{POVS BRIGA}
Non sono riuscito a darti
Quello che ti aspettavi
Che poi infondo
Aspettarsi qualcosa dagli altri equivale a distrarsi, per non essere soli
Non sono riuscito a darti
Quello che meritavi
Che poi infondo lo sai meritarsi qualcosa
È una meta ambiziosa
Se consideri me
Non è niente di cheLa vita non mi ha mai regalato niente, ho dovuto sempre rimboccarmi le maniche e trovare una possibile strada giusta per me, sempre se ce ne fosse stata una. Ero un bambino felice, nessuno mi ha mai fatto mancare niente per fortuna ma quando arrivi ad una certa età capisci che la vita è una, i sogni sono tanti ma il tempo è poco, le aspettative sono tante ma la realtà a volte è molto più dura del previsto. Tutto sommato cercavo il posto giusto per me, la gente giusta per me e il lavoro giusto per me senza tenere conto di una cosa, dell'amore. L'amore che non ti aspetti e che senza preavviso bussa alla tua porta facendoti perdere la testa e rallentare tutti i tuoi piani che in tutti quegli anni stavi costruendo senza sosta, senza un attimo di pausa. Ed è esattamente questo che succedette a me, un ragazzo qualunque con una vita qualunque. Anni passati ad amare, anni passati a comprare regali, a fare rissa con gli altri ragazzi che solo minimamente guardavano la tua dama, a tornare da un lungo viaggio fatto per avverare i tuoi sogni con la consapevolezza che ad aspettarti a casa ci fosse colei che sognavi ogni notte per colpa della distanza, anni passati ad amare incondizionatamente. Ed è proprio questo il problema, "anni passati ad amare incondizionatamente" nonostante tutto, a giocarmi qualsiasi cosa, a volte persino me stesso perché l'amore era più forte di tutto il resto, ed è questo lo sbaglio che apparentemente può sembrare piacevole che ho commesso negli anni passati, ovviamente intendo relazioni vere, con un sentimento reale, provato nel bene e nel male da ambo i lati. Ne ho passate tante, il mio cuore è stato talmente tanto lacerato che facevo fatica anche a sentirne il battito per quanto fosse stato preso e gettato all'aria più volte ripetutamente, non ero nemmeno più io, annullato totalmente da quella felicità vissuta e che conservavo, col senno di poi, solamente io. Perché dall'altra parte c'erano solo persone che amavano e tradivano ferendo totalmente la mia anima. E io mi ero ridotto una merda, non trovavo più l'uscita da questo tunnel maledetto in cui ci ero finito solamente io perché dall'altra parte c'erano persone felici che continuavano tranquillamente la propria vita, mentre io girovagavo di notte nei vicoli stretti e bui di Roma con le mie sole migliori amiche, le sigarette e l'alcool. Poi però in questa vita tortuosa e fin troppo monotona, in questa vita che aveva bisogno di una svolta è arrivata lei, la mia ancora, la mia musa, la mia donna che aspettavo da una vita e mai avrei pensato che il suo nome equivalesse alla felicità. Lei coach, io alunno, in una casetta dalle mura bianche che accoglievano noi e il nostro amore nascosto da sguardi veloci e fugaci, da battute maliziose che forse a volte facevano capire più di quanto noi volessimo o potessimo farlo. E ora, che tutto è più semplice non riesco a dare un senso a tutto ciò, quando ci troviamo a parlare di noi, da dove tutto è iniziato fino ad arrivare ad oggi, che ancora nascondiamo il nostro amore mi si stringe un nodo nello stomaco e finisco per cambiare argomento. Si, Mattia Briga ha paura di questo enorme sentimento, ha paura di farlo presente a tutti, e do la colpa al mio passato sopra citato, tutte le paranoie, i ripensamenti, le ripicche sono frutto del passato che mi ha fatto tanto male ma che ora deve fare i conti con colei che ha scelto di amarmi, che ha scelto di continuare a coltivare questo sentimento nonostante la mia testa di cazzo. Lei soffre a causa di questa situazione ma fa di tutto per non dirmelo anche se io la vedo, capisco quando nei suoi occhi traspare un velo di tristezza e invidia per quelle coppie che stanno insieme liberamente, senza nessun problema. E io mi sento terribilmente in colpa, perché nonostante lei mi dia tutte le certezze di questo mondo, nonostante sarebbe disposta persino ad informarmi di ogni suo minimo spostamento io non ci riesco, sono una persona talmente