Da piccola ero salita su un albero, a Londra, solo per sfidare un insopportabile ragazzino che da ore mi diceva di essere una femminuccia. Più su andavo, più avevo paura di cadere, finché non arrivai alla meta prescelta e scesi tutta orgogliosa. Il ragazzino si scusò seccato e io, per sfidarlo, saltai l'ultimo ramo. Ma, mentre saltavo, mi detti la spinta sbagliata, distratta da uno strano luccichio blu familiare, e caddi in terra. Tutta l'aria mi uscì dai polmoni e non avevo fiato. Come adesso. Solo che ora non sono caduta da un albero, ma da un bellissimo sogno, dove tutto andava bene e.. Arrivano i problemi.
Ancora a bocca aperta, lo guardo e noto nei suoi occhi tutto il dispiacere che prova nel darmi questa notizia. Sento la rabbia ribollirmi dentro, in questo momento voglio solo correre, scappare, sfogarmi e urlare senza che mi prendano per pazza. Chiedo troppo.
Sposto lo sguardo dietro di lui e vedo tutta quella gente che si diverte, che ride e scherza, mentre io sono qui a dire addio al ragazzo che "amo". Già, amare è una parola grossa, troppo per una ragazza come me, ma il sentimento che provo è troppo forte per essere solo "piacere" e troppo piccolo e giovane per essere "amore".
-Ta-Talya... Mi ascolti?- attira la mia attenzione Whalt. Lo guardo e la rabbia scompare. Vedere quella disperazione dipinta su suo volto mi fa pesare sulle spalle la sua imminente partenza.
-Oh.. Whalt..- dico e lo abbraccio, stringendolo forte. Sento il suo petto gonfiarsi velocemente e le sue braccia forti non tardano a stringermi in una morsa mortale, che in questo momento mi sembra il posto giusto al momento giusto. Il senso familiare del suo corpo mi tranquillizza e sento anche i suoi nervi sciogliersi. Il suo cuore batte all'impazzata e solo dopo mi rendo conto che sono io a fargli questo effetto. Mi prende la testa tra le mani e mi guarda intensamente, quasi potesse leggermi dentro. Mi ritornano in mente le nostre prime uscite, quando il suo sguardo era solo uno specchio freddo e grigio e che adesso sembra la luna di un dipinto ad olio. Gli occhi mi si offuscano e la sua immagine si fa più lontana.
Non piangere. Tu sei forte. SEI FORTE.
-Ehy, non piangere- capisce subito Whalt. Mi accarezza la guancia e poi si avvicina per lasciarmi un lungo bacio sulle labbra. Il suo sapore è indescrivibile, dolce come zucchero, diabetico. Rimaniamo così per un po', abbracciati sull'altalena, mentre il vento scompiglia i miei capelli. Mi strofino gli occhi (al diavolo il trucco) e appoggio la testa alla sua spalla.
-Quando parti?- chiedo debolmente.
Aspetta un po', incerto su cosa dire.
-Domattina alle 11-
Silenzio.
-Dove andrai? Tornerai?-
-Andrò ad abitare a Broadway, mia madre ha avuto un'offerta di lavoro come addetta all'immagine degli attori che non poteva rifiutare... E' un lavoro fisso..- Dice e appoggia la sua testa alla mia, strusciando la sua mano sul mio braccio. Sento una fitta al cuore.
"E' un lavoro fisso"
Cioè, non tornerà.
Deve aver visto la mia espressione afflitta, perché subito mi ruba un bacio, poi un altro, e un altro ancora. Sento le sue mani addosso su tutto il corpo e solo quando riesco a staccarmi dalla "droga" che mi sta offrendo capisco dove vuole arrivare.
-No.. I-io no. Whalt no- dico fermamente per poi porgergli un sorriso sghembo. E' sorpreso e rattristito da tutto quello che gli nego, ma non potrei fare altrimenti.
-Non preoccuparti. Ti amo lo stesso- conclude per poi abbracciarmi. Mi accoccolo nell'incavo del suo collo e lo sento annusare i miei capelli.
-Vorrei.. Che tu venissi con me domattina-
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Niente accade per caso ❤
TeenfikceUna ragazza come tante, una vita come tante, ma dentro di lei c'è il mondo. Non è la solita storia del cattivo ragazzo e della ragazza timida, o quella della ragazzina problematica e il suo salvatore. Non è la solita storia dei due innamorati bellis...