CAPITOLO 31

205 8 1
                                    

LOVE ME LIKE YOU DO

CAPITOLO 31

Sapevo che avrei pagato caro quei momenti rubati con Stephan. Sapevo che in un mondo o nell'altro il mio ex avrebbe fatto in modo di punirmi. Sapevo che dovevo allontanarmi ma non ce la facevo. Perché Stephan non era solo bello da togliere il fiato, non era solo tutto quello che avevo sempre desiderato in un ragazzo dal punto di vista estetico ma anche di testa. Qualcuno che mi facesse perdere la mia di testa, a furia di sesso spettacolare e baci da togliere il fiato. Ma che mi facesse anche ridere fino a non poterne più, qualcuno che mi regalasse dolcezza e quel pizzico di magia che ogni ragazza sogna per sé. Stephan era questo ed altro ancora...
Pensavo a lui, come sempre, quando uscii di casa quella mattina. Io e Ste non ci vedevamo da 3 giorni ma lui mi mandava sempre il buongiorno e quella mattina l'aveva accompagnato con un suo primo piano mentre era in macchina. Occhiali da sole e sorriso...più un "mi manchi la notte, la mattina, la sera...sempre praticamente". Anche lui mi mancava..da morire...in ogni istante mi mancava ed era un qualcosa di fisico quasi. A volte mi si mozzava il fiato da quanto sentissi la sua mancanza.
Avevo in mano il cellulare e fissavo la sua chat quando sentii due mani posarsi sui fianchi e poi la mia schiena aderì ad un petto "Ora stai zitta e torni indietro...io e te ci faremo quattro chiacchiere...da soli"
"Devo andare...ho un appuntamento"
"Trova una scusa e disdici...muoviti" annuii con la testa e poi mandai un veloce messaggio alla mia amica con cui dovevo vedermi per un caffè. Poi ritornai sui miei passi, aprii il portone di casa e poi salii le scale. Lui mi seguì "Allora...avete scopato l'altra sera?"
"Scusa?"
"L'ho visto salire a casa tua...e non credo che abbiate parlato per tre ore...quando è uscito l'ho seguito fino a casa sua...sarebbe stato fin troppo facile per me fargli del male. Sai...anche se è più giovane di me..più alto...più forte...io ho una cosa che lui non ha"
"Cosa?" lo guardai sgranando gli occhi perché fino a quel momento l'avevo visto arrabbiato, anche parecchio, tantissime volte ma mai con quello sguardo. Sembrava allucinato...
"Non ho nulla da perdere io...lui ha la sua carriera, il suo bel faccino, la sua bella vita..io non ho nulla e quindi non ho proprio niente da perdere..potrei andare morire domani e non me ne importerebbe nulla..invece lui perderebbe un sacco di cose...e mi sa che tu non hai capito che faccio veramente sul serio io...forse ti serve una piccola prova"
"Non lo vedrò più..te lo giuro...ho sbagliato ma lui si è presentato qui a casa mia e..."
"Una scopata ci stava vero? Scommetto che ti fa urlare lui...con me non lo facevi mai.." si avvicinò facendomi appiattire contro il muro e poi mi fece scorrere le labbra lungo il collo. Rabbrividii e cercai di spingerlo via "Per favore"
"Cosa ti piace farti fare? Eh? Ti piace che lui ti prenda contro il muro? Dimmelo...sapevo che in fondo eri solo una puttanella..."
"Non..." davanti a lui sembrava non sapessi parlare...avevo fatto enormi passi in avanti in quegli anni ma averlo lì, che mi toccava, che mi stringeva come avevo fatto Stephan pochi giorni prima ma con una connotazione completamente diversa, mi faceva ripiombare velocemente nel mio incubo personale. Ma Stephan mi aveva fatta diventare più forte di così "Non sono più una tua proprietà...anzi in realtà non lo sono mai stata.." lo spintonai trovando una forza dentro di me che non sapevo neanche di avere "...tu non conti più nulla per me.."
"Oh ma a me non me ne importa proprio nulla..." mi prese per il polso e me lo torse spingendomelo dietro la schiena "Sei ribelle...non lo eri mai...mi divertirò ancora di più...in fondo posso lasciar stare il tuo innamorato...ma non lo devi più vedere...chiaro? Altrimenti...bhe la strada per Trigoria è lunga e accidentata..." Michele mi spinse contro il tavolo. Io cercai di attutire il colpo ma lo spigolo contro la bocca dello stomaco mi mozzò il respiro. La testa mi scattò all'indietro quando lui mi strinse in capelli in una mano e poi con l'altra mi prese il mento e mi sussurrò "Tu.sei.mia....chiaro?" chiusi gli occhi e calde lacrime iniziarono a scendermi lungo le guance. Michele mi girò prendendomi per le braccia e poi mi spinse contro il muro, una sua mano mi toccò sotto la maglietta fino a strizzarmi un seno mentre l'altra mi percorse la gamba fino ad arrivare al fondoschiena "Tutto questo è mio" poi si allontanò prima di rifilarmi uno schiaffo che mi fece girare la testa "Dillo" io rimasi zitta perché non riuscivo neanche ad articolare una parola "Dillo...o ti spoglio e ti scopo su questo tavolo"
"Sono...sono tua..."
"Brava...lo sai che non io non vorrei mai farti del male ma...è colpa tua...solo tua..." poi uscì ed io fissai inebetita la porta. Con le gambe che tremavano mi sedetti sulla sedia e mi misi una mano sulla guancia che scottava e mi faceva un male cane. Rimasi lì immobile senza neanche mangiare a pranzo..mi riscossi solo quando ricevetti una chiamata di Stephan. La rifiutai, così come le altre 20 almeno che lui mi fece..non risposi ai suoi messaggi e lasciai passare le ore così, senza fare nulla. Ultimamente lavoravo soprattutto di notte perché faticavo a prendere sonno e spesso avevo gli incubi. Allora preferivo immergermi nel lavoro, per non pensare a nulla..soprattutto a quanto mi mancasse dormire con Ste, la testa appoggiata al suo petto e lui che mi stringeva dicendomi quanto mi amasse e soprattutto che sarebbe andato tutto bene. Invece stava andando tutto a rotoli...Sara e Silvia non si capacitavano del fatto che avessi mollato Stephan e soprattutto la prima, che abitava a Roma, aveva minacciato di venirmi a trovare per farmi rinsavire...ma io le avevo detto di voler rimanere da sola...non volevo vedere nessuno..tranne Stephan ma con lui si apriva un capitolo completamente diverso. Quando sentii bussare erano le tre passate "Chi è?" urlai pentendomene poco dopo perché avevo la gola secca e non pronunciavo una parola da ore ormai.
