CAPITOLO 16

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Capitolo 16

Quando aprii gli occhi li avevo chiusi probabilmente da mezz'ora ma avevo impostato il cellulare perché vibrasse alle sette in punto. Lo presi dal comodino e senza far rumore sgusciai fuori dal letto tentando di non svegliare Marzia che dormiva rannicchiata sul fianco sinistro. Le tirai su le coperte, indossai un paio di boxer prendendoli dal cassetto. Raccolsi i jeans da terra e presi a caso una maglia ed una felpa dal cassetto. Andai in bagno e mi vestii poi mi diressi verso la cucina..i danni della festa delle sera prima erano abbastanza contenuti. Presi del pane e il barattolo della nutella, del succo dal frigo e un bricco di latte che misi a scaldare sul fuoco. Spostai il tutto in un angoletto della penisola della cucina e poi andai nella camera degli ospiti. Pensavo di dover combattere contro due bambini che non volevano saperne di alzarsi, vestirsi e far colazione invece trovai Sara e Crsitian già svegli e attivi. Avevano già preparato le cose da mettere e Sara stava cercando di convincere suo fratello a portare solo uno dei suoi 300 trenini che aveva nello zaino all'asilo. Lui ne scelse uno rosso e giallo...poi entrambi si accorsero che avevo aperto la porta. Vennero a salutarmi senza urlare perché io feci cenno di fare piano dato che la loro mamma dormiva ancora.
Li aiutai a cambiarsi, aprii la finestra per arieggiare la stanza e poi andammo in cucina. Per Sara pane e nutella e succo, per Cristian due yogurt e una tazza di latte.
"Avete dormito bene?" loro annuirono con la bocca piena poi Sara si mise a descrivere quello che aveva sognato...un mix di Cenerentola con influenze delle Winx...quella bambina a volte mi sembrava fin troppo cresciuta per la sua età. Cristian invece era la dolcezza fatta persona ma nascondeva un lato cocciuto e birichino che però veniva mascherato dai suoi occhioni castani ed il sorriso sempre stampato in faccia. Volevo un mondo di bene a quei bambini "Ogni tanto possiamo venire qua?"
"Certo..dovete chiederlo alla mamma ma per me va bene"
"Ma siete fidanzati?" domandò lei
"Che vuol dire?" chiese lui
"Cri te l'ho spiegato ieri...come Cenerentola ed il principe..."
"Ma mamma non ha bisogno del principe"
"Ma certo...tutte hanno bisogno del principe" poi si girò verso di me in attesa della risposta alla sua precedente domanda.
"Si...siamo fidanzati"
"Se il nostro nuovo papà allora"
"Sara.." ok adesso cosa le dicevo? "voi un papà ce lo avete ma se..insomma se avete bisogno di qualsiasi cosa io ci sono. Sia per voi che per la mamma.."
Sara scese dalla sedia e venne da me per abbracciarmi "Ti voglio bene..."
"Anche io tesoro..."
"Ami la mia mamma?"
"Molto"
"Anche lei sai? Prima non sorrideva mai..invece adesso è proprio contenta. Ride sempre e a me piace tanto quando ride"
"La mamma è bella sempre" sentenziò il fratello ed io non potei che essere d'accordo. Sparecchiai mettendo i piatti nel lavello e poi presi dalla credenza una merendina farcita di confettura all'albicocca che Sara doveva portare a scuola per la merenda delle dieci e mezza "È la mia preferita...come facevi a saperlo?"
"Me l'ha detto la mamma" lei sorrise poi prese per mano il fratello per andare in bagno a lavarsi i denti. Io presi le chiavi della macchina, il cellulare, il portafoglio e chiusi lo zaino delle Winx di Sara "Buongiorno...potevi svegliarmi"
"Ciao amore mio" mi girai e guardai Marzia entrare in cucina con una mia maglietta addosso che le arrivava a metà coscia. A piedi scalzi e completamente struccata, con i capelli tutti da un lato e lo sguardo assonnato era bellissima "Dormivi così bene che non ti ho svegliata"
"Già fatto colazione?"
"Si..io ho bevuto solo un caffè invece loro sembrava non mangiassero da secoli..tu fai come se fossi a casa tua. Io quando torno ti aiuto a mettere un pó a posto..poi alle undici e mezza devo andar via"
"Ho dormito pochissimo"
"Eri impegnata" la attirai a me e lei mi cinse la vita con la braccia. Senza scarpe era venti centimetri più bassa di me e riuscivo giusto giusto ad appoggiarle il mento sulla testa "Sono stato da dio con te stanotte"
"Anche io...non staremo diventando troppo dipendenti l'uno dall'altra?"
"Non me ne frega nulla..." le presi il viso fra le mani e la baciai..un bacio leggero visti che la risata di Sara preannunciava che aveva assistito al nostro siparietto "Il resto dopo" il suo pugno sul braccio mi fece sorridere. Marzia si abbassò e abbracciò prima Sara e poi Cristian "Avete fatto i bravi?"
"Siamo sempre bravi mamma" la sua faccia dubbiosa provocò una risata generale. Mentre lei si preparava un caffè io aiutai i bimbi ad infilarsi i giubbotti leggeri poi presi la cartella di Sara e lo zainetto di Cristian e andai verso la porta "Siamo in perfetto orario"
"Buona giornata..ci vediamo alle quattro" i bimbi salutarono Marzia e poi corsero fuori dalla porta facendo a gara per chi schiacciava prima il pulsante di chiamata dell'ascensore "Noi ci vediamo fra poco..." lasciai un bacio sulla fronte di Marzia che era appoggiata allo stipite.
"A dopo..ti amo"
"Anche io" poi la guardai mentre lei, con il sorriso sulle labbra ci fissava. Avrei voluto mille mattine così, mi sarei svegliato all'alba tutte le mattine se fosse stato necessario. Lei aveva fatto sempre tutto da sola, io ora volevo mostrarle che affidarsi a qualcuno non voleva dire mostrarsi deboli ma semplicemente avere fiducia. Li volevo nella mia vita, sapevo che un padre ce lo avevano ma io sarei stato il loro miglior amico e la persona su cui avrebbero sempre potuto contare.

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