Capitolo 21

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PROSPETTIVA ANNALISA

"Troppo orgoglioso per ammettere i suoi sentimenti" quelle parole continuavano a suonarmi nella testa; sapevo bene com'era fatto.

Francesco andò via e restai da sola, io con la notte; quella che dovrebbe portare consiglio...consiglio un cazzo! Confusione e basta, troppi pensieri che ti scorrono nella testa il cui argomento cambia a ogni minima distrazione.

La mattina mi svegliai e feci così per altri quattro giorni.

La solita monotonia mi stava uccidendo; tra me e Lorenzo le cose andavano sempre peggio: mi trattava in modo sempre più freddo, la sua indifferenza mi faceva star male...non ero più la sua Annalisa.

Anche se continuava a ripetermi che non se ne sarebbe mai andato nella mia testa ogni volta immaginavo che non sarebbe andata in quel modo, un sentimento così forte non può non cambiare un rapporto. 

Non volevo e non riuscivo a stare senza di lui...l'idea di non averlo accanto, nemmeno come amico mi deprimeva; dovevo trovare un modo per riavvicinarlo e l'unica cosa che sembrava, almeno nella mia testa, fattibile era farlo ingelosire.

Ma chi poteva essere così disponibile? 

La risposta era lì, nella stanza accanto: Alessio, era lui il mio jolly da giocare. 

Oltre ad essere disponibile con ogni ragazza era anche il suo migliore amico, un altro punto a mio favore; insomma, chi vuole che la propria migliore amica vada a letto col proprio migliore amico? A me la cosa darebbe fastidio; e anche a lui, essendo molto geloso nei miei confronti.

Cominciai a progettare il mio piano per riconquistarlo: per farlo ingelosire gli bastava anche solo un bacio quindi vorrei evitare di andare oltre, di sicuro il moro andrà a dire tutto quello che è successo a Lorenzo; lo faceva con ogni tipa che si scopava perché non avrebbe dovuto farlo con me? Sapendo quello che avevamo fatto verrà sicuramente a parlarmi...anche se ultimamente sembrava che non gliene fregasse niente di me la sua gelosia sarà talmente forte che esploderà, ne sono certa. Poi il resto...succederà quello che succederà.

Dovevo solo trovare una scusa per incontrare il moro, non potevo di certo dirgli "Scusa, mi puoi baciare per far ingelosire Lorenzo?".

Mi immaginai ogni singola situazione ma nessuna di queste mi garbava, decisi che avvicinarmi e baciarlo senza dire niente era la via più semplice da prendere.

Quando ogni punto era sistemato il moro era ancora fuori, non avrei mai pensato di stare in ansia per attendere il suo ritorno e si fece aspettare per quasi un'ora.

Sentii i suoi passi nel corridoio avvicinarsi alla sua camera; a quel punto uscii dalla mia e prima che riuscisse a oltrepassare la sua porta lo bloccai per il braccio e afferrai il suo viso tra le mani per poi iniziare a baciarlo. Come avevo già previsto non si tirò indietro e continuammo finché sentii la sua voce, Lorenzo, dire "Ale, ti devo parlare".

Io spaventata mi allontanai da lui per avvicinarmi alla mia camera ma mi afferrò la mano trascinandomi in camera sua e chiudendomi la porta davanti al naso. Lui invece rimase fuori con Lorenzo e inventò una scusa per non parlare

Alessio "Adesso mi fa male la testa, quando sto meglio vengo io da te"

Lorenzo gli fece notare il ciuffo spettinato e la maglia stropicciata ma fece finta di niente e tornò in camera.

Chiuse la porta velocemente e in pochissimi secondi la sua bocca era già appoggiata sulla mia. Quello che sembrava un semplice bacio stava diventando quello che non volevo: la sua mano vagava su e giù per il mio corpo, prima lungo la schiena e poi sulla coscia e poi... e poi mi sfilò i pantaloni e gli slip e mi entrò con un dito, pochi secondi e ne aggiunse un altro.

Il mio ansimare e i miei gemiti lo eccitavano sempre più, lo si notava dal rigonfiamento all'interno dei suoi pantaloni...

Occhi che si cercano fino all'impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora