venti

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La sveglia suonò presto quella mattina; con la luce del sole che filtrava dalle finestre semi aperte, lasciando che una luce debole entrasse e riempisse la camera, i due ragazzi si svegliarono nello stesso momento. Federico era tra le braccia strette del moro, le sue gambe intrecciate con quelle più lunghe del più grande.

"Ben, sveglia," brontolò il biondino, girandosi verso il moro dentro la sua stretta. Il ragazzo più grande mormorò qualcosa nel sonno, e sprofondó la testa nell'incavo del collo di Federico. "Ben,"

"Va bene, mi sveglio," scherzò Benjamin, baciando la sua spalla. Slegò i loro arti, e si alzò dal letto, coprendosi con le lenzuola.

"Non serve che tu ti copra, sai," sospirò Federico, scrutando il corpo coperto del moro. Benjamin rise, lanciando il lenzuolo alle sue spalle prima di entrare nel bagno.

"Io mi faccio una doccia," gridò il ragazzo più grande, facendo scorrere l'acqua nella doccia.

"Posso venire anch'io?" domandò il biondino, alzandosi, pronto ad aggiungersi al moro.

"La prossima volta," gridò Benjamin come risposta, ridendo. Federico sbuffò scherzoso, e bussò alla sua porta. "Ben?" lo chiamò. Il moro disse qualcosa di affermativo, incitando il biondino a continuare. "Tu sei il mio ragazzo, giusto?"

"Certo, sono il tuo ragazzo," rispose, e Federico sentì che stava sorridendo.
Il biondino scosse la testa, e con un sorriso a trentadue denti uscì dalla camera, per prepararsi a una giornata in studio.

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"Sembrate molto sorridenti, che vi prende?" chiese l'uomo che li aiutava a registrare. Federico sorrise, e rispose,"Niente," guardando il moro che teneva la chitarra in mano.

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"Siamo solo felici," sorrise Benjamin, accarezzando le corde dello strumento, facendo l'occhiolino al biondino, che cercò di nascondere un ghigno compiaciuto

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"Siamo solo felici," sorrise Benjamin, accarezzando le corde dello strumento, facendo l'occhiolino al biondino, che cercò di nascondere un ghigno compiaciuto.
Benjamin spostò il cappello verde all'indietro, iniziando a suonare qualcosa. Quella giornata era già iniziata molto bene.

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Benjamin prese la mano del biondino, cercando di sembrare il meno ovvio possibile, e camminarono giù per la riva. "È fantastico," disse, lanciando un'occhiata al ragazzo più grande di fianco a lui. Il sole stava scendendo lungo il mare, e in quel momento creava centinaia di luci, che sfumavano dall'arancio al rosso chiaro. "Tutto questo, intendo, è fantastico," aggiunse, indicando con l'indice le cose attorno a loro.

"Già," disse Benjamin. "È tutto fantastico. Tu sei fantastico," continuò, e si guardò attorno, prima di baciare la guancia leggermente rosea del biondino.

"Ben?" lo chiamò

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"Ben?" lo chiamò.

"Dimmi,"

"Trovami un bastone,"

"Che?"

"Trova un bastone, e dammelo," ripetè, guardandolo con occhi più azzurri di prima. Benjamin annuì confuso e iniziò a cercare un bastone.

"Trovato," replicò il moro, prendendo un pezzo di bastone e allungandolo al suo ragazzo.

Federico lo prese e si piegò, iniziando a disegnare una scritta che Benjamin non riusciva a capire. "Che stai scrivendo?" chiese leggermente confuso, cercando di vedere quello che il biondino stava scrivendo nella sabbia.
"Fatto," disse, alzandosi e guardando il moro dietro di lui con un sorriso. "Ti piace?" chiese. Benjamin guardò la scritta, un'enorme scritta 'Dreamers' sulla sabbia.

"Mettiti lì," lo incitò il moro sorridendo.

"Cosa?"

"Ti faccio una foto e la pubblichiamo su Instangram," ripetè di nuovo, prendendo fuori il cellulare.

Federico si sedette, e sorrise per la foto.

"Sei bellissimo," disse Benjamin, guardando la foto sul dispositivo e sorridendo amorevolmente

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"Sei bellissimo," disse Benjamin, guardando la foto sul dispositivo e sorridendo amorevolmente.

"Anche tu," disse, mettendo una mano sulla sua spalla.

"Fede?" lo chiamò Benjamin, girandosi verso il biondino. "Domani ti porto fuori a pranzo,"

"Oh, è un appuntamento?" chiese compiaciuto.

"È un appuntamento," rispose, baciando la cima della testa del ragazzo. I due passarono la serata così, tra coccole e baci. Non c'era niente di meglio che passare la serata con la persona che ti rendeva felice.

paper airplanes; fenji {completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora