Dean x Reader

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A/N= Non mi uccidete non mi uccidete non mi uccidete non mi uccidete

Eh, si lo so: sono stata parecchio assente in questo periodo ma sapete tra depressione, scarse idee e voglia di vivere ridotta a meno zero non avevo nemmeno voglia di stare a casa in panciolle a non fare un emerito bip.

Spero solo che questo periodo sia più o meno terminato e che possa tornare a scrivere regolarmente.
Ma perché mi perdo in chiacchiere? Tanto nessuno leggerà sta cosa lol


Si vi avevo promesso o una seconda parte della one-shot con Crowley oppure una CastielxReader, ma non sono riuscita a trattenermi.
In questo periodo sto guardando The Walking Dead e mi sono praticamente innamorata di sta serie (oltre che di alcuni personaggi, ma non siamo mica qui per parlare delle tue fantasie erotiche, Giulia cara) perciò avevo pensato di fare una one shot crossover tra Supernatural e The Walking Dead in cui i fratelli Winchester e la lettrice sono alleati con il gruppetto della serie TV sui morti viventi (MA niente spoiler perché sono alla terza stagione, quindi farò più o meno una cosa che faccia parte della seconda).

Eh niente spero che vi piaccia e che vi soddisfi, mi dispiace ancora.

Ah, SPOILER DI THE WALKING DEAD PER CHI NON HA VISTO LA SECONDA STAGIONE O NON CI E' ARRIVATO O BLA BLA BLA.

Buona lettura!


reader's pov:

Eravamo in panico, tutti quanti: il fienile di Hershel aveva preso fuoco chissà come, mentre un'orda di zombie stava invadendo la sua fattoria. Ero spaventata: Dean e Sam non si vedevano da nessuna parte, eppure sapevo che erano andati ad aiutare Daryl, Glenn e tutti gli altri a fare fuori quei bastardi infetti. Avevo così tanta paura per loro: dopo che i miei genitori sono morti, trasformandosi in zombie, ho dovuto farli fuori e sono fuggita alla ricerca di un posto sicuro dove rifugiarmi. Ho trovato un bunker, non c'erano zombie ma due ragazzi: Dean e Sam Winchester, cacciatori del soprannaturale, proprio come la mia famiglia. Abbiamo deciso di fuggire dal bunker, in quanto nei dintorni si aggiravano fin troppi morti viventi che avrebbero potuto invadere il nostro nascondiglio, così siamo partiti per Atlanta, dove avevamo scoperto si stava organizzando una specie di raduno per i superstiti di quest'apocalisse.

Ci eravamo messi in marcia, quando sul nostro cammino abbiamo incontrato un gruppo, composto da uomini, donne, bambini...tutti in viaggio per Atlanta. Quello che avevamo intuito essere il capo, Rick, ci ha offerto di rimanere con loro, soprattutto dopo aver scoperto che avevamo un'intera armeria da poter usare contro gli zombie. Così siamo rimasti con loro. Il mio legame con Dean e Sam si è rafforzato sempre di più e siamo diventati degli ottimi amici, quasi fratelli...se non fosse stato che verso Dean provavo qualcosa di più forte di un amore fraterno. Dentro di me sentivo che c'era qualcosa che non andava ogni volta che lo guardavo, che mi parlava, che ci sfioravamo...era come se tutte le mie budella andassero in subbuglio e la cosa mi piaceva. Una del gruppo, Lori, l'aveva notato.

"Ti piace proprio quel Dean, eh?" mi aveva detto un giorno mentre facevamo il bucato, poco dopo che lui se n'era andato in seguito a una chiacchierata.

"Ehm...non so di cosa stia parlando, Lori" dissi balbettando. Era davvero così evidente?

"Andiamo, anche io ci sono passata: le guance rosse, gli occhi da cerbiatta, la bocca che trema. E' una cosa normale, tesoro, non preoccuparti"

"Il problema è che non so se lui si accorgerà mai di me: insomma, mi vede come un'amica, una sorella..."

"Fagli cambiare idea, no? Prova a tenertelo più stretto, magari inizierà a provare quello che provi tu"


Non ho mai seguito il suo consiglio: troppa paura di rovinare la nostra amicizia. Fortunatamente sono riuscita a convivere con questo segreto per tutte queste settimane, fino a qualche giorno fa.


Io, Lori, Beth, Patricia e Carol eravamo insieme: Andrea e Maggie erano andate ad aiutare gli uomini a fare fuori gli zombie. Sarei dovuta scendere in campo anche io, anche per controllare dove si trovassero Dean e Sam. Così presi il mio machete e andai in giardino, con Lori che mi urlava dietro di tornare da loro.
La ignorai e iniziai a fare fuori un paio di zombie che mi stavano saltando addosso: conficcai il machete nelle loro teste e loro caddero a terra, morti una volta per tutte.
Non riuscii a contare quanti zombie feci fuori quel giorno, ma erano parecchi.

"Che ci fai qui? Pensavo fossi con le altre donne" una voce familiare mi giunse da dietro le spalle, ma non mi voltai, intenta ad ammazzare altri morti viventi.

"Volevo dare una mano, lo sai come sono fatta"

"Si, lo so bene" riuscii a sentire Dean pronunciare quella frase come se stesse sorridendo, mentre sparava ad altri zombie davanti a lui.

"E' per questo che ti amo" mi disse lui da dietro.

"Cosa?" mi voltai, non curante dei mostri che ci stavano raggiungendo.

"Ti amo perché sei determinata...e anche perché sei sexy" ghignò uccidendo un altro zombie.
Rimasi pietrificata per un po' prima di realizzare a pieno quello che mi aveva appena detto il maggiore dei Winchester: lui mi amava.

"Chiariremo questa cosa più tardi, va bene?" gli dissi in risposta, perché avevo intenzione di capire se mi stesse prendendo in giro o se era una forma di 'ti amo' detta per scherzare.



Uscimmo dalla fattoria quando l'incendio divampò e gli zombie erano diventati troppi per potersene occupare: io, Sam e Dean ci trovavamo sull'Impala per tornare sull'interstatale, dove avevamo lasciato le provviste per Sophia, la figlia di Carol che si era persa ma poi abbiamo scoperto essersi trasformata in zombie.

Dean accostò, in attesa degli altri, e Sam scese cosicché potesse farsi vedere da coloro che stavano arrivando.

"Dean?" decisi di cominciare quella conversazione perché avevo bisogno di spiegazioni.

"Mh?" mormorò lui leggermente stanco.

"Poco fa...quando hai detto quelle cose" mi fermai per prendere fiato e per accumulare tanto (tanto) coraggio, "che intendevi dire?"

"Quando ho detto che ti amo?" mi chiese lui con un sorrisetto: ecco, me lo dovevo immaginare che stesse scherzando.

Annuii.

"Intendevo dire che ti amo: ti facevo più intelligente, sai?" disse lui ironico, così mi misi a ridere.

"Davvero?"

"Diamine, si: ti amo e te lo ripeterei all'infinito. Te l'ho detto in quel momento perché pensavo che uno dei due non ne sarebbe uscito vivo e quindi che non avrei mai avuto la possibilità di dirtelo, ma io ti amo (Y/F/N) e non me ne vergogno" si girò verso di me sorridendomi.

Anche io sorrisi. "Ti amo anche io, Dean"
Fece un respiro di sollievo e poi si avvicinò per baciarmi: è stato magico, davvero.



Peace out, bitches!


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