Capitolo 17

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...stavano camminando mano nella mano e gli occhi sorridenti pieni d'amore, si sedettero sulla panchina accanto a me; vederli mentre si baciavano mi faceva ricordare tutto quello che era successo prima...mi alzai e tornai a ciondolare senza meta per le vie del paese.

Mi fermai sulla solita spiaggia, ormai era diventato il mio posto; mi sedetti appoggiandomi al muretto dietro di me e dopo aver alzato il cappuccio per ripararmi dal vento e dalla pioggia che cominciava a scendere mi misi a fissare le prepotenti onde del lago.

Dopo qualche minuto qualcuno mi sfiorò la testa coperta dal giubbino; piano la alzai dalle gambe e i miei occhi lucidi videro chi non avrei mai voluto vedere in quel momento...quel "qualcuno" era Lorenzo.

Velocemente mi passai le mani sotto gli occhi per togliere le lacrime, ormai erano le mie fisse compagne di viaggio. Rimase in piedi davanti a me sotto la pioggia con le mai in tasca e con lo sguardo basso che mi fissava senza dire dire nulla

Lorenzo spezzando il silenzio "Stai piangendo?"

io tenendo sia lo sguardo che il tono di voce basso "No"

che risposta stupida, era evidente che stessi piangendo.

Il silenzio ormai parlava più di noi...nessuno trovava il coraggio di dire qualcosa, anche solo accennare una piccola parola era diventata un'impresa. 

Osservai tutti i suoi movimenti con lo sguardo basso mentre si sedeva accanto a me; non so cosa stesse succedendo dentro di me in quel momento...delle strane sensazioni si alternavano

io timidamente "Perché sei venuto a cercarmi?"

Lorenzo scuotendo il capo "Non lo so...speravo di risolvere qualcosa"

PROSPETTIVA LORENZO

Quando la vidi allontanarsi da me un senso di incolmabile vuoto mi colpì; mi sentivo uno stronzo ad essermi comportato in quel modo: bloccarla per poi farla andare via senza darle nessuna spiegazione. 

Non sapevo cosa fare: avrei voluto andare da lei e parlarle ma la mia mente non riusciva a mettere insieme una frase di senso compiuto...avrei peggiorato soltanto la situazione; ma non riuscivo nemmeno a starmene con le mani in mano a vederla soffrire. Decisi di andare da lei nonostante non avessi la minima idea di cosa le avrei detto.

Passai sul balcone per vedere se fosse in camera ma la luce era spenta; andai a chiedere ai ragazzi giù in cucina, se era uscita loro l'avevano sicuramente vista

io velocemente "Avete visto Annalisa?"

Francesco annuì

chiesi più informazioni "Sai dov'è andata? Ha detto qualcosa prima di uscire?"

Riccardo "Madonna Lore, che agitazione...che ti prende?"

ignorai completamente Riccardo che a quanto pare non l'aveva vista e invitai Francesco a dirmi tutto quello che sapeva

Francesco "E' uscita dieci minuti fa ma non ha detto nulla: nè dove andava nè quando sarebbe tornata"

appena finì di parlare senza dire mezza parola corsi fuori a cercarla, dovevo assolutamente trovarla il prima possibile o sarei diventato matto...

Occhi che si cercano fino all'impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora