"Ciao, mamma!"
Il biondino abbracciò la madre sorridente.
"Oh, ciao Benjamin! Ci sei anche tu!" esclamò la madre sorpresa. Il ragazzo sorrise tranquillamente, abbracciando la madre del suo ragazzo. "Mi dispiace ma tua sorella oggi non è qui," spiegò Morena dispiaciuta."Oh, tranquilla, glielo dirai tu," scosse la testa, facendole cenno con una mano di stare tranquilla.
"Che cosa dovevi dirmi?" chiese la donna curiosa, guardando Federico, che guardò istantaneamente il moro.
"Che ne dici se ora andiamo a mangiare, e dopo te lo dico?" suggerì il ragazzo, afferrando gentilmente il braccio della madre e trascinandola nella cucina.
"Oh, va bene," rispose confusa.
I tre si sedettero, e presto stavano ridendo. "Come va con l'album?" chiese.
"Va benissimo. Siamo molto fieri di questo album nuovo, anche se non lo abbiamo ancora finito," rispose semplicemente Benjamin per entrambi. I due ragazzi si scambiarono uno sguardo compiaciuto, e la madre batté le mani l'una contro l'altra.
"Spero solo che faccia il botto come l'altro," replicò la madre.
"Anche di più, vedrai, mamma," sorrise Federico, addentando un pezzo della sua bistecca succulente. La donna sospirò, e guardò il biondino ansiosa.
"Cosa devi dirmi, tesoro? Sto morendo dalla curiosità," disse sorridendo, sistemandosi nella sedia. Federico si fermò e guardò Benjamin preoccupato, che gli diede un piccolo cenno con la testa.
Ti supporterà, vedrai.
"Promettimi una cosa, mamma," disse, non incontrando il suo sguardo.
"Certo, dimmi," disse con occhi preoccupati, scrutando il figlio. "Mi stai preoccupando, Fede,"
Benjamin, da sotto al tavolo, prese la mano del biondino, e la strinse.
Andrà tutto bene.
"Promettimi che mi amerai comunque, per qualsiasi cosa. Promettimi che non ti arrabbierai, che non urlerai o che cercherai di fermarmi," affermò, guardando la madre deciso.
"Te lo prometto. Non capisco perché dovrei arrabbiarmi," rise sarcastica Morena, alzando le spalle.
Federico prese un respiro profondo. Andrà tutto bene, ti ha promesso che ti amerà comunque. Va tutto bene. Alzò sul tavolo della cucina la sua mano, con le dita incrociate a quelle di Benjamin e sospirò. Quando vide che la madre era ancora confusa, e non riusciva a capire, egli parlò. "Io e Benjamin -- noi stiamo insieme. Siamo una coppia. Ci frequentiamo. Io lo amo, e lui ama me. Spero che tu possa accettarlo, mamma."
La madre fissò le loro mani legate, e ogni secondo sembrava più lento di quello che doveva essere, ma finalmente, un sorriso sfiorò le labbra di Morena. "Voi due...state insieme? Cioè -- siete una coppia?" domandò con occhi spalancati ma sorpresi.
Questa volta, Benjamin parlò. "Sì, lui è il mio ragazzo, noi stiamo insieme. So che può essere difficile da accettare ma noi--"
"Oddio," sospirò Morena, guardando di nuovo le loro dita incrociate. "Sono felice per voi, ma in questo momento sono scioccata, sinceramente. Ho milioni di domande, ma penso che quelle possano aspettare," rise la madre. Le sue spalle si rilassarono, e finalmente Federico rilasciò un respiro che non sapeva nemmeno di trattenere. È felice per noi. Ci accetta. Va tutto bene.
"Ma...com'è successo? Se posso chiedere, ovviamente," domandò curiosa la donna, sorridendo. I due si sorrise a vicenda. Sarebbe stata una lunga storia da raccontare, ma Federico pensò, che se anche era una lunga storia, sicuramente ne era valsa la pena il finale.
~~~~~~~~~
"Wow, è stato...magnifico," sospirò Federico, stendendosi nel letto. "Devo farmi una doccia," si alzò dal letto e Benjamin lo fermò.
"È quella che posso venire anch'io?" chiese con occhi luccicanti.
Federico gli sorrise compiaciuto."Forse. Se ti va," rispose, prima di recarsi in bagno e chiudere la porta alle spalle. Si tolse lentamente i vestiti, e si infilò sotto il getto caldo, lasciando che l'acqua purificasse ogni suo pensiero negativo, anche se di quella giornata poteva solo pensare positivamente.
Improvvisamente, la tenda della doccia si aprì, e la figura di Benjamin entrò sotto il getto dell'acqua. Circondò la vita del ragazzo, e si appoggiò all sua spalla. "Oggi è stato fantastico," sussurrò, il suo respiro solleticava il suo orecchio. Federico rabbrividì e mise le sue braccia contro quelle del moro.
"Ti amo," mormorò dopo un paio di minuti. Erano due parole che in quel momento sentiva davvero, come se il suo cuore batteva per quel ragazzo che in quel momento lo faceva sentire così bene. Così libero e così a casa. Benjamin era la sua casa. Quando gli chiedono com'è la sua casa, lui iniziava a descrivere i suoi occhi, le sue braccia attorno a lui, il suo sorriso che illuminava il suo mondo, e poi si accorgeva che loro si aspettavano di sentire un posto, non una persona.
"Ti amo anch'io."
STAI LEGGENDO
paper airplanes; fenji {completa}
FanfictionIl cuore si innamora di chi gli pare, e a volte, può essere la cosa più bella che ci sia mai capitata. [Dalla storia; capitolo venticinque] "No," lo interruppe, serio. "Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata in tutta la mia vita. Quando sei...