La nostra vita è un sogno

959 55 7
                                    

{POVS BRIGA}

Oggi proprio non abbiamo fatto niente, avevamo un giorno libero e infatti più "libero" de così si muore! Ci siamo fatti portare il pranzo e la cena in camera, abbiamo dormito un po', usato il telefono, insomma, sapete quando da ragazzetti si faceva finta di star male per non andare a scuola, si riusciva a convincere la mamma però poi al pomeriggio non potevi uscire perché appunto in teoria "stavi male" e quindi non si faceva niente tutto il giorno dalla mattina alla sera? Ecco proprio così con l'unica differenza che non andiamo più a scuola.. O che non siamo più ragazzetti, non so fate voi.
Comunque adesso è circa mezzanotte e mi sento attivo come non mai, di dormire anche no perché ho dormito tutto il giorno quindi voglio fa qualcosa!
Giro il mio sguardo verso Emma che è seduta alla scrivania, la stessa dove esattamente stamattina ho scritto le barre per Schiena da incidere decisivamente domani. Fuori piove leggermente, c'è un piacevole silenzio accompagnato dal sottile suono che provoca appunto essa, Emma si lega i capelli velocemente in una crocchia sfatta e continua a scrivere. Vorrei immortalare questo momento, perché ogni momento che passo con lei è speciale sopratutto quelli più semplici e insignificanti dove lei è ancora più bella e vera.
Le faccio una foto veloce con il mio IPhone, per ricordarmi di questo momento dove non sta succedendo nulla ma dove in realtà sta succedendo tutto.
Mi alzo da letto, mi metto impiedi dietro di lei e le chiudo gli occhi con le mani, tipo mosca cieca

MB: chi sono?
EM: un idiota a caso

Ridiamo entrambi per l'affermazione sempre molto delicata della signorina Brown
Successivamente piega immediatamente e nervosamente il foglio dove c'erano scritte delle frasi ma che non sono riuscito a leggere

MB: che stai a fa?
EM: ehm..niente..niente

Quando dice "ehm" e perché sta facendo una cosa che non vuole dire, la conosco troppo bene ma scoprirò che cos'è
Intanto però cambio argomento, giusto per non far capire che lo voglio sapere

MB: daje facciamo qualcosa!
EM: cosa?! È tardi ormai
MB: ma noi siamo giovany

Ride e si alza dalla sedia mettendosi davanti a me a braccia conserte

EM: sentiamo un po', che vuoi fare Briga?
MB: innanzitutto farti capire che non devi chiamarmi così!
EM: un giorno mi spiegherai perché, insomma lo hai scelto te il nome eh
MB: lascia sta, daje usciamo
EM: ma ho detto che è tardi!
MB: io invece ho detto che siamo giovany, eddaje su

Finalmente l'ho convinta
Perché a Milano fa così freddo? E fine settembre è già si gela aó
Camminiamo un po senza dire una parola e per le strade non c'è anima viva, forse per l'ora, forse per il tempo, si sente solo il rumore dei nostri passi che vanno all'unisono, così vorrei camminare tutti i giorni, liberamente senza stare attenti ai paparazzi e alla gente che ci può vedere, magari anche mano per la mano fermandoci ogni tanto solo per soddisfare il desiderio di baciarla davanti al mondo intero facendo capire a tutti che lei è mia e che nessuno la deve toccare
Questo pensiero che per ora è solamente un sogno, spero e giuro che molto presto diventerà realtà

"Turbini e tempeste io cavalcherò, volerò tra i fulmini per averti"

{POVS EMMA}

Finalmente arriviamo in piazza Duomo, e meno male, il silenzio che si era creato tra di noi sembrava essere assordante, quando non parliamo e perché entrambi stiamo pensando, e secondo voi a che cosa? A noi e al nostro rapporto ovviamente
Ad un certo punto Mattia mi supera e si posiziona al centro della piazza e incomincia a cantare la canzone tipica di Milano
"O mia bella madonnina" ovviamente cercando di avvicinasi al dialetto milanese
Io scoppio a ridere

EM: non se po' sentì, un romano che canta in milanese proprio no ahahahahhaha
E come dire il cane è morto ma possiamo tenerlo
Ma come mi è venuto sto confronto? Si avvicina a me e scoppia a ridere anche lui
MB: non sei brava manco a fa i paragoni ahahahah
EM: cosa vorresti dire ao?!
Mi allontano da lui facendo la finta offesa e cammino cammino finché non sento lui correre verso di me prendendomi da fianchi e tirandomi a lui
MB: nto sei permalosa, ao sorridi, sei diventata triste per così poco?

In realtà proprio quando sono scappata da lui prima facendo finta di essermi offesa ho realizzato che manca un giorno e dopo quel giorno torneremo a Roma e tutto tornerà come prima. Non ci sarà nessun noi, non ci vedremo più e non staremo più insieme per così tanto tempo, ecco perché mi sono rattristata per un secondo, la realtà fa male, questa merda di realtà che abbiamo dovuto affrontare troppe volte si è ripresentata

EM: manca un giorno e dopo tutto tornerà come prima
MB: Emma sai che non possiamo stare separati, stiamo insieme, stiamo insieme senza dire niente a nessuno, senza farci vedere, ci possiamo godere tutti i momenti senza essere disturbati e in più saremo felici, ti prego, non riesco a stare senza di te e appena si aggiusterà tutto lo diremo a tutti, al mondo intero
EM: andiamo Mattia, è tardi
Mi giro e mi incammino, senza dare una risposta, con il suo sguardo attento su di me, e la confusione più totale in testa

"A che servono gli incroci se poi ognuno ha la sua strada"

Che non c'è mai una fine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora