Capitolo 7 - Ricordi importanti

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"Avevo 11 anni. Stavo camminando con Jess sulla riva del fiume. Eravamo andate a raccogliere le more, quelle dolci che crescevano solo lì. Avevamo 10 anni. Jess si allontanò un attimo per vedere i cespugli più lontani. Mi avvicinai troppo al bordo del fiume e caddi in acqua. La paura si insinuava in ogni parte di me. Non respiravo. Non vedevo altro che nero. E poi mi sentii tirare su. Vidi due occhi blu come una notte senza stelle. Un ragazzo mi aveva salvato. Cercai di chiedergli chi era, ma mi mancava il fiato e l'ultima cosa che ricordavo erano le sue braccia che mi stringevano e Jess che urlava il mio nome. Mi risvegliai di colpo dopo quelli che parvero minuti, ma che invece erano stati due giorni. Ero in ospedale. Accanto al mio letto c'era la mia amica, che piangeva sommessamente. Appena mi vide mi saltò addosso, abbracciandomi. Solo quando sentii una fitta lancinante al braccio mi accorsi di averlo ingessato. Mi raccontò del salvataggio, del ragazzo che mi aveva aiutato e che mi aveva portata a casa per poi sparire. Ogni volta che vedo dell'acqua, una piscina, il mare, qualunque cosa, penso a quegli occhi blu che mi hanno salvata."
Gli stessi occhi che sto guardando adesso e che ricambiano il mio sguardo confuso con uno dispiaciuto.
-Eri tu? Per tutto questo tempo sei stato tu che mi hai salvata?-
Sono incredula. Non posso credere a quello che mi ha detto, ma so che è la verità.
Annuisce. Sul suo volto è dipinta un'espressione seria, nostalgica e indecifrabile, ma non dovrebbe importarmi di lui, forse mi sta mentendo.
-Quando ti ho vista mi era sembrato di averti già conosciuta, ma non ne ero sicuro, ho riconosciuto i tuoi occhi...Ma quando sei caduta in piscina ho ricordato tutto di te-
"I miei occhi? I miei insignificanti occhi marroni?" penso scioccata.
-E' per questo che hai smesso di trattarmi male?-
-No, quello lo avevo già deciso da un po', ma quando mi sono ricordato tutto questo...- mi guarda con affetto. Siamo a pochi centimetri di distanza e solo adesso me ne rendo conto. Imbarazzata cerco di andare indietro, ma lui mi prende una ciocca di capelli scuri e comincia ad avvolgersela intorno alle dita, guardandoli in modo affettuoso.
"Chissà con quante lo fa" penso disgustata.
-Adesso si che voglio essere tuo amico.- dice facendo cadere i capelli sulle mie spalle e guardandomi di nuovo negli occhi.
Ne ho abbastanza. Adesso so che quello che dice è vero, ma questo non vuol dire che debba stare con lui. Sono una tra le tante. Mi alzo. Lui si alza con me. Mi mette le mani sule spalle e si avvicina, così tanto che riesco a vedere le sfumature più scure dell'occhio destro.
-Da quando ti ho salvata ogni giorno, di nascosto, sono tornato a vedere quella bambina che era al fiume- mi sussurra all'orecchio e posso sentie il suo fiato caldo sul mio collo. Trattiene il fiato e si allontana. Appoggia le mani al muro e abbassa la testa. Sembra distrutto.
-Forse mi hai scambiata per Jess...-
-No, eri tu- mi interrompe voltandosi di scatto- Quando te ne sei andata, ho chiesto informazioni a tutti. Mi hanno detto che eri andata a vivere a Londra. Ti eri trasferita. Ti ho sognata ogni notte, speravo che un giorno ci saremmo rincontrati, ma mi illudevo e basta, perché non ti ho mai più rivista. Poi sono passati gli anni e ho cominciato a dimenticarti... Ma adesso non voglio dimenticare.- Si avvicina.
Non ci sto capendo niente.
-E' meglio se me ne vado, davvero- balbetto e afferro la maniglia, ma lui mi prende una mano prima che possa girarla.
-Voglio solo conoscere davvero la bambina che sognavo ogni notte cinque anni fa... Ti va di venire con me domani? Voglio solo parlarti, conoscerti-
Non trovo malizia nella sua voce. E' sincero. Il tono sfacciato che usa insieme ai suoi amici è sparito. Non so ancora se lasciarlo entrare completamente nella mia vita, ma se conoscere un'insignificante sfigata come me lo rende felice, chi sono io per negargli la felicità.
-Okay, ma ti avverto. Se è uno scherzo ti giuro...- lo minaccio.
-Non è uno scherzo. Aspettami fuori da scuola domani, partiamo da là- Mi prende la test tra le mani e mi bacia sulla fronte.
-Buonanotte Talya- E se ne va prima che possa anche solo elaborare una risposta sensata. Per un po' rimango lì da sola senza riuscire a muovere un muscolo e toccando il punto ancora umido sulla mia fronte, poi esco dalla camera, lo cerco con lo sguardo ma non lo vedo da nessuna parte.
-Eccoti finalmente ti ho trovata!- Jess arriva dietro di me insieme a un ragazzo, spettinata e con il rossetto sbavato. Immagino subito cosa sia successo.
-Quello che è uscito dalla stanza insieme a te era Logan?- Annuisco.
-La mia migliore amica fa conquiste!- grida e le persone si girano a guardarci. Dal tono con cui parla capisco che ha bevuto molto.
-Andiamo è meglio se ti porto a casa- Usciamo e la porto a casa sua. Intanto si è un po' ripresa e, tra le risate, si è accorta che non ho più il suo vestito. Gli racconto tutta la storia.
-Prima Whalt, adesso Logan... Ti manca Tom e hai finito la lista!- Ride. Ma io no.
-Jess, lo sai che io queste cose non le faccio!- Grido arrabbiata.
-Lo so, ti stavo prendendo in giro Talya. Nessuna è migliore di te...-
-Lo dici tu- bofonchio.
-... E ti voglio troppo bene, ti conosco. Vieni qui cervellona abbracciami!- La saluto mentre entra in casa barcollando. Non sono più arrabbiata. Lei ha il potere di farmi ridere anche nei momenti peggiori. Torno a casa. Mio padre sta guardando la TV. Lo saluto e vado a buttarmi sul mio letto. Il telefono vibra.
"Stasera ti ho vista alla festa, ma non sono riuscito a ritrovarti dopo in quella marea di gente. Tranquilla non ti ho abbandonata. Dormi bene, Whalt x"
Penso a Logan, rivedo in lui gli occhi del bambino che mi ha salvata, ricordo le parole che mi ha detto stasera, la prima volta che ci siamo incontrati, le prese in gro che si è rimangiato, il bacio che mi ha stampato sulla fronte. Il cuore mi batte forte.
"No" penso seria "Non ti piace, Talya, fattene una ragione"
"Ma non puoi mentire alla tua coscienza"
"Stai zitta tu!"
"ADORO" le lotte mentali contro me stessa.
Poi penso a Whalt, a come mi ha trattata bene da quando sono arrivata, a quegli occhi freddi e allo stesso tempo familiari, alle sue braccia che riescono ad avvolgermi facilmente, al suo cuore buono. E pensando a lui mi fa male il petto. Lui non voleva solo amicizia da me, ma è l'unica cosa che gli ho dato.
Nah, Whalt non ha mai provato nulla per me, io per lui sono al massimo un'amica, ma niente di più. Sto forse cominciando a provare qualcosa per lui? Forse si, forse no, ma è presto per dirlo. O forse mi sto solo illudendo, mi sto prendendo in giro da sola, sto montando film immaginari nella mia testa. Mi sento una protagonista di una fiction. Devo smetterla di farmi male da sola con i miei stessi pensieri, lui NON prova niente per me e io NON provo niente per lui.
Persa nella mia mente, mi addormento nel mio mondo, dove unicorni e arcobaleni, frequenti nei sogni delle ragazze NORMALI, sono banditi nei miei strani sogni popolati da Whalt e Logan innamorati di me.
Si, è proprio un sogno.

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