"Sono io" mi precipitai alla porta ma poi mi bloccai "Vattene"
"Fammi entrare...cos'è successo?"
"Niente...ma devi andare via..."
"Fammi entrare...solo un secondo..."
"No..vai..per favore...e non venire più qua..."
"Marzia...apri sta cazzo di porta...la tiro giù altrimenti..."
"Stephan...ti prego...vattene..per favore..."
"Amore mio...aprimi...non posso andarmene se so che tu non stai bene..."
"Sto bene...veramente...ma ho bisogno di stare da sola..." mi sedetti con l'orecchio incollato alla porta...le lacrime scendevano inesorabili ma io cercai di non far trapelare dalla voce quanto stessi male o quanto mi sentissi impotente in quel momento. Odiavo sentirmi così...
"Parlami almeno..."
"Va tutto bene..."
"Posso stare un pò qua fuori?Mi siedo cinque minuti vicino a te...certo c'e la porta a dividerci ma...ho bisogno di stare qui..."
"Va bene" rimasi in quella posizione sentendo che lui si sedeva dall'altra parte "Ti ricordi quando ci siamo visti la prima volta?"
"Certo...al mio compleanno..." tirai su con il naso perché non avrei mai creduto che da quel giorno la mia vita sarebbe completamente cambiata, che lui avrebbe iniziato a farne parte sul serio, che io e lui avremmo fatto coppia fissa per mesi...
"Avrei voluto baciarti quella sera...non sai che voglia avevo di baciarti..."
"Non sai cosa ti avrei fatto io Stephan.."
"E non sai cosa vorrei fare adesso"
"Cosa?"
"Vorrei abbracciarti...adoro quando ti appoggio il mento sulla testa...vorrei che tu mi stringessi forte..vorrei baciarti lentamente...adoro le tue labbra...mi piace quando fai quel verso quando interrompo i baci e tu ti sporgi verso di me perché non ti basta...vorrei prenderti il viso fra le mani e inclinarti la testa all'indietro...vorrei baciarti sul collo e vicino all'orecchio...e sentire che ti vengono i brividi..vorrei spogliarti pian piano...come la prima volta...e farti capire quanto ti trovo bella..."
"Poi...?" chiusi gli occhi e immaginai le sue mani su di mani, che lente mi portavano in paradiso..
"Poi...vorrei fare l'amore con te...tutta la sera..e tutta la notte...aprimi per favore"
"Non posso..."
"Si che puoi...torna da me amore mio...sai che siamo giusti noi due assieme..l'hai sempre saputo..da quando ci siamo visti al tuo compleanno...lo sapevi quando sei venuta a Trigoria e ci siamo baciati e lo sapevi ancora meglio quando sei venuta all"Olimpico...io sono sempre stato tuo e tu sei sempre stata mia..non rinunciare a quello che c'è fra di noi.."
"Devo farlo..."
"No che non devi...hai dimenticato che ci siamo promessi di passare tutta la vita assieme? Dobbiamo sposarci...e avere dei figli nostri..."
"Non potrò mai sposarti"
"Invece si...ci sposeremo al mare..in spiaggia..e sarai bellissima...ci giureremo amore eterno..e poi saremo genitori...e Sara e Cristian saranno felicissimi..e compreremo una casa più grande..staremo sempre assieme...lo meritiamo entrambi amore mio...meriti di essere felice...e so che insieme eravamo felici..veramente tanto"
"Ero felice...tanto" ormai piangevo e la mia voce usciva a singhiozzo.
"Ci sveglieremo sempre abbracciati ...e quando sarò in ritiro o in trasferta..ti chiamerò la mattina e ti darò il buongiorno..e la sera ci addormenteremo insieme...apri questa porta...ti prego..mi stai uccidendo così Marzia...ho bisogno di te..."
"Non posso Stephan...vai via...per favore...Non possiamo stare assieme.."
"Io ti amo...ti sposerei anche adesso..io voglio solo il meglio per te"
"Il meglio per me è stare da sola...veramente...vattene" mi alzai dal pavimento e poggiai la mano sulla superficie della porta "Addio Ste" poi misi un piede dietro l'altro e mi allontanai dalla porta..da lui...da noi...
Stephan rimase fuori dalla porta di casa mia ancora parecchio tempo "Marzia...ti prego...apri" poi quando capì che io non ero più dall'altra parte iniziò a parlare "Ti amo da morire Marzia...sei la mia vita...senti amore, io non so perché lo stai facendo...ma io ti aspetterò sempre...quando vorrai io sarò qui...ci sarò in qualunque momento..fra un'ora, un giorno, una settimana, un mese...due, tre...anche fra un anno io sarò sempre qua...perché io te lo giuro su tutto quello che vuoi, io ti sposo un giorno...io e te la nostra favola ce la vivremo fino in fondo.."
"Non..." piangevo a dirotto e non riuscivo a parlare "..mi dispiace Stephan"
"Ti amo..non dimenticarlo"
Quando sentii che si allontanava ebbi l'irrefrenabile desiderio di andare a spalancare la porta ma mi trattenni all'ultimo...e mentre un altro giorno di fine gennaio si stava per concludere io mi misi a guardare per terra, quasi sicura di vederci i pezzi del mio povero cuore in frantumi. Ero sicura che Stephan pian piano si sarebbe arreso all'evidenza e mi avrebbe dimenticata..si sarebbe trovato un'altra...avrebbe vissuto la sua vita...io sarei andata avanti...sopravvivendo senza realmente vivere..

Qui si conclude la prima parte della storia di Marzia e Stephan. Ci sono voluti 31 capitoli per spiegare quanto Marzia tenga a Stephan e perché. È superfluo dire che lui è un bellissimo ragazzo..è superfluo dire che lei per lui darebbe la sua vita..è superfluo dire che loro due si amano..come è inutile dire che questa favola meriterebbe un lieto fine.
Ma non sempre le storie d'amore hanno un happy end. Quante tragedie sentite raccontate al telegiornale? Ragazze, donne, madri, mogli..uccise perché stavano tentando di ricostruirsi una vita...Marzia pensava di avercela fatta..ma il suo ex, come giustamente ha detto lui, non ha nulla da perdere. Marzia e Stephan invece hanno molto da perdere...il loro rapporto costruito giorno dopo giorno, la loro intera vita...e lei decide di sacrificare tutto per amor suo...perché morirebbe per lui...darebbe la sua stessa vita...
Questa è la storia di una favola...una favola moderna dove l'eroina è una ragazza come tante altre...una ragazza innamorata...una ragazza che dopo aver subito tanto, troppo..si ribella..
Questa è la storia di una ragazza coraggiosa...che un giorno fa una scelta..

"Salve...devo sporgere denuncia..."

Sporsi la seconda denuncia contro il mio ex a inizio marzo..sapevo che ci sarebbero state delle conseguenze...ma sapevo anche che non avrei mai potuto passare un altro giorno senza lottare per le persone che amavo...

Love me like you doDove le storie prendono vita. Scoprilo ora