Capitolo 11
La zona thermarium era composta da molte stanze...la sauna,il bagno turco, quella dei fanghi termali, una in cui si alternavano vasche di acqua calda a vasche di acqua gelida, e poi una cosiddetta "stanza relax". Composta da due gradoni di pietra con delle luci colorate incassate nel soffitto e una sorta di nebbiolina che rendeva difficile vedersi. Stephan si diresse lì, mi posò a terra e aprì la porta di vetro smerigliato. Quando la richiuse dietro di noi per una frazione di secondo ebbi paura..ma fu solo un attimo. Appena oltre la soglia sulla destra c'era una doccia, girai la manopola e mi ci buttai sotto regolando la temperatura. Stephan mi seguì e mi abbracciò da dietro sotto il getto d'acqua...sentii le sue mani percorrermi le spalle per poi lasciare spazio alle labbra che mi sfiorarono il collo " Dimmi se non ti senti a tuo agio..non voglio fare nulla che ti dia fastidio"
"Tranquillo... per ora stai andando benissimo" il sorriso che avvertii fece sorridere anche me. Muovendo le mani dietro di me alla cieca chiusi il getto della doccia e mi abbandonai all'indietro. In poco tempo l'acqua sui nostri corpi si asciugò, visto che la temperatuta della stanza era abbastanza alta. Andai a regolarla poi mi sedetti su uno dei gradoni. Appoggiai la schiena alla struttura e feci cenno a Stephan di raggiungermi "Posso chiederti una cosa?" buttai lì.
"Certo" il mio sguardo fu catturato dalle goccioline d'acqua che percorrevano in suo petto...partivano dal collo e poi scendevano giù scomparendo dell'elastico del costume. Seguii il percorso di una goccia con il dito e poi mi sporsi per catturarne con le labbra una che stava percorrendo la curva del collo...era stata una decisione istintiva dettata da quanto mi piacesse quello che avevo davanti. Mi sedetti a cavalcioni su di lui ed iniziai a baciarlo...le nostre mani percorrevano la pelle scoperta resa umida dalla temperatura e dal leggero sudore che imperlava i nostri corpi. Quando Stephan leccò una goccia d'acqua che stava per perdersi nella scollatura del mio costume gettai la testa all'indietro...mi stavo eccitando da morire e non mi capitava da troppo tempo, se si escludeva la mattina precedente.
"Cosa dovevi chiedermi?"
"Cosa? Ah si...mi sono persa..." ricomponendomi leggermente ma rimanendo fra le sue braccia ripresi il filo del discorso "Quello che mi è successo...come ti fa sentire?"
"Mi fa rabbia perché nessuno, uomo ma soprattutto donna, dovrebbe passare quello che hai passato te...lo ucciderei te lo giuro..ma ti ha dato due figli e sei sopravvissuta...e ora sei qua con me. E tutto quello che ti è successo ti ha resa quella che sei..."
"Ma quello che ti ho raccontato ti blocca?"
"Non so fino a dove posso spingermi...ma non mi blocca assolutamente... ti voglio e non te lo nascondo"
"Lo sento che mi vuoi" mi mossi su e giù e sorrisi "Quindi quello che mi hai raccontato non mi ha fatto passare tutto il desiderio di averti anzi...se possibile ti voglio ancora di più. Ma soprattutto voglio che tu stia bene ok?"
"Ok... io sto bene ma voglio vivere lentamente tutte le emozioni che sai darmi..."
"Che emozioni so darti?" Stephan mi spostò leggermente una spallina del costume ed iniziò a baciarmi la spalla
"Mi fai sentire felice, desiderata, mi fai sentire " donna"...mi ecciti da morire"
"Davvero?"
"Mhm...davvero" mentre io iniziavo a scollegare completamente il cervello, preda di 300 sensazioni diverse lui abbassò completamente la spallina sinistra e poi si occupò della destra "Voglio che tu ti senta protetta...amata...coccolata..vezzeggiata....venerata...mi piaci da impazzire"
"Anche tu ma ormai é superfluo dirtelo" ci baciammo mentre la tensione sessuale fra di noi si alzava "Chiudi gli occhi" la sua voce mi arrivò in un sussurro roco all'orecchio poco prima di mordermi delicatamente il lobo e farmi schizzare l'eccitazione a livelli che non toccavo da...tanto troppo tempo...anzi così eccitata non ero mai stata probabilmente.
Chiusi gli occhi e sentii Stephan spingermi delicatamente tenendomi una mano sulla schiena fino a che non mi ritrovai sdraiata. Consapevole del freddo marmo sulla schiena..ma soprattutto di essere totalmente in balia di un'altra persona. Istintivamente serrai le gambe ma bastò la sua mano sull'interno coscia per farmi sciogliere...lo accolsi sopra di me e lo baciai passandogli le mani sulla schiena.
"Voglio che la nostra prima volta sia indimenticabile... e prepareró qualcosa di speciale e unico...oggi voglio solo che ti lasci andare..." sentii la sua bocca che mi baciava la mascella..il collo... l'incavo dei seni...la sua mano destra mi scostò una delle coppe del costume e quando la sua bocca arrivò lì inarcai la schiena. Mi piaceva da morire la sua dolcezza ma anche la passione che metteva in ogni più piccolo dettaglio...sentii il piacere schizzarmi fino al basso ventre. Persi la cognizione del tempo e dello spazio e per me sempre ancorata alla realtà ed ai suoi mille problemi fu come tornare ragazzina. Non c'erano più le responsabilità e le incombenze quotidiane..c'eravamo solo io e quel ragazzo che sapeva regalarmi il paradiso.
"Stai bene?"
"Da dio.." Stephan continuò a baciarmi come se fossi la cosa più preziosa del mondo poi tornò a sfiorarmi le labbra "Ora devi solo fidarti...e lasciarti andare completamente.. Tieni gli occhi chiusi..in qualsiasi momento puoi fermarmi...ok?"
"Ok" presi un respiro e cercai di sgombrare la mente...ero solo consapevole delle sue labbra che baciavano delicatamente le mie labbra e della sua mano destra che pian piano scostò il tessuto del costume...proprio nel punto dove volevo essere toccata..alzai una gamba piegandola e quando sentii le sue dita farsi spazio alzai istintivamente il bacino per andargli incontro "Sei perfetta" la sua voce fu come una carezza sul viso.
"Tu mi rendi perfetta"
"Apri gli occhi" li incatenai ai suoi e non li staccai un attimo. Iniziai a ripetere il suo nome e poi emisi un gemito poco prima di lasciarmi andare alla deriva. Una lacrima solitaria mi scese dal bordo dall'occhio perdendosi fra i miei capelli "Spero sia una lacrima di felicità"
"Assolutamente si...ora voglio fare una cosa io per te"
"Non devi ricambiare per forza..a me basta vederti cosi..."
"Ma voglio farlo...devo abbattere le mie paure..." mi misi seduta fino a intrecciare le gambe dietro la sua schiena. Con la mano gli disegnai il contorno del viso, del petto..fino ad arrivare alll'elastico del suo costume. Abbassai il costume e liberai la sua eccitazione..sapere che era cosi per me mi mandò in paradiso. Mentre facevo scorrere la mano su e giù Stephan mi baciò lentamente e a fondo..non mi ero mai sentita così potente...io che avevo sempre pensato di non essere abbastanza ebbi la certezza in quel momento di avere un potere enorme su di lui. Potevo renderlo felice ed è quello che feci. Cercando di dosare il ritmo, cercando di ascoltare gli indizi che il suo corpo mi mandava..
"Ste?"
"Dimmi" il suo sguardo reso opaco dal desiderio mi trapassò da quanto era intenso.
"Toccami" non ricordavo neanche se avessi mai pronunciato quella parola..non ero mai stata una ragazza particolarmente spinta sia nel linguaggio che nei gesti ma non mi ero neanche mai sentita così. La sua mano mi toccò il fianco prima di tornare dove ero ancora eccitatissima...era la prima volta che davamo piacere all'altro nello stesso momento. Mancava poco al momento in cui avremmo fatto l'amore..quella era una tappa fondamentale verso quel traguardo e quando raggiungemmo quasi simultaneamente l'orgasmo ci sorridemmo prima di tapparci le labbra con un bacio "Dio santo"
"Sei fantastica..."
"Tu sei fantastico" Stephan mi ritirò su le spalline del costume "Solo io posso vederti così"
"Sei geloso?"
"Sono geloso e anche parecchio delle persone a cui tengo..quindi dato che tengo moltissimo a te sono molto geloso"
"Non devi esserlo..io sono completamente e assolutamente tua"
"Abbiamo spazzato via altri brutti momenti?"
"Tutti quelli in cui lui non si è curato di come stessi..in cui ha pensato solo a sé... tu invece hai pensato principalmente a me...per questo...io sono innamorata di te"
"Ed io sono completamente pazzo di te..ora andiamo di là che ho preparato un'altra cosa" Stephan riaprì la porta e mi portò nell'ultima stanza in cui non ero mai andata...la chiamavano tutti "la stanza delle coppiette" perché soprattutto le coppie si rifugiavano lì per stare tranquille. Stephan mi aiutò a rimettermi l'accappatoio e poi ci sedemmo ad un tavolo su cui faceva mostra di sé una teiera con due tazze "Ho scelto l'infuso " degli innamorati". È il primo che mi ha colpito" abbassò gli occhi e arrossí "Hey...mi piace...assaggiamo sto infuso...non è che è afrodisiaco?"
"Non ci serve devo dire"
"Scemo" gli diedi una manata sul braccio. Presi la teiera e versai l'infuso nelle tazze, un delicato aroma di rosa si diffuse tutt'intorno. Presi uno dei biscottini e lo assaggiai inzuppandolo "Buonissimo" Stephan mi fissava ridendo "Che c'è?"
"Sei bellissima mentre mangi...si vede che non te ne frega di dover mantenere la linea"
"Ho superato la fase " magra ad ogni costo"..in verità non l'ho mai attraversata ma spesso non mi sono piaciuta..soprattutto quando avevo 20 chili in più e nessuno che mi spronasse a cambiare. Tanto per chi avrei dovuto farlo?"
"Per te stessa.."
"Non mi importava di me stessa"
"E adesso?"
"Adesso ci sei tu..." Stephan mi prese per i fianchi e mi fece sedere in braccio a lui. Cominciò ad accarezzarmi la gamba lasciata scoperta dall'accappatoio "Posso rapirti di nuovo lunedì?"
"Dove mi porti?"
"Ti piacciono i parchi di divertimento? Visto che il tempo è ancora bello e alcuni hanno prolungato l'apertura potremmo fare un pó gli scemi da qualche parte"
"Mi piace fare la scema insieme a te"
"Adoro vederti ridere..." finimmo di mangiare i biscotti e di bere l'infuso alla rosa facendo gli scemi appunto..ci imboccammo e ne approfittammo per baciarci a ripetizione. Sembravo tornata a quando avevo 16 anni e tutta la vita davanti a me. Ero spensierata, felice e innamorata. Mi sentivo bene e vedendo il suo sorriso sapevo in cuor mio di star iniziando a far star bene un'altra persona...
Dopo aver tirato fino all'ultimo secondo le due ore a nostra disposizione andammo nei rispettivi spogliatoi a cambiarci. Mentre facevo la doccia ripensai a quello che era successo e appoggiai i palmi delle mani alle piastrelle. Non avevo mai amato molto i preliminari ma quei preliminari, fatti con lui, erano stati il giusto preludio alla nostra prima volta. Volevo che fosse unica e speciale perché sarebbe stata la mia seconda "prima volta".. La prima dopo il mio ritorno alla vita..la prima con il ragazzo che amavo alla follia e che mi aveva insegnato che le seconde occasioni esistono...
"Ci vediamo Lunedì allora"
"Senti...lunedì notte puoi stare fuori?"
"Penso di si.."
"Chiamo Sara stasera e le dico che mercoledì la vengo a prendere a scuola..lei e Cristian naturalmente... "
"Lunedì mi sembra sia stata invitata a casa di una sua amichetta..quindi va benissimo"
"8 e mezza...lunedì..." mi prese il viso fra le mani e mi baciò togliendomi il fiato "Ciao piccola"
"Ciao" lo salutai con la mano e sorrisi al cielo azzurro...quanto poteva essere bella la vita...Se qualcuno li avesse visti in quel momento sarebbe balzata all'occhio la loro grande sintonia..come se fossero insieme da tantissimo tempo. Invece le loro strade si erano incrociate solo 3 settimane prima ma il destino aveva voluto che quando i loro occhi si erano incontrati fosse scattato qualcosa.. Chiamatelo appunto destino o fato...più semplicemente forse dopo ogni lacrima c'è sempre un sorriso...dopo ogni dolore c'è la felicità..
