Raccolta di oneshots dove verranno narrate le romantiche vicende tra un personaggio di Supernatural e il lettore. Mi sto divertendo molto a scriverle e spero che vi piacciano.
Se avete richieste, sentitevi liberi di mandarmi un messaggio :3
Grazie a...
A/N= PRIMA DI TUTTO VOGLIO RINGRAZIARE LE PERSONE CHE STANNO LEGGENDO QUESTA STORIA, NON M'IMMAGINAVO ARRIVASSE A TANTE LETTURE.
SECONDA COSA, VOGLIO DIRVI CHE IN QUESTA IMAGINE LA STORIA UN PO' TRISTE. QUALSIASI COSA VOI STIATE PASSANDO VI PREGO NON RICORRETE ALL'AUTOLESIONISMO E CERCATE DI NON AVERE PENSIERI SUICIDI: TUTTI NOI SIAMO SPECIALI IN UN MODO O NELL'ALTRO E NESSUNO MERITA DI SOFFRIRE. Always Keep Fighting
'Wounds'
Avevi capito che per i fratelli Winchetser eri di troppo quando durante una caccia a dei vampiri, per colpa tua ci potevano rimanere secchi. E ti sei continuata a maledire durante il tragitto in macchina per tornare al bunker con Dean e Sam sui sedili anteriori dell'Impala pieni di ferite, mentre tu eri la dietro solo con un taglio alla testa, non molto grave.
Perché sono stata così stupida?, continuavi a ripeterti. Non mi sarei dovuta fidare del mio istinto: ho sbagliato. Dean e Sam stavano per morire.
Appena tornati al rifugio sei uscita dalla macchina e hai raggiunto la tua stanza in fretta, sbattendo la porta.
Ti sei seduta sul bordo del letto e hai iniziato a piangere, tenendoti la testa tra le mani.
Cosa c'è di sbagliato in me? Perché diamine non riesco a farne una giusta?
I tuoi singhiozzi erano silenziosi, non volevi che da un momento all'altro uno dei due fratelli spuntasse nella tua stanza a chiederti cosa stesse succedendo, preoccupandosi per te.
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Ti stavi maledicendo in mente, pensando a quante persone abbiano rischiato la vita per te e quante per colpa tua l'hanno persa: i tuoi genitori, per esempio, anche loro cacciatori, ti stavano salvando da un Segugio Infernale, facendosi prendere al tuo posto, quando lui venne per portarti all'Inferno un anno dopo che vendesti l'anima a un demone per riportare in vita tua sorella, che era morta per mano di un lupo mannaro a causa tua.
E adesso sei qui, in bagno: non ti ricordi nemmeno come ci sei finita, di quanto velocemente fosse passato il tempo. Tieni in mano il tuo coltello da caccia e sei di fronte al tuo specchio, la maglietta che fino a pochi momenti fa era di un bianco puro, adesso piena di macchie di sangue mentre poco prima cercavi di ripulirti dalle ferite che ti eri inflitta all'avambraccio.
Pensavi che fosse un buon modo soffrire quanto le persone intorno a te, che ti hanno amato, hanno sofferto e ti sei fatta tanti tagli quante le persone a te care morte o mortalmente ferite. Troppi tagli.
Mentre ti alzi il delicato tessuto in cotone scoprendo la pancia, senti una mano bussare sulla porta della tua stanza, ma tu non rispondi.
"(Y/N), sono Dean: sei lì da più di un'ora, fammi entrare".
