#AngoloAutrice
Questo capitolo è per voi.
E non fa solo parte della storia.
Fa anche parte della mia vita.
Buona lettura,spero non mi giudichiate anche voi.
Un bacio.
-LaRagazzaFraLeNuvole
#RoadTo200KNella mia infanzia,sono sempre stata una bambina speciale. Vedevo i genitori che portavano al fast food i loro figli,a giocare al parco in mezzo all'erba o che ne so,a vedere gli animali nella fattoria fuori città.
Ma io...non potevo.
Da piccola non ricordo un solo momento di me al parco.
Da piccola non ricordo un solo momento di me a mangiare cibo spazzatura.
E da piccola,non ricordo un solo momento di me alla fattoria.
Semplice. Non potevo.Quando avevo tre anni,una strana dermatite mi era spuntata che mi creava prurito alla pelle. Mi veniva nei posti più assurdi; nei polsi,nelle pieghe del gomito,dietro le gambe -era il posto più fastidioso e doloroso-,nel collo e nelle dita delle mani,che mi impediva spesso di disegnare e col passare degli anni anche di scrivere.
Ricordo la faccia di mia madre,spaventata e preoccupata che chiedeva più di una volta a settimana perché tutto questo accadeva.
Circa due volte al mese ero in ospedale a fare delle prove allergiche. Quelle mi divertivano. L'infermiera mi disegnava un sole sorridente sul polso con un pennarello rosa e poi i raggi,che cadevano lungo il mio braccio. In ogni raggio,mi mettevano un liquido per ogni alimento,per poi lasciarmi un leggero pizzicotto con un ago.
Però ero così piccola che non capivo. Non capivo perché solo a me accadevano queste cose. Non capivo perché tutto questo era ricaduto su di me.
Crescendo,questa cosa peggioró.
In terza elementare,avevo fatto così tante assenze,che rischiai la bocciatura. Ma non era stata colpa mia.Un giorno mangiavo alla mensa della scuola?
Una settimana stavo male.
C'era qualcosa che mi faceva male;
Il cibo.Rimettevo tutto quello che mangiavo. Non soffrivo di bulimia o cose simili,la mia era proprio una brutta indigestione. Quello che mangiavo,non lo digerivo.
Ed io e il mio corpo non ne potevamo più.
Tanto che diventai sempre più magra.
All'età di 11 anni,arrivai a pesare 24 chili. E per la mia altezza,non andava per niente bene.E quelli che pensavo fossero miei amici,non mi aiutavano molto.
Poche persone capivano la situazione,ma non abbastanza. Mi aiutavano,ma spesso le mie continue assenze portavano a trascurarle.
Molti miei compagni di scuola iniziarono a prendermi in giro..
"Giulia è una lebbrosa!" urlavano per i corridoi mentre passavo,commentando le mie braccia arrossate.Incredibile. La mia generazione era pessima già da piccoli.
Diventando più grande,le cose migliorarono a livello di dermatite,anche grazie ad una dermatologa che mi prescrisse un olio per fare il bagno e una crema da corpo per la pelle secca. E che buon profumo facevano.
Migliorarono da questo lato,peggiorarono da un altro.
Il cibo era diventato come un mio nemico. Facevo fatica a mangiare e diventai sempre più magra.
Ogni cosa che ingerivo,la rimettevo.
Così,gli insulti in prima media passarono su questo campo.
"Anoressica di merda!"Ma io non avevo problemi di anoressia. Cosa ne sapevano loro?
Ben presto il mio pediatra mi consigliò di provare a mangiare del cibo senza glutine. Ed io avevo studiato che cosa voleva dire.
Ero celiaca?Ero spaventata da quel cibo.
Non volevo mangiarlo.
Mi rifiutavo.Ma grazie ad una delle mie maestre,con cui avevo legato prima di partire nel mio viaggio elementari-medie,iniziai ad accettarlo,scoprendo anche cibi molto più buoni. Beh,non tutti.
È per questo che un ringraziamento a ciò che sono ora,va alla mia maestra Concetta,anche lei celiaca,ma da molto più tempo di me.
Celiaca,ma stupenda.
Una ragazza bellissima.
Ma nessuno lo aveva ancora capito.Dopo un anno di cibo molle,insapore e schifoso,capirono tutti che era la strada sbagliata.
Era solo un'intolleranza.
Ma non ero celiaca.Però con quel cibo,riuscii a mettere su qualche chilo. Almeno quello,lo buttavano giù!
Non vedevo l'ora di uscire da quella scuola. L'unica vera amica che avevo,era Alessia. E beh,i ragazzini più piccoli. Ma a volte,anche loro si prendevano gioco di me.
Ricordo ancora quando in primavera, nell'auditorium della scuola,Alessia mi teneva sveglia,poiché la sonnolenza causata dall'antistaminico mi buttava giù.
Erano delle gocce buonissime,mi facevano stare meglio,ma mi indebolivano.
Le prendevo sempre in primavera per il polline.
Perché oltre alla mia intolleranza al glutine e alla mia dermatite atopica,c'era anche l'allergia al graminace.
Questa però,mi resterà per sempre.Io non credevo ad una sola parola della mia famiglia. Non ho mai creduto a nulla.
"Sei bellissima! Quando avrai 20 anni,sarai la nuova miss Italia!"
Ma quando mai?
Con questa orribile dermatite,io miss Italia?Ma si sa,i genitori con i figli,sono sempre così. È un dato di fatto.
Però le cose cambiarono. Con lo sviluppo,il mio corpo reagì in modo diverso.
Io stessa reagii in modo diverso.È per questo che voglio aiutare Shari.
Se sono quello che sono adesso,è anche grazie al cibo,che mi ha reso più forte e ha scolpito di nuovo il mio corpo.Mi sono sempre sentita brutta. Tutt'ora mi sento brutta.
Però,ora sto acquisendo più autostima in me stessa.
Forse perché posso mangiare tutto.
Forse perché non ho più dermatiti.
Forse perché la gente che mi urlava "anoressica di merda" e "lebbrosa",è la stessa che adesso mi dice "sei diventata proprio bella".
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||Vivere||Benji&Fede (#Wattys2016)
Random||Siamo tornati con loro,Giulia e Benjamin. L'amore vincerà su ogni ostacolo? Dopo quell'episodio,Benjamin riacquisterà la fiducia di Giulia? E Greta si metterà finalmente da parte? Per questi due ragazzi è prevista una vera lotta,la lotta verso l'...