Capitolo 10

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Ognuno ha il proprio talento.

Abbiamo tutti una capacità speciale, qualcosa in cui eccelliamo o in cui siamo migliori rispetto agli altri, per esempio ci sono soggetti che riescono a fare acuti quasi femminili pur essendo uomini, chi sa scrivere bene, chi sa ballare, chi come Michael sa escogitare piani criminali perfetti, chi come Calum che eccelle in ogni materia scolastica, chi come Ash che ha un talento per lo sport e chi come i gemelli che sanno leggersi nella mente.

Poi però ci sono io.

C'è sempre un'eccezione alla regola e questa regola viene infranta da me, infatti sono l'unica persona a mondo a non avere alcun talento, non so ballare, non so eccellere a scuola, non so progettare piani malvagi, non so nemmeno come scrivere un testo decente, ma la vera tragedia è che non so neanche fare scaldare una fetta di pizza.

"Perchè c'è pomodoro sparso ovunque in cucina?"Chiede Michael entrando nella mia stanza mentre mi sto infilando un maglione nero, alzo le spalle fingendomi innocente e lui mi guarda male

"Che c'è? Non ho messo il reggiseno?" Chiedo preoccupata e guardando sotto il maglione ma lui scuote la testa

"A parte il fatto che non ti servirebbe visto che pure una bambina di cinque anni ha piu seno di te, ma quello è il mio maglione?" Chiede e io corro fuori dalla porta prima che possa fermarmi e mentre chiudo la porta di casa lo sento dire qualcosa come "ora ti rubo i tuoi skinny"


Avete mai sentito dire l'esclamazione "Ah quanto rimpiango la scuola" "Ah se potessi tornerei al liceo" "Sei così fortunata a studiare" ecco io non capisco cosa ci trovino in queste quattro mura costituite da ansia, drammi e paranoie con tanto di pianti e disperazione, odio andare al liceo e odio dover studiare per niente, che cosa mi serve nella vita sapere che i piselli rugosi sono diversi da quelli lisci?

Al termine della lezione di chimica dove principalmente ho dormito o infastidito Jeff che per quale strano motivo ha una fobia per me, ogni volta che lo saluto comincia a tremare e quando gli parlo comincia a sudare e balbettare, così oggi ho deciso di tormentarlo continuando a provocarlo e lui ogni volta che provavo a toccargli la spalla si allontanava con la stessa velocità con cui io mi allontano dalle palestre.

"Ci vediamo Jeff" dico facendo l'occhiolino al ragazzo dai grandi occhiali neri, la mia povera vittima comincia a fare il segno della croce e a dire il rosario

"Signore prendi questa tua figlia tentatrice e redimila prendendola sotto la tua ala affinche smetta di seguire gli insegnamenti di satana.."

Mi allontano dalla classe ridendo per il ragazzo e cammino per i corridori con testa alta e guardando tutti negli occhi, non sono mai stata la ragazza che si intimorisce per i popolari o per le cheerleader, ho imparato ben presto che essere timidi e impauriti rende la vita difficile, in più una Clifford non può essere una perdente, cioè nasciamo già perdenti ma dobbiamo dare l'impressione di essere fatti di ferro ed essere cattivi.

Passo davanti alla squadra maschile di nuoto e vedo un ragazzo moro che mi sta fissando mentre cammino, il mio sguardo si punta sulla esile ragazza dai capelli legati in una perfetta coda bionda e i suoi fianchi stretti sono invece coperti da una gonna a fiori, quella ragazza emana santità da ogni poro.

Il ragazzo continua a tenere il suo sguardo su di me mentre la sua fidanzatina gli parla probabilmente dell'ultimo episodio di Pretty Little Liars, mentre sento i suoi occhi bruciare sul mio corpo, purtroppo ho anche io la mia brutta fama, non sono la solita vergine delle storie d'amore che incontra il cattivo ragazzo che la fa diventare più aperta di un sunset bar free entry, mi piace uscire con i ragazzi, mi piace giocarci, le voci si sono sparse e ora sono classificata come quella facile, quella che tutti possono farsi.

Shameless//Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora