Capitolo 35

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"Sei proprio sicuro sia questa?" Chiedo io mentre rimaniamo fermi immobili davanti al cancello della casa, Michael ricontrolla il foglio con l'indirizzo e per l'ennesima volta rilegge il numero inciso sopra il campanello.

"Si, sicuro al cento per cento" risponde ripuntando gli occhi sull'enorme casa davanti a lui, è tutta bianca con delle grandi finestre che si affacciano sul piccolo giardino molto curato e pieno di fiori.

"Sembra una casa molto carina" dico per cercare di confortare mio fratello che continua a guardare la costruzione in mattoni in silenzio, so che ha paura di affrontare quella porta ma prima o poi dovrà farlo dunque tanto vale farlo ora.

Lo oltrepasso e dopo aver preso un lungo respiro premo il piccolo pulsante dorato e subito il suono di un dolce campanello si diffonde nell'aria.

"Forse dovremmo andarcene, si andiamo via, mi sa di aver lasciato Punk Queen Sbilenca senza acqua" dice voltandosi verso la macchina ma la esile mano di Giulia si stringe nella sua tenendolo fermo.

"No, so gia quale è la mia religione non mi interessa la vostra fede nè sapere quando è la fine del mondo" esordisce un'uomo aprendo la porta di casa e guardandoci storto, lo osservo meglio e la prima cosa che noto sono gli occhi color grigio con sfumature verdi, esattamente come Mike.

"No signore, siamo qui per parlarle di una persona" dice Giulia visto che sia io che mio fratello stiamo fissando l'uomo senza parole.

"Che tipo di persona?" Chiede lui appoggiando la mano sullo stipite della porta facendo alzare leggermente la sua camicia a righe azzurre e bianche.

"Barbara" il nome esce dalle labbra di Michael quasi in un sussurro ma l'uomo riesce comunque a percepirlo e subito spalanca gli occhi prima di aprirci il cancello premendo un pulsante e farci entrare in casa senza dire altro.

Incredibile, in genere ogni volta che pronuncio il nome dei miei genitori mi guardano come se avessi invocato Voldemort per poi sbattermi la porta in faccia o cacciarmi dal luogo in cui ero, mentre quest'uomo addirittura ci sta offrendo qualcosa da bere.

"Volete del The o preferite forse del caffè?" Chiede facendoci accomodare su un divano in pelle nero mentre lui rimane in piedi nella stanza illuminata dal sole australiano del pomeriggio, mi guardo attorno notando i mobili moderni e i piccoli oggetti costosi come palle strane in vetro, statuine luccicanti e strani trofei posti sul camino in pietra.

"Okay, niente? perfetto io per affrontare questa conversazione credo di aver bisogni del mio Whiskey" 

"Anche io" diciamo in coro io e Michael mentre l'uomo si dirige verso un tavolino con dei bicchieri e delle bottiglie trasparenti con dei costosi liquori al loro interno.

"Spero abbiate l'età adatta" dice mentre ci passa i bicchieri quasi pieni, Giulia in tutto questo tempo ci guarda scioccata, evidentemente non è a conoscenza che i Clifford gestiscono le situazioni difficili solo con l'aiuto del alcol.

"Come conoscete Barbara?" Chiede sedendosi sulla poltrona bianca davanti a noi e bevendo un sorso del liquore profumato all'arancia, non vorrei fare troppi paralleli ma anche Michael profuma di arancia, direi che questi collegamenti sono tutto frutto di un'approfondito studio sulla questione dei Larry, una volta riuscivo a collegare pure un ciuffo di Harry con una scarpa di Louis.

"Beh lei è nostra madre, io sono Rebecca e questo è mio fratello Michael" dico io quasi con dispiacere, l'uomo annuisce guardandoci accuratamente e storcendo il naso

"Io no, io sono semplicemente la sua ragazza" afferma Giulia mentre stringe la mano di Michael appoggiandola sulla sua coscia e facendo sorridere il ragazzo, io sorrido guardandoli, so perchè lei è qui, è diventata una specie di ancora per mio fratello, lo tiene a galla e lo aiuta nei momenti difficili, sono due completi opposti ma funzionano bene insieme.

Shameless//Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora