CAPITOLO 5

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Capitolo 5

"Quando è iniziata?"
"Subito...quasi subito in realtà"
"E perché sei rimasta con lui?"
"Per paura, per vergogna, perché fa male ammettere che tu avevi torto e tutti gli altri ragione, perché avrei dovuto dire " ho cannato alla grande" e non è mai facile dirlo, soprattutto per una orgogliosa come me"
"Come hai fatto a sopportarlo?"
"Stringendo i denti e poi...a volte mi estraniavo da tutto e tutti. La notte mi alzavo e mentre tutti dormivano mi mettevo a guardare il cielo e immaginavo che qualcuno stesse facendo la stessa cosa. E sapevo..sentivo che la vita aveva ancora in serbo qualcosa per me. Qualcosa di speciale e unico perché sentivo di meritarmi un pó di felicità.. Non era facile. Perché quando mi guardavo attorno vedevo la desolazione della mia vita e non sapevo come avrebbe potuto finire tutta quella situazione. Non avevo la forza per dire " basta " ma...dall'altra parte ne volevo uscire. Soprattutto per loro "
"Hai pensato che due figli avrebbero potuto risolvere tutto?"
"Si"
"Invece?"
"Invece hanno solo peggiorato una situazione già sull'orlo di un precipizio. Perché mentre io mi sono comunque assunta le mie responsabilità pur avendo solo 22 anni lui no...ok che ha solo due anni in più di me ma..pensavo che diventando padre qualcosa sarebbe cambiato"
"Hai pensato di meritartelo?"
"Certo..l ho pensato ogni singolo giorno. Ho pensato che in fondo quello era ciò che la vita aveva in serbo per me. Poi però il secondo dopo mi dicevo " ma cosa ho fatto di male in fondo?"
"Come facevi a nascondere tutto?"
"Uscivo poco in realtà. In quegli anni con due gravidanze cosi vicine ho preso oltre venti chili di peso. Dai 65 sono passata agli 85. Non mi piacevo e sinceramente non me ne fregava nulla di piacere agli altri. Non ero mai stata una ragazza super bella che attirava valanghe di pretendenti, non ero altissima e non amavo portare i tacchi, non ero magrissima e non portavo vestiti super attillati e corti ma ero passabile diciamo. In quei 6 anni invece portavo solo tute informi, i capelli erano sempre corti ma non come prima con un taglio curato e carino, erano solo insignificanti. Come mi sentivo io..per esempio è una cosa stupida ma amavo portare le unghie lunghe ma da quando lui mi aveva detto che era una cosa da zoccola non lo avevo più fatto. Avevo ripreso a mangiarmele ed era una cosa che non facevo da prima di mettermi con Daniele. È come se non avessi alcuna volontà..lui mi diceva " bianco " ed io facevo "bianco" anche se io il bianco lo odiavo e avrei preferito il nero"
"Fammi un esempio"
"Dalle cose più banali come cosa cucinare..alle più importanti come la decisione di fare un altro figlio a soli 20 mesi di distanza dalla nascita di Sara"
"Te ne sei pentita?"
"Non me ne potrò mai pentire ma...tornando indietro, con il senno di poi, non lo rifarei"
"Vorresti un altro figlio?"
"No"
"Sicura al 100%"
"Assolutamente si..ho già ampiamente dato e so che ora potrei viverla in modo diverso ma..no.."
"Neanche con qualcuno che sia cosi diverso dal tuo ex da mostrarti che la vera te stessa non è quella degli ultimi anni ma la ragazza sognatrice del liceo?"
"Non esiste un ragazzo del genere..uno dovrebbe accettare i miei due figli e già questo è difficile, due questi ultimi anni mi hanno lasciato molte cicatrici interne ed esterne e..non penso ci sia un ragazzo pronto a metterci mesi anche solo per avere un bacio dalla sottoscritta. Non ci sarà mai qualcuno che abbatterà le mie difese così facilmente da farmi desiderare di ribaltare di nuovo la mia vita. Se esistesse un ragazzo del genere non vedo perché dovrebbe stare appresso a me poi..quando potrebbe avere tutte le ragazze meno complicate e problematiche di me"
"Mettiamo per un attimo che esista...tu ti rimetteresti in gioco?"
"Non credo...non lo so in realtà...dovrebbe prendermi in un modo cosi viscerale da abbattere tutto il bel muro che mi sono costruita attorno. Dovrebbe farmi innamorare travolgendomi come un fiume in piena.. dovrebbe soprattutto essere tutto quello che non è stato il mio ex"
"E se ci fosse e lo incontrassi?"
"Potrebbe essere già fidanzato oppure..potrebbe esistere solo nelle favole.."
"Mettiamo che esistesse sul serio, vi incontraste e poco a poco vi innamoraste. O magari sarebbe un colpo di fulmine che vi stravolgerebbe la vita"
"Sarebbe anche un figo della madonna immagino"
"Certo...prova a descriverlo"
"Alto..perché vorrei che mi abbracciasse e mi cullasse fra le sue braccia...bhe un bel fisico sicuramente... moro, occhi verdi...un bel sorriso...mi dovrebbe intrigare ed affascinare..."
"Hai bisogno di rimetterti in gioco. Hai ancora tanto amore da dare e tanta voglia di riceverne. Cosa dovrebbe fare questo ipotetico ragazzo per conquistarti?"
"Non dovrebbe conquistarmi...dovrebbe colpirmi cosi tanto che non riuscirei a pensare ad altro che non sia lui. Dovrebbe sconvolgermi la vita..dovrebbe accendermi qualcosa dentro che non ho mai provato. Dovrebbe essere LUI. Dovrebbe coccolarmi, proteggermi, salvarmi dai miei demoni personali. Io non voglio fiori e cioccolatini anche se mi farebbero piacere sia chiaro..io vorrei un misto di passione e dolcezza..vorrei la giusta combinazione di notti infuocate e tenere passeggiate tenendosi per mano..vorrei qualcuno che semplicemente mi amasse. Ma non in modo...malato...insomma se io volessi mettermi una minigonna ci sta la gelosia ma non il dirmi " no, così non esci"...chiedo troppo?"
"No...o forse si..."
"La risposta giusta è la seconda. Certo che chiedo troppo...io sono troppo incasinata e...non ho nulla di speciale che potrebbe attirare questo ipotetico ragazzo..per esempio...no è una cavolata"
"Dimmi"
"Qualche mese fa..poco prima di lasciare il mio ex..ho visto un servizio alla TV"
"Riguardo..?"
"Era un servizio di Raisport...parlavano dei giovani che potrebbero fare carriera nel calcio che conta..e...mi sono fermata per caso a guardare sto servizio.. parlavano di un ragazzo che giocava nel Genoa allora... ora gioca nel Milan"
"E....?"
"Nulla...mi ha incuriosito..tutto qua"
"E perché ti è venuto in mente adesso?"
"Perché parlavamo di ragazzi...la descrizione fisica che ho dato prima corrisponde a questo ragazzo.. il suo difetto è che ha praticamente otto anni meno di me"
"È un difetto?"
"No...no...anzi si...non lo so in realtà. Ma non importa perché è una cazzata. Credo che ora mi dovrei concentrare solo su Sara e Cristian"
"Sei una donna prima che una mamma..non dimenticarlo"
"Devo fare un grande lavoro su me stessa per poter rimettermi in gioco di nuovo con una persona"
"Magari proprio un'altra persona ti potrà aiutare a fare questo lavoro su te stessa e la tua autostima.."
Quando uscii dalla studio della psicoterapeuta alzai gli occhi sul cielo romano. Era il settembre 2011 e ufficialmente da 6 mesi ero single. Avevo definitivamente lasciato il mio ex a febbraio, precisamente il 18, il giorno del compleanno di mia mamma. E fra pochi giorni invece sarebbe stato il mio, di compleanno. 27 anni. Mamma single di due bambini, una di 4 anni e l'altro di 2. Non il partito ideale per un ragazzo. Un bel bagaglio da portarmi dietro. Un bel fardello per chiunque mi volesse avvicinare. Non sapevo nemmeno se in questo momento sarei riuscita a sopportare la vicinanza di qualcuno. O forse non volevo semplicemente pensarci.
I bambini erano con mia mamma, ogni tanto dovevo concedermi quelle mezze giornate di libertà altrimenti avrei rischiato di impazzire.
Mi sedetti su una panchina e mi guardai attorno. L'occhio mi cadde sulle coppie che passeggiavano o che erano sedute. Alcune parlavano, altre stavano solo in silenzio immerse in chissà quali pensieri, altre ancora si baciavano o ridevano insieme oppure si sorridevano incuranti del mondo esterno. E in quel momento capii che si..avrei voluto anche io qualcuno accanto. Qualcuno con cui condividere quel periodo di merda che stavo passando e da cui non riuscivo ad uscire. Perché lasciare il mio ex non aveva risolto magicamente tutti i miei problemi. Quei 6 anni mi avevano lasciato strascichi profondi sia nel corpo che nell'anima. Fisicamente non mi piacevo per nulla...anche se in quei mesi avevo cercato di tornare ad essere la vecchia me era come se l'avessi totalmente smarrita sotto strati e strati di insulti e brutte parole. Mentalmente ero provata...anche se avrei voluto con tutto il cuore staccare la spina non riuscivo mai a farlo totalmente.
Ora vivevo in un bilocale con i bambini. Lo pagavano i miei perché io praticamente avevo da parte solo lo stretto indispensabile per sopravvivere grazie ad un fondo che mi aveva lasciato mia nonna paterna. Il mio ex non mi dava nulla...non un euro nè da parte sua nè da parte dei suoi genitori. Ero riuscita ad iscrivere Sara all'asilo e cosi lei almeno avrebbe passato fuori casa qualche ora, io sarei stata con Cristian in attesa di iscrivere anche lui l'anno successivo.
Ripensai al botta e risposta con la dottoressa. Non ero stata del tutto sincera...un giorno avrei voluto un altro figlio. Magari con la persona giusta. Perché la ragazza sognatrice del liceo era ancora nascosta dentro di me in attesa di venir fuori.
Un giorno avrei voluto avere anche io la spensieratezza di quella coppia poco lontana. Lei incinta e lui che le toccava il pancione. Avrei voluto qualcuno accanto che mi accettasse per quello che ero. Una ventisettenne che sentiva di aver buttato nel cesso gli anni più belli..quelli delle scoperte, delle cazzate, delle fughe di notte per fare l'amore in macchina perché la passione è troppo forte per aspettare il giorno dopo, dei baci rubati dietro ad un angolo, del batticuore che non ti fa respirare e che ti fa dire nel silenzio della tua stanza "dio quanto lo amo". Gli anni in cui capisci che lui è quello giusto, a dispetto delle differenze. Gli anni dei sorrisi ebeti davanti ad un suo foto e le tue amiche che ti chiedono " ci sei o ci fai?"...
Quegli anni io li avevo persi...e difficilmente sarebbero tornati indietro. Ma solo dio sapeva quanto avessi bisogno di una persona accanto. Di qualcuno che con il suo sorriso spazzasse via tutto il resto. Qualcuno che mi prendesse sulle sue ginocchia e mi dicesse "ora ci sono io" dopo che io avevo pianto sulla sua spalla un' ora. Qualcuno che non fosse perfetto agli occhi del mondo ma fosse prefetto per me. Con le sue mille imperfezioni che l'avrebbero reso quello giusto. Qualcuno che si mostrasse per quello che era, senza maschere o sotterfugi. Volevo tutto questo condensato in una persona. Difficilmente esisteva nella realtà e soprattutto anche se fosse esistito non avrebbe sicuramente scelto me.
E chissà perché ogni tanto mi veniva in mente quel servizio visto alla TV parecchi mesi prima..quel giocatore che non aveva neanche 19 anni e che ogni tanto veniva a bussare anche nei miei sogni. Con tutto quello che era successo in quegli anni avevo seguito sempre meno il calcio è oltretutto lui non giocava neanche per la mia squadra. Avevo scoperto un pó di cose su quel giocatore, un pó come quando al liceo quando io e le mie amiche cercavamo su Internet informazioni su quelli che ci piacevano in TV. Forse in quel momento avevo soprattutto voglia di riappropriarmi di quella parte di me più frivola, pazza e istintiva che mi portava a chiedermi come sarebbe stato un giorno vedere quel ragazzo. Non so cosa mi attirava in lui ma c'era qualcosa che non riusciva a farmelo uscire dalla testa..