Marzia aveva riscoperto quanto una persona potesse donare gioia ad un'altra solo con la sua presenza...non importavano i gesti eclatanti, bastava il modo in cui si compiva ogni più piccolo gesto. Lei non era mai stata una che dava grande importanza al romanticismo e alle coccole ma Stephan le aveva insegnato che ogni momento poteva diventare indimenticabile. Ogni secondo poteva essere quello da ricordare per sempre...bastava viverlo con la persona giusta. Bastava fidarsi, lasciarsi andare e riscoprire se stessi...perché prima di stare con qualcuno bisognava imparare a convivere con se stessi, con i propri demoni e le proprie paure."Ma sei raggiante tesoro"
"Diciamo che sto bene" io Sara ed Silvia eravamo in modalità pigiama... era quasi mezzanotte ma non eravamo riuscite a ritagliarci un momento per chiacchierare..
"Merito di qualcuno?" Silvia come al solito era davanti al PC ma aveva in mano il cellulare e sparsi attorno a lei sulla scrivania un numero imprecisato di libri per un progetto che la stava tenendo impegnatissima.
"Del suo calciatore" Sara invece era stravaccata sul divano con in sottofondo Alessandra Amoroso..io ero a letto con il PC sulle ginocchia e questo sorriso ebete che non voleva andarsene "Ci racconti qualcosa o devo venire a Roma a prenderti?" Silvia sorseggiava la solita tisana rilassante "Bhe....siamo andati nella palestra dove sono iscritta...nella zona termale"
"La cosa si fa interessante.."
"Allora prima idromassaggio e poi..."
"Non ci dire che l'avete fatto nella sauna o nel bagno turco..."
"Non l'abbiamo fatto..."
"Ma la tua faccia soddisfatta mi dice che qualcosa è successo"
"Bhe...qualcosa... diciamo che sa come far star bene una ragazza"
"Quando mi vedete?"
"Lunedì...e mi ha chiesto se posso star fuori la notte"
"Tenero.. avrà organizzato qualcosa di super romantico..ora però la domanda è.. tu sei pronta?"
Mossi la testa su e giù e poi sfoderai un sorriso a 32 denti "Si ragazze...basta paure o ripensamenti.. lo voglio. Voglio lasciarmi andare e non pensare più al passato. Voglio pensare solo a quello che la vita può darmi da adesso in poi. E non voglio neanche pensare che da un momento all'altro possa finire tutto perché altrimenti non mi godrei nulla"
"Hai scelto il verbo giusto"
"Sara!!!" Silvia la rimproverò bonariamente poi mi fissò dallo schermo "Io e Sara volevamo dirti a parte le sue battutacce che siamo felicissime per te"
"Anche se siamo mooolto invidiose e Lunedì sera mentre tu godrai con il tuo calciatore noi ci guarderemo nelle palle degli occhi"
"Sara falle godere il momento"
"Vedi che anche te usi quel verbo?"
"Mi stai contagiando.."
"Ragazze!!!"
"Oddio tesoro che c'è?"
"Devo fare shopping...Yamamay... Intimissimi..." le mie due amiche si scambiarono un'occhiata "Che c'è?"
"Sei proprio partita" non potei fare altro che dar loro ragione. Non mi importava neanche che su internet iniziasse a circolare la notizia che l'attaccante della Roma avesse una nuova fiamma. Anzi la foto che accompagnava un articolo su Facebook mi piaceva un sacco...io e Stephan fotografati per strada mentre ci tenevamo per mano e ci guardavamo sorridendo..fino a 20 giorni prima pura fantasia...ora una bella realtà...la nostra realtà...
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Love me like you do
FanfictionMarzia ha 31 anni, due figli, un ex della peggior specie. Stephan ha 8 anni in meno, fa il calciatore e potrebbe avere tutte le ragazze che vuole... Torno a trattare il tema della violenza sulle donne in una ff che è molto autobiografica... Perché n...