
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Love me like you do
FanficMarzia ha 31 anni, due figli, un ex della peggior specie. Stephan ha 8 anni in meno, fa il calciatore e potrebbe avere tutte le ragazze che vuole... Torno a trattare il tema della violenza sulle donne in una ff che è molto autobiografica... Perché n...