"Com'è andata dalla strizzacervelli oggi?"
"Non è una strizzacervelli... cosi mi sento molto paziente che ha bisogno di cure psichiatriche"
"Ma lo sei"
"Ah grazie tante eh" lanciai lo straccio con cui stavo asciugando i piatti addosso a Giulia. Ci conoscevamo dalle superiori ed era una delle ragazze che mi avevano più aiutato in quei sei mesi "Senti ma...se prima o poi ti presentassi qualche amico di Fabry?" Fabrizio era il suo ragazzo ormai da anni, precisamente da quando era scoccato il classico colpo di fulmine durante una festa al liceo, alla fine della quarta. Da allora Giuly e Fabry erano la coppia per eccellenza. Lei con il suo perenne stile "figlia dei fiori" e lui che la adorava e la prendeva come sua musa ispiratrice quando scriveva le canzoni per il suo gruppo musicale. Loro avevano quel tipo di rapporto che io avrei tanto voluto "Giuly?"
"Si tesoro"
"Troverò mai qualcuno che riesca a rendermi felice?"
"Certo...ma tu prima di tutto devi ritrovare te stessa. Amati Marzia cosi qualcuno poi ti amerà.. guarda me, non sono uno schianto di ragazza e tu lo sai quanto fossi complessata al liceo. Poi è arrivato Fabry e non me n'è più importato dei chili in più o del fatto che sono tappa.."
"Vabbe ma lui è alto cinque centimetri più di te"
"Stronza.. giusto che te punti a quelli alti...eri partita bene con Daniele e il suo metro e 90 e passa. Poi hai avuto un attimo di rincoglionimento con il tuo ex ma ora bisogna tornare a qualcuno sopra il metro e settantacinque"
Non risposi e Giulia mi squadró "È un sorriso quello che vedo?"
"No" ma non riuscii a mascherare un altro sorriso "Invece si Marzia..chi è?"
"Nessuno"
"Certo..me lo ricordo quando sbavavi dietro a Dany a scuola..ora hai la stessa espressione...anzi è peggio"
"Non è importante... è qualcuno che non potrò mai avere.."
"La finisci? Sei forte Marzia..fottitene dei " è troppo " oppure "è impossibile" ...dopo una cosa negativa e la tua è stata negativa al cubo ce ne sarà per forza una positiva..positiva al cubo. Quindi..via queste tute, sul taglio di capelli adesso ci siamo...sorridi e punta in alto.."
"E se sbaglio di nuovo?"
"Marzia...peggio dello stronzo non ce ne può essere eh..e uno più carino lo trovi di sicuro. Per ogni umiliazione ci sarà un sorriso, per ogni sberla una carezza, per ogni lacrima un bacio, per ogni volta che lui ti ha detto che non eri abbastanza ci sarà qualcuno che ti dirà che sei la cosa più importante..ci sarà la felicità anche per te e sarà spettacolare, intensa e ti farà scordare tutto il resto. Lasciati andare Marzia e ogni cosa verrà da sé" la abbracciai e le promisi che ce l'avrei messa tutta per risollevarmi e darmi una seconda opportunità per essere felice.

Quella notte sognai. Non ricordo bene cosa ma non fu il solito incubo. A volte mi svegliavo urlando e poi mi tappavo la bocca per paura di svegliare i bambini. Quella volta invece il sogno mi lasciò una sensazione di pace e tranquillità che non provavo da tempo. Il percorso sarebbe stato difficile e tortuoso ma la voglia di provare almeno ad essere felice era più forte di tutto il resto.

Questa è soprattutto una storia di rinascita.. perché dopo la sofferenza e la tristezza ci deve essere per forza la gioia e la felicità. Due persone cosi apparentemente diverse come Marzia e Stephan incroceranno le loro strade grazie all'intervento di una delle persone che presto entrerá nella vita della giovane mamma. E quando i loro occhi si incontreranno per la prima volta scatterà qualcosa...
Sarà come riconoscersi, sarà come se il destino per una volta avesse riservato alla ragazza la sua dose di gioia, tutta in una volta sola e cosi intensa da lasciare senza fiato. Per una volta se ne fregherá del giudizio degli altri...perché se qualcuno ti fa tornare il sorriso è sempre la persona giusta.

NdA questo come avete visto è un capitolo di passaggio. Ho fatto un bel salto temporale e qui si conclude la parte dedicata al passato della protagonista. Non ho voluto mettere troppi particolari per non rendere la lettura troppo pesante e perché comunque alcuni episodi verranno raccontati più avanti. Da qui tutto sarà opera mia fantasia naturalmente... sperando di riuscire ad emozionarvi sempre e a darvi ogni volta una parte di me...alla prossima...
*marzia

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