insicura che anche se mi dice "ti amo" prima di andare a casa, io dopo due minuti penso che non sono abbastanza per lei, che lo ha detto solo per non farmi sentire inferiore o addirittura che stesse andando da un altro spasimante e quel "ti amo" sarebbe dettato dal pensiero di farmi stare buono e tranquillo. Una mente contorta come la mia credo che sia rara al mondo ma se faccio così è solo per paura di essere lacerato come in passato da un sentimento troppo forte che mi rendeva la vita da colorata a buia nel giro di pochi istanti. Anche se so, che su questo punto io ed Emma siamo molto simili, anche lei in passato sempre per questo sentimento bellissimo quanto odioso chiamato amore, ha ricevuto molte batoste che l'hanno resa la donna che è oggi, forte e sincera. E ora siamo entrambi qui, su questo letto sfatto dove si è appena consumata la fiamma della nostra passione che in realtà non si consuma mai, ad aspettare le 19:00 per l'uscita di quel video che racconta un pezzo del mio passato che ora nel bene o nel male capiranno tutti, Diazepam. La scelta del titolo non è casuale, il ragazzo che in questione sarei io, beve, fuma, tra i vicoli deserti, si addormenta in una macchina di una ragazza che poi la mattina seguente mi troverà in condizioni pietose e da lì inizia il tutto. Lei che salva me, io che salvo lei. Finale inaspettato come la mia vita in questo ultimo periodo, Emma alla fine è come se mi ha salvato giusto? Ma la domanda è, anche io ho salvato lei?
E poi crollano muri e campane
E la notte cominci a tremare
E a d'un tratto ti manca il respiro
E il cuore fa boom
Io non posso restare a guardare
Ma di certo non sono un dottore
E ti stringo per qualche motivo
Se mi ami anche tu
Non prenderle più
Una rossa, una blu
Ti ho portato un po' d'acqua mio fiore d'amore, dai mandale giù
Il respiro si placa e l'umore in un attimo vedrai torna suEmma prende il suo telefono, Youtube, HoniroLabelVevo, Diazepam. Guardo quel video con la consapevolezza di non essere più così, di essere guarito da quel sentimento folle che mi faceva vedere la vita in una maniera totalmente negativa, che non mi faceva più vivere come prima. Potrà sembrare esagerato, ma io, in tutte le cose che faccio, ci metto il cuore, tutta la mia anima, persino tutto me stesso se necessario, anche a costo di rimanerci male e di tornare a fare quella vita li. Ringrazio Emma perché lei è stata come la ragazza del video, mi ha salvato, mi ha fatto esplorare la sua casa e successivamente se stessa lasciando da parte tutti i pregiudizi. E fu così che l'innocente Psiche, senza accorgersene, si innamorò di Amore, come me ed Emma, come il puzzle che alla fine del video io stesso finirò. Quella quotidianità, quella felicità, quel treno passato che sono riuscito a prendere e che sicuramente preserveró per sempre mi ha cambiato la vita, in meglio. Ho superato limiti che mai avrei pensato di oltrepassare, ho scoperto lati del mio carattere che mai avrei pensato di avere, insomma, sono una persona rinata. Il video finisce, un peso enorme se ne va dal mio stomaco, mi sento più libero, mi sento molto meglio, è come se quella parte di me fosse ormai lontana, è come se quel demone fosse ormai solo un brutto ricordo. Emma si gira verso di me e mi guarda dritto negli occhi come se volesse leggermi nel pensiero
EM: se anche minimamente stai pensando il contrario, sappi che sei tu che hai salvato me perché sei tu il mio Diazepam
Lei mi ama e scopiamo
Mi odia e scappiamo
Ma io sono soltanto un bambino e mi sento anche un po' preso in giro
Quando crollano vetri e persiane
E di notte cominci a tremare
Poi mi sveglio di colpo e mi giro
Tu non ci sei più
Io non posso restare a guardare
Quindi prendo e riscendo le scale
E ti stringo più forte, vicino
Non farlo mai più
Se mi ami anche tu
Sono io, il tuo Diazepam blu
Sono io, il tuo Diazepam blu
Sono io, il tuo Diazepam blu
Sono io, il tuo Diazepam
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Che non c'è mai una fine
FanfictionCome può uno scoglio arginare il mare? Come possono due persone affrontare un mare forse troppo mosso? Ma soprattutto come si fa a trovare l'onda perfetta, quella giusta che non puoi permetterti di respingere e che ti farà perdere totalmente la test...