Capitolo 20

881 21 1
                                    

Logan, Dylan, Tom, addiruttura anche Michelle, che mi abbracciano, mi tirano, mi portano al centro del salotto dove almeno cinquanta persone mi fanno gli auguri e si congratulano con me per i miei diciassette anni. Vedo facce diverse, alcune intraviste e altre ancora sconosciute. Non che me ne importi più di tanto, questo è solo un altro noiosissimo giorno come un altro, ma vedere mio padre in mezzo a quella gente mi fa stringere il cuore.

-Papà- grido e mi getto nelle sue braccia.

-Auguri principessa- mi sussurra in un orecchio mentre mi stringe forte.

-Non chiamarmi così- bofonchio in modo che mi senta solo lui, ma quando tutti ridono della mia risposta capisco di non essere stata tanto silenziosa.

-Questa è la tua festa piccola, gotitela- dice arrossendo. Capisco che per lui la parte dove la figlia diventa grande è causa di grande imbarazzo, così gli porgo un sorriso sghembo, anch'io abbastanza imbarazzata. Mi abbraccia ancora una volta e mi guarda con i suoi occhi scuri e profondi. Dopo aver detto che avrebbe passato la notte dal suo amico Charlie se ne va, ma non priva di avermi avvertita con un "Domattina pulirai tu".

Nel momento stesso in cui la porta si chiude la musica si accende e cominciano a girare diversi bicchieri stracolmi di bibite fresche e frizzanti. Prendo una Fanta (odio gli alcolici) e mi siedo sulle gambe di Whalt, stravaccato sul divano. Non so da dove arrivi questa dolcezza, sarà l'eccesso di zuccheri, ma gli do un leggero bacio sulle labbra e poi mi appoggio al suo petto. Mi sento stringere forte a sé e io mi abbandono in quello stato di trance. Guardo le persone che si divertono, Jess e Dylan che fanno i piccioncini, Tom che ci prova spudoratamente con una ragazza e Michelle attorniata dalle sue Barbie e almeno nove ragazzi. Questi sono i miei amici, chi più chi meno, e non avrei desiderato di meglio. Odio le feste in stile "io, io e io", quelle dove solo il festeggiato è al centro dell'attenzione. Preferisco una come questa, dove tutti sono i protagonisti.

-Grazie- sussurro al suo orecchio e lui di rimando mi stringe più forte. Stasera è stranamente silenzioso...

-E' l'ora dei regaliiii- grida Logan sbucando dalla cucina con in testa un ridicolo cappellino da festa e almeno dieci pacchetti in mano e un gigantesco pacco che porta con i piedi.

-Ehy amico, fa piano, è delicato!- apre per la prima volta bocca Whalt e facendomi scendere dalle sue ginocchia va verso di lui.

Odio i regali.

Non ho mai voluto regali per i miei compleanni, odiavo l'effetto sorpresa e l'ansia nello stracciare la carta e i fiocchi. Ma so che sarebbe inutile dirlo davanti agli ossi duri dei miei amici, così mi limito ad annuire e sorridere imbarazzata. Il primo regalo, una piastra per capelli, è da parte di Michelle e delle Barbie, che stranamente per stasera hanno messo da parte il loro rancore infondato per me. Regalo inutile, visto che io non ho mai usato la piastra in vita mia, preferisco lasciare i miei capelli arruffati che bruciarli come foglie di pannocchie. Rivolgo loro un semplice e secco "Grazie" e vado avanti.

C'è il regalo di Jess e Dylan, un paio di scarpe col tacco, che cercherò di riciclare per la loro altezza, e una t-shirt del mio gruppo rock preferito.

-Ma come avete ftto a trovarla?-grido esuberante con occhi e bocca spalancati. Sono fuori produzione da almeno un anno.

-Ho un amico, che conosce un amico...- dice misteriosamente Dylan e poi, insieme alla sua ragazza, mi stritola in un abbraccio. Scarto velocemente gli altri regali, braccialetti, libri, trousse ( che riciclerò insieme alle scarpe) e tante altre cose, ma quando arriva il pacco gigante capisco che sono rimaste solo due persone da cui non ho ricevuto un regalo: Whalt e Logan. Si scambiano uno sguardo d'intesa, poi Logan mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio.

Niente accade per caso ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora