Nonostante tutto, fidati ancora di me

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{POVS BRIGA}

Sono sul treno, ormai la mia vita è fatta di mezzi, automobili, aerei, treni per raggiungere varie destinazioni in Italia e non, per continuare il mio cammino artistico che via via si fa sempre più roseo e spero che il futuro mi riserva delle belle soddisfazioni. Però ora come ora non è questo il mio caso, cioè, non sono sul treno per il mio lavoro bensì per una parte importante della mia vita che oggi mi riprenderò, che oggi sarà di nuovo mia. Ebbene sì, sto parlando di Emma, lei appena tornata da New York è ripartita ed è andata a Milano, ce ma dico io, si fa così? Al posto di stare con l'uomo suo, riparte improvvisamente impedendoci di chiarire come si deve e io so che lo sta facendo apposta, lo sta facendo apposta per farmi provare la sensazione di perderla che è la peggior sensazione di questo mondo, lei sa che non riesco a stare senza di lei e appunto per questo faccio tante cazzate per la paura di perderla non curandomi del fatto che facendo in quel modo prima o poi la perderò per sempre, ma voglio farle capire che io nonostante tutto, nonostante la mia testa di cazzo, nonostante le mie paranoie, penso sempre a lei, la amo più di quanto lei pensa, ed è questo che voglio dimostrarle, tutto l'amore che incondizionatamente provo per lei

"Se fosse tutta colpa mia non me lo perdonerei"

Dicevo, sto treno nun se move più, facevo prima ad andare in bicicletta, Roma-Milano non è tanto lungo come viaggio però quando c'ho fretta sembra che i minuti non passano mai, Emma ovviamente non sa che sto andando da lei, e vista l'ultima esperienza dove mi ha praticamente cacciato da casa sua quando io ho cercato in tutti i modi di mantenere la calma e risolvere per tutte sta situazione de merda che a parer mio sta durando fin troppo, ho paura che stavolta magari nun me fa proprio entrare, l'altra volta mi è andata bene perché era mezza addormentata e lì per lì avrebbe fatto entrare chiunque, però oggi non so come andrà, magari me lancia na sedia, quella che mi aveva promesso ad Amici, oh bho non lo so, l'importante ora è scendere da sto scomodo treno e avviarmi immediatamente a casa sua, non voglio più perdere neanche un minuto. Vedi te cosa se deve fa' pe' na donna!

Arrivo davanti a casa sua, mi passo una mano nei capelli e mi specchio attraverso un finestrino di un'auto parcheggiata qui vicino, noto che sono piuttosto figo quindi mo' sono pronto. Poco dopo apre, non si aspettava che fossi io infatti rimane impietrita sullo stipite della porta e mi guarda, mi scruta, mi fissa e io faccio lo stesso con lei, occhi dentro occhi poi però s'è fatta na certa quindi prendo in mano la situazione ed entro dirigendomi immediatamente in salotto. In un nano secondo spero che non ci sia nessuno in casa, spero che sia a casa da sola altrimenti faccio veramente la figura del coglione ma fortunatamente tutto è tranquillo, ok, primo step affrontato, ora però bisogna affrontare il secondo che è il più difficile, ovvero farmi perdonare

MB: ciao amó

Mi gioco la carta della sfacciataggine, chissà magari funziona, magari facendo così se scorda tutto e facciamo come se non fosse successo nulla, mi siedo sul divano proprio come se fossi a casa mia che in realtà un po' mi ci sento, con lei ogni posto è casa. Mi guarda leggermente male, ok togliamo il leggermente, si mette davanti a me a braccia conserte, stile sergente e subito mi vengono in mente tutti quei ricordi ad Amici dove per me lei era il mio sergente, e lei ogni volta rideva e quindi io lo dicevo più spesso, solo per il piacere di sentirla e vederla ridere

EM: è possibile che ti ritrovo ovunque? Un incubo stai diventando

Anvedi te questa, cos'è sto linguaggio nei confronti del suo uomo?! Questa me la lego al dito Brown e poi voglio vede' se appena famo pace sarò un incubo come tu mi descrivi! La prendo dalla vita e la metto a cavalcioni su di me anche se non vuole, seh vabbè, ce crede solo lei che nun vuole

MB: te chiedo scusa per tutto quello che t'ho fatto passa', ma io ti amo Emma
EM: perché tu pensi che questo basta? Che basta un tuo "ti amo" per aggiustare le cose? Mi hai fatto passare il soggiorno in quel resort che mannaggia a me e a quando lo scelto, pessimo. Stessa cosa vale per la vacanza a New York che in teoria è stata fatta per stare lontana da te, mo vengo qui a Milano sempre per evitare di vederti e tu che fai? Vieni qui a rompermi il cazzo con le tue solite frasi fatte che potevi benissimo scrivermele per messaggio al posto di fare tutti sti chilometri perché tanto il significato non cambia, a parole sono bravi tutti Mattia

Mi dice con una tale rabbia e intensità che mai avrei immaginato, si alza da me e va verso la sua camera appoggiando la sua schiena allo stipite, sfinita da questa situazione che ci rende nervosi, che non ci fa vivere appieno noi e il tempo prezioso che facciamo fatica a ritagliarci e che la maggior parte delle volte, quando lo troviamo, lo sprechiamo in questo modo

MB: io non so cosa fare Emma, più di dirti ste cose col cuore in mano, che devo fa?
EM: Mattia tu forse non hai capito, io non ce la faccio più a sopportare questa situazione, basta litigare, basta farsi ripicche per fraintendimenti dovuti al contesto che da quasi due anni abbiamo deciso di ignorare nascondendoci da tutto e tutti, io voglio avere una relazione normale, non ce la faccio più a vedere articoli su articoli che parlano di me e di presunti uomini che non sono mai te, per poi finire a litigare e a ritrovarci sempre in queste situazioni, io voglio te e basta ma come facciamo? Voglio uscire con te, passeggiare a Piazza Navona o a Piazza del Popolo con te senza aver paura che qualcuno ci possa vedere per esempio, odio i paparazzi ma voglio essere paparazzata solo quando sto con te perché se ci sei tu automaticamente tutto diventa più bello, anche i giornalisti rompipalle. Voglio quotidianità Mattia, però alla luce del sole, non chiusi in casa o in vicoli stretti e bui la notte, capisci?

Dice queste parole una dopo l'altra, senza nessuna esitazione, come se avesse tutti questi pensieri incastonati nel suo corpo ormai stufo di tutto questo. Ha ragione, ne ha da vendere però il fatto di "uscire", di dire a tutti della nostra relazione mi rende nervoso e impaurito. Ho paura e lo ammetto tranquillamente, ho paura che la gente non possa capire e che scambi la nostra relazione per altro, magari collegando tutto questo nostro amore alla pubblicità per ottenere più successo, la gente quando vuole sa essere molto cattiva, chissà cosa penseranno, cosa scriveranno sui giornali, cosa si inventeranno per mettere zizzania su tutto e tutti come già fanno. Questo stare in silenzio, questo non dire a nessuno ma tenere questo piccolo grande segreto solo per noi mi da un senso di sicurezza, di protezione nei suoi confronti per salvaguardare tutta la fatica fatta per arrivare fino a qui. Io voglio viverla alla luce del sole, mi serve solo un po' di tempo anche se so che ne è passato già troppo, devo solo trovare coraggio, quel coraggio che lei ha ma che io non ho

"Quante volte ho rovesciato la clessidra, questo tempo non è sabbia ma è la vita"

Gli accarezzo la guancia mentre lei è ancora appoggiata allo stipite della porta che guarda nel vuoto, odio vederla così, così delusa, triste e tanto innamorata di uno stronzo

EM: basta Mattia, vai via perfavore
MB: Emma, ti chiedo solo un po' di tempo
EM: tempo tempo, sempre tempo! Tra poco diventiamo vecchi e siamo ancora a sto punto, sempre se non lo siamo già

La guardo sorridendo compiaciuto perché da una parte la amo quando fa così, quando vuole stare con me così tanto da voler dirlo a tutti, ad ogni costo non curandosi dei giornalisti che lei odia, mi guarda ancora incazzata per il mio sorridere e la amo ancora di più

EM: che cazzo ridi? Ti dico le cose e mi ridi pure in faccia? Briga perfavore, allontanati

Mi urla ad un centimetro dal mio volto, non ce la faccio più, mi avvicino con tutta la voglia che ho di lei e la bacio spingendola contro al muro e attirando il suo corpo sempre più verso di me, cede anche lei e pelle contro pelle, bocca contro bocca ci godiamo ogni attimo di questo momento che aspettavamo e desideravamo da tanti giorni

EM: ti odio

Mi dice tra un bacio e l'altro, aggrappandosi sempre più a me e scompigliandomi i capelli

MB: lo so che mi ami, dillo che mi ami e non chiamarmi più Briga

Dico preso ancora dal fuoco e dalla passione che sta bruciando i nostri corpi che un attimo dopo cadono sulle lenzuola pulite e profumate del suo letto impeccabile, la guardo e vedo la solita Emma, quella Emma che un secondo prima è incazzata ma basta solo un bacio per scioglierla totalmente, per farla sentire a suo agio con l'uomo che ama, continuando a seguire solamente il cuore. I nostri vestiti volano da qualche parte della stanza, nuda sotto di me, ammiro ogni centimetro di questa pelle, di quel suo corpo che posso vedere e toccare solo io, quel suo corpo mio, come lei

EM: ti..amo..Matti

Urla una volta raggiunto il massimo del piacere. Ci sdraiamo felici uno accanto all'altro e restiamo in silenzio, questo silenzio che in realtà dice tutto, questo silenzio che amiamo, e cullati dal suono dei nostri cuori si addormenta sul mio petto, mentre io arriccio quel suo ciuffo biondo ribelle che gli cade sul viso

"Stammi vicino da togliermi il fiato stanotte"

Che non c'è mai una fine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora