"È stata buona la cena?"domanda impacciato il biondo, torturandosi le mani.
"Tutto perfetto"sorride leggermente, calciando un sasso trovato un paio di metri fa a riva.
"Sai, mi piace qui. Mi piace dappertutto in realtá. Visitare posti nuovi mi è sempre piaciuto"mi siedo sulla sabbia, guardando le onde, che si confondono con il cielo buio, privo di stelle, scontrarsi in malo modo, violentemente, contro gli scogli.
Mi imita, ed inizia a guardare il cielo.
"Qual'è la cittá in cui vorresti vivere per il resto della tua vita?"domanda di punto in bianco.
Lo guardo fisso negli occhi.
"La mia"boccheggia, sorpreso.
Sposto lo sguardo, rannicchiando le ginocchia al petto.
Avrei dovuto portare un giubbino, qualcosa che mi tenesse caldo.
È freddo, ormai.
"È Somma Vesuviana, la città in cui vorrei vivere per il resto della mia vita. Per me è casa, patria, il Sud Italia è tutta un'altra cosa."sta per parlare, ma lo interrompo ancora.
"Io voglio fuggire da Somma, Genn, ci sono troppi ricordi, troppe voci, troppi giudizi, malinconia.
Voglio andare a New York, a Londra, a Los Angeles, in Africa, Spagna, Francia, Germania, Russia, Giappone, Cina, ovunque, via da lì."
Ok, forse sono confusionaria, devo farmi capire.
"Ma poi voglio tornare, nella mia amata Napoli, la mia dimora, la mia casa. Non ce la farei, Napoli è Napoli, e si porta nel cuore, è impossibile non amarla.
Tu che ne pensi?"volto lo sguardo verso il suo, e lo scopro giá intento a guardarmi.
"Io penso che anch'io voglio andare via, perché non ne posso più, di tutti e tutto, dell'avere l'etichetta perchè famoso, sono stanco di tutto questo.
Ma non tornerei, voglio scappare, ma scappare proprio da quella gente di merda"scuoto la testa.
"Non si parla di gente, Gennaro, qui si parla di posto, caratteri, dove se saluti uno sconosciuto non vieni guardato male, se si trova folla alla posta si trovi sempre qualcuno a cui raccontare qualcosa, che sicuramente non si rivedrá, ma col sorriso, senza sapere il nome, ci si parla, senza il grigio.
Napoli è i colori, Genn.."Mi fermo un attimo, pensando a come continuare il discorso.
I miei pensieri sono interrotti da un tonfo.
Ci voltiamo di scatto.
Una ragazza davanti, e un mucchio di ragazzi dietro, più o meno la mia età, o forse di più.
Un telefono spiaccicato a terra, sui pochi sassi che ci sono dietro di noi, probabilmente fonte del leggero ma udibile tonfo.
"S-scusa, posso a-abbracciarti?"domanda con voce tremante.
Genn annuisce, sorridendo leggermente, ed io mi alzo insieme a lui, scuotendo leggermente il didietro con le mani.
Lo abbraccia forte, e sorrido sincera.
Sussurro ai ragazzi 'datemi un telefono' che subito mi passano, giá sulla fotocamera.
Le farei con il mio, ma ha sia schermo che fotocamera a pezzi.
Gli faccio un milione di foto, è così carino quando abbraccia le fan.
Un bambino a Mirabilandia.
Si sentono alcuni singhiozzi, e il mio sorriso si intenerisce il doppio.
Si stacca dopo un po', Genn gli circonda le spalle, mentre lei si accoccola al suo busto cercando di non far vedere il suo viso.
"E sorridete che siete ancora più belli!"esclamo, e dietro la sua folta chioma riccia che gli ricopriva il viso riesco a vedere un sorriso sincero, mentre sul volto di Genn si fa spazio un piccolo sorriso, accennato, ma che è capace lo stesso di farmi stendere.
Impicciona come sono, vado a vedere come sono venute le foto che ho fatto.
Ce ne è una in cui si vede chiaramente il naso arricciato di Genn, mentre sorride e stringe leggermente la fan, ad occhi chiusi.
"Scusate, di chi è il cellulare?"domando, alzandolo leggermente verso l'alto.
Un ragazzo dai capelli scuri, si fa spazio fra i 3 ragazzi, su più o meno sui 19 anni, si piazza davanti a me, dicendo un sicuro "è mio"
Annuisco, e lo osservo.
Ha gli occhi neri, che fanno letteralmente paura.
"Potresti passarmi questa foto, per favore?"chiedo, cortese, mostrandogliela.
Fa un sorrisetto.
"Devi darmi il numero, allora"subito la schiena del biondino mi copre la vista, mormorando un 'Perché vuoi il suo numero?'
Lo sposto, delicatamente, tornando a vedere il ragazzo.
"Perchè devo passargli una foto"mi guarda negli occhi, come a chiedere la conferma, ed annuisco.
"Gli do il mio, non voglio che tenga il tuo"dice sicuro, e io lo fermo subito, mettendogli una mano sulla bocca, con un po' di difficoltà, vista la differenza di altezza.
"Genn, sei famoso, non puoi dare il tuo numero a cani e porci, se vuoi che la tua privacy non vada a puttane"sbuffa, e poi sussurra un 'dagli il tuo numero'.
Glie lo do velocemente, e dice che domani mi avrebbe scritto.
Vado vicino a Genn, che parla con due ragazze ed un ragazzo, di cui la fan.
"Posso chiederti come ti chiami?"mi chiede quest'ultima.
"Mi chiamo Giada, ma tutti mi chiamano Jade, tu?"rispondo, sorridendo.
"Giulia, e tutti mi chiamano così"si gratta dietro la nuca, e una risata sincera esce dalle mie labbra, per via della sua impacciatezza così carina.
Il mio sguardo cade per caso su Genn, che mi guarda sorridendo, seguendo ogni mio frenetico movimento.
"Quindi tu sei la ragazza di Genn?"domanda l'altra ragazza.
"N-no, sono un'amica..Scusate, potete dirmi come vi chiamate? Perchè non so come chiamarvi"scoppiano tutti a ridere, mentre io mi gratto sotto l'orecchio e sorrido confusa.
"Io sono Sara, mentre lui è Gianluca"annuisco.
"Vi va di andare a prendere un caffè?Insomma, credo siamo anche coetanei, o sbaglio?"domanda quest'ultimo.
"Beh, io ne ho quasi 17, Genn 20, come credo già sappiate"informo.
"Io ne ho 19, Sara e Gianluca 17 mentre Roberto 20"volto lo sguardo verso 'Roberto', ed è quello che dovrebbe mandarmi la foto.
"Comunque per me va bene, anche se sto morendo di freddo"annuisco.
Genn si toglie la giacca di pelle nera, rimanendo solo con la camicia bordeaux, e me la poggia delicatamente sulle spalle.
"Grazie"sussurro sorridendo, mentre le mie guance si colorano di un rosa leggero.
Guarda le mie labbra.
Si morde il labbro inferiore, distogliendo lo sguardo.
"Andiamo?"propone.
"Andiamo"
-------------------------
"Sono stanchissima"ammetto, buttandomi a peso morto sul divano, guardando il soffitto.
Successivamente, mi imita Gennaro, cadendo sopra di me.
"Ahia, le tette"mi lamento.
"Credo che dopo questa siano sparite completamente"piagnuculo ancora, mentre la sua faccia è a un palmo dalla mia.
"Controlliamo"fa un sorrisetto malizioso, per poi iniziare a dare piccoli baci umidi al mio collo gelido.
Scende fino alla scollatura del vestito, e con la mano inizia ad accarezzarle leggermente, quasi avesse paura, da sopra la stoffa del vestito bianco.
Mille brividi ogni volta.
Cerca di abbassare un po' la scollatura, mentre sussurra "certo però, se togliamo questo vestitino"gli do uno schiaffo sulla mano, e la ritrae subito, spaventato.
Scoppio a ridere, anche se con il rimprovero nello sguardo.
Il suo sguardo spaventato viene tagliato in due da un lampo di sfida, che fa tramutare subito l'espressione del suo viso.
"Stai giocando con Butch? Bene, allora giochiamo"sussurra con voce roca.
Preme la sua intimità sulla mia, facendomi ansimare.
Fa un sorrisetto compiaciuto, mentre lascia un bacio dolce sulle mie labbra, per poi prendere il mio labbro inferiore e stringerlo fra i denti.
"Ora non può interromperci nessuno"sussurra ancora, lasciando il mio povero labbro.
Fa scontrare di nuovo il suo membro contro la mia intimità, e mi mordo il labbro per non fargli avere di nuovo la vittoria.
Non so come, riesce a slacciare il mio reggiseno, per poi sfilarlo, facendomi rimanere con solo il vestito indosso.
Si sofferma a guardare il mio seno, e si morde un labbro.
Abbasso anch'io lo sguardo, e quando mi accorgo che si intravedono tutte le forme, vista la leggera stoffa, arrossisco di brutto.
Cerco di coprirmi con le braccia, ma mi porta le braccia dietro la testa, continuando a vedere quello ""spettacolo"".
"E meno male che le avevi piccole"sussurra, prima di stringere il mio seno destro con la sua mano grande.
D'un tratto suona il telefono, il mio.
Mi guarda per un attimo, ed io gli rivolgo un sorriso di scuse.
Sbuffa e si sposta.
Mi alzo, e rispondo, senza nemmeno vedere il nome.
"Pronto?"
"Hey, Jade, sono Roberto, il ragazzo di prima"
"Oh, ciao Rob"Genn mi lancia un'occhiataccia.
"Volevo dirti che prima mentre Gennaro ti tirava per andarvene via ti è caduta quella roba che avevi in testa-"
"La coroncina con i fiori bianchi?"ridacchio.
"Ehm, si, ho pensato di portartela, ma non so dove alloggiate"
"Sì, un attimo che te lo dico...Genn, in che via siamo?"chiedo al biondo, allontanando leggermente il telefono.
"Di fronte la chiesa del paese"gli faccio una specie di smorfia, a dire 'grazie ma io volevo la via'.
"Di f-"mi interrompe lui, ora.
"Sì, ho sentito. Abito lí anch'io, se vuoi posso portartela ora e poi vado via"
"Certo, se vuoi puoi anche restare per un caffè, qualcosa"guardo divertita e allo stesso tempo male Genn, che in tutti i modi silenziosi possibili mi dice 'No'.
"Oh, va bene. Tra 10 minuti sono lì"
"Sì, la casa è quella alla destra della casa pienamente circondata da fiori"ed attacco.
Genn mi guarda male, con le braccia incrociate.
"Che c'è?"domando, cercando di fare la finta tonta, ma non riuscendo a trattenere una risata.
"Ha interrotto il nostro bellissimo momento e dopo non possiamo nemmeno continuarlo perché sei brava"spiega, con voce imbronciata.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.
"Tutto ok ora?"domando, come si parla ai bambini.
"Diciamo...devi dirmi solo se lo trovi bello come me o di più"scuoto la testa sorridendo.
"Nessuno è più bello di te e bello come te"rispondo semplicemente, e a lui scappa un sorriso sincero.
"Ora abbassami la zip che devo mettere il reggiseno"gli ordino, voltandomi.
Mi sposta i capelli di lato, delicatamente.
Cala la zip, facendo sfiorare il suo indice contro la mia spina torsale, procurandomi un brivido.
"Girati"mi assicuro che sia girato, per sicurezza mi giro anche io e poi abbasso leggermente il vestito, infilo il reggiseno bianco e dopo aver lottato la seconda guerra mondiale riesco ad allacciarlo.
"Dai alzamela che a momenti arriva Roberto" sento dei passi, e poi mi alza la zip.
Afferra il mio polso e mi gira, facendomi ritrovare a pochi centimetri da lui.
"Sei la mia dea"Hey!
Sono tornata con un nuovo capitolo, abbastanza inutile ma è solo di "passaggio"
Sto pensando di finire la storia, due settimane starò via, e non avrò nè linea nè tempo.
Vi avvertirò quando prenderò questa specie di "Pausa"
Inoltre, dopo le vacanze, devo studiare, svolgere l'assegno, e non credo avrò tregua.
Ho anche in mente qualcosa per il finale.
Ma parliamo di cose importanti!
5,02k?
Posso amarvi?
Vero?
Grazie mille a tutte!
Lasciate una stellina se vi va.
Mit Liebe,I.
STAI LEGGENDO
Whatsapp//Genn Butch
Fanfiction**[IN REVISIONE]** Da +39**********(Sblurg): Stupenda la figura di merda che hai fatto, ma mai quanto quelle tue fottute labbra. Giada, soprannominata Jade, capelli castani/biondi lunghi fino alle spalle, occhi castano scuro o verde scuro, a seconda...