Stanza otto

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{POVS EMMA}

Sono circa le nove del mattino, dopo il viaggio in treno che è stato tutt'altro che "rilassante" a causa del russare di Mattia, eccoci qui a Milano. Sono stanchissima, avrei voluto anche io dormire visto che si da il caso che neppure io ho dormito niente stanotte, ma di fianco a me c'era un elefante!
Ora stiamo passeggiando alla ricerca di un Hotel più vicino possibile allo studio di registrazione, non sarà un impresa molto facile visto che non abbiamo organizzato e prenotato nulla.
In più queste valigie non aiutano per niente, forse era meglio prendere il taxi.

MB: te manca il cappello e sembri na cinese
EM: ma che vuoi?! Pensa a trovare un hotel piuttosto! che non mi va di stare a girovagare per tre ore!
MB: co sta cartina in mano poi, esiste tanto di GPS e te presenti co na mappa del tesoro

Si mette a ridere, io lo guardo contrariata, sarà una settimana molto lunga. Se iniziamo così, manco un hotel troviamo!
Vedo che si ferma, finalmente un albergo! Mi guarda con la sua solita faccia da schiaffi e mi fa cenno di entrare

MB: prego miss Brown

Alzo gli occhi al cielo ridendo e finalmente entriamo nella reception. L'uomo che ci accoglie prima ci guarda incredulo, poi fa finta di nulla per mantenere un aspetto professionale e inizia a parlare

X: benvenuti!
EM: buongiorno, ci servono due stanze
Dico immediatamente per evitare situazioni inconvenienti
X: ehm, siamo quasi al completo, però ne sono rimaste due, una grande, ci state entrambi volendo
EM: no! L'altra?
Dico nervosamente, se dovessimo avere una stanza insieme come farò? Dobbiamo essere il più separati possibili senó ciaone.
Ciaone a tutto quello che mi sono raccomandata di fare e di essere
Un amica!
X: l'altra invece è piccola
MB: bene, io me prendo quella grande
EM: no! Io mi prendo quella grande, sono una donna
MB: embè? Io so un uomo

Continuiamo così sotto gli occhi divertiti del receptionist
Prima o poi dovrà cedere e darmi la stanza vero?
Ad un certo punto, l'uomo ci porge una chiave per farci stare zitti

X: decido io. Ecco questa e la chiave. La vostra stanza è la numero 8. I letti volendo si possono dividere. Buon proseguimento

Detto questo se ne va senza neanche darci la possibilità di replicare. Non è possibile!
Come faccio a stare in stanza con questo una settimana?
Mattia mi guarda malizioso e si avvia nel corridoio alla ricerca della numero otto. E io non posso fare a meno che seguirlo
Povera me

"Cosa resta di noi? Da qualche parte andremo.."

{POVS BRIGA}

Alla fine abbiamo la stanza in comune. Sapevo sarebbe finita così e devo dire che non mi dispiace affatto, anzi, tutto il contrario.
O sempre desiderato stare un po' di tempo insieme con lei, dopo Amici non ci siamo visti, ci siamo evitati. Voglio recuperare il tempo perduto anche se credo che vorrà mantenere le distanze da me.
Ne sono certo.

EM: Mattia, vado a farmi una doccia. Tu incomincia a mettere apposto i tuoi vestiti se vuoi
MB: come vuoi sergè!

A quella parola ride e si chiude in bagno. Quanto vorrei vivere quest'esperienza e tutta la vita da fidanzati, senza paura che qualcuno ci veda, vorrei farla sentire al sicuro e farle capire che Ludovica non ha niente a che fare con me... Quanto vorrei abbracciarla, baciarla, fare cose semplici ma importanti come portarle l'accappatoio o cose del genere! Fargli capire che la amo più di me stesso, che tutto ciò che ci impedisce di stare insieme non è voluto da me!

"Tu sei la prima regina della corte"

Mi sdraio sul letto finalmente ma sento un urlo provenire dal bagno, Emma! Mi alzo immediatamente, inciampo nelle valigie ma fortunatamente mi aggrappo alla maniglia della porta.

MB: Emma! Che hai?
EM: entra, anzi no. Anzi si, entra ma chiudi gli occhi e passami l'accappatoio subito!
MB: come faccio a prendere l'accappatoio con gli occhi chiusi?

Certo che sta donna e veramente pazza! Ha paura che la guardo o robe simili.. Non mi dispiacerebbe ma faccio quello che mi dice altrimenti c'è il rischio che me ritrovo na sedia in faccia!
Gli passo L'asciugamano sempre ad occhi chiusi infatti tra poco m'ammazzo!
Poi esce immediatamente e si aggrappa a me abbracciandomi

EM: guarda!

Scoppio a ridere di gusto. Mi indica l'angolo del muro dove c'è un piccolo ragno che tra poco manco se vede. Con dispiacere mi sciolgo dal suo abbraccio e lo prendo buttandolo nel water.

MB; c'era bisogno de fa tutto sto casino? Me hai fatto pijia un infarto!
EM: scusa ma ho la fobia!
MB: me lo merito un bacetto vero? T'ho salvata!
EM; scordatelo!

Mi dice ridendo e andando a prendere i suoi vestiti e io la guardo e la amo sempre più!

"Tu sei la cosa più bella che ho"

Che non c'è mai una fine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora