Capitolo 19

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Durante i miei diciotto anni e dieci mesi di vita ho imparato a sopportare molte cose, a soli tre anni sopportavo quando Michael mi rubava i succhi alla pera, a dieci anni sopportavo quando Calum mi investiva per sbaglio con lo skateboard, a dodici sopportavo i pianti e le urla dei gemelli, a quindici sopportavo tutte le compagnie femminili di Ashton e ancora a diciottanni sopporto tutti gli atteggiamenti negativi della mia famiglia.

Ma una cosa non sono mai riuscita a sopportare e quelle sono le file, quelle lunghissime code umane infinite che comportano ore ed ore in piedi ad aspettare.

Io ed Ashton abbiamo fatto testa o croce su chi oggi dovesse andare al sumermercato e usufruire del grande sconto di famiglia per cui ti regalano cinque chili di carne per ogni tre che acquisti e visto che recentemente abbiamo un bel gruzzoletto dato dalla pensione della povera vecchietta bisognava approfittare, l'unica cosa che nessuno aveva calcolato erano le ore di fila da fare visto che a quanto pare a Sidney tutti avevano avuto la mia brillante idea.

"Joshua smettila di giocare al cellulare ti rovinerai gli occhi" dietro di me una madre severa continua da almeno mezz'ora a riprendere il figlio che con molta classe la ignora continuando a giocare con il suo tablet e facendo rumori fastidiosi e perpetui.

Guardo davanti a me e vedo ancora moltissime persone in fila davanti alla cassa con i loro coupon in mano, sembra di essere a qualche concerto di qualche star americana, non mi stupirei se improvvisamente apparisse Lady Gaga vestita con solo carne pronta a cantarmi Applause.

"Mi scusi" dice una voce maschile dietro di me, mi giro vedendo tutte le persone che si spostano e noto solo ora che un'uomo in carrozzella sta avanzando lentamente verso noi trascinandosi spingendo sulle sue ruote mentre sulle gambe ha appoggiati almeno sei pacchi di carne.

"Lasciatelo passare, le persone con disabilità hanno la precendenza" dice la cassiera al microfono e io mi sposto leggermente lasciando passare l'uomo che sorridendo avanza felice.

Ah, le persone con disabilità hanno la precedenza? Perfetto.


"Rebecca perchè sono seduto sulla sedia a rotelle che hai rubato al povero Dim?" Chiede Cameron mentre lo spingo sulla carrozzina lungo la corsia della carne

"Perchè a lui non serviva oggi, voleva rimanere fermo a letto, e poi a te non piace lo skate? Ecco questa è come uno skate ma per persone anziane" rispondo sorridendo mentre il bambino mi guarda poco convinto, arrivo davanti alla immensa fila di persone e fingo di tossire, una signora anziana mi guarda e subito i suoi occhietti si  puntano su Cameron e riesco a vedere il suo volto impietosirsi.

"No la prego lei e suo figlio dovete passare avanti, chissà il piccoletto quanto sta soffrendo in questo locale così freddo e poco igienico" dice lei facendomi segno con la mano, io silenziosamente la ringrazio e passo avanti superando tutta la fila che impietosita dal povero pargolo disabile mi fa arrivare davanti alla cassiera che lanci aun'occhiatina a Cameron.

Metto tutta la carne in un sacchetto e pago la cassiera prima di appoggiare le buste sulla carrozzella, Cameron sbuffa per il fatto che sto appoggiando tutto addosso a lui ma gli faccio cenno di continuare a fingere di essere triste e depresso.

"Piccolo vuoi un lecca-lecca? Chiede la donna e lui annuisce così glielo passa e Cameron lo scarta felicemente mentre io spingo la carrozzella fuori dal negozio.

Io e mio fratello camminiamo uno di fianco all'altro mentre io spingo la carrozzina piena di cibo per le strade poco affollate di Sidney, a quest'ora del mercoledì pomeriggio in giro ci sono solo casalinghe, uomini annoiati e ragazzi in giro con i propri amici.

Ascolto Cam mentre mi parla di un campeggio che la sua scuola sta organizzando dove in sintesi raccoglieranno pigne e le mangieranno, non presto molta attenzione al suo discorso perchè i miei occhi vagano sulle vetrine dei negozi e su quello che mi circonda.

Shameless//Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora