Capitolo 18

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..la cercai ovunque: credo che ogni via mi abbia visto almeno due volte, ma niente...non la trovavo da nessuna parte e stava cominciando a piovere.

La chiamai più volte sul cellulare ma in nessuna di queste mi rispose; non so se l'abbia fatto volontariamente oppure non l'aveva veramente sentito, io speravo più nella seconda opzione.

Solo in un posto non avevo guardato: quando era giù di morale stare in mezzo alla natura la aiutava sempre, quindi provai a cercarla sulla spiaggia. 

Usci dal paese e camminai mentre le onde che arrivavano sui piccoli sassi mi bagnavano la suola degli anfibi e la pioggia mi batteva sul cappuccio della giacca; e di lei non c'era traccia.


Appoggiata ad un muretto vidi una figura con un giubbino verde militare da cui uscivano delle ciocche rosse; non c'era alcun dubbio: l'avevo trovata.

Avrei voluto aumentare il passo ma le gambe tremanti non mi permettevano di farlo e la mia agitazione aumentava mano a mano mi avvicinavo. Quando ero abbastanza vicino le sfiorai la testa coperta dal cappuccio, la alzò asciugandosi le lacrime sulle guance; mi riempii della stessa sensazione di prima. L'unica cosa che riuscii a chiederle era perché stesse piangendo, in realtà sapevo la risposta ma era soltanto un pretesto per rompere quel silenzio; prima di sedermi accanto a lei stetti in piedi a fissarla senza mai incrociare i suoi occhi verdi.

Finalmente dopo qualche minuto il silenzio fu rotto definitivamente: avevamo messo da parte tutte le paure e insicurezze facendo così spazio al coraggio

Annalisa "Secondo te cos'è meglio fare adesso?"

io "Non lo so...e se anche stavolta non dovesse funzionare?"

Annalisa imbarazzata "Provi qualcosa per me?"

non sapevo che rispondergli...avrei voluto saltarla e passare direttamente alla domanda successiva

io "Sicuramente qualcosa lo provo, ma non so se è amore"

a tutte le domande che mi poneva la mia risposta era sempre un'incognita

Annalisa "Durante il bacio? Insomma...cosa ti passava per la testa, hai provato qualcosa?"

io abbassando lo sguardo "Quello che ho provato non lo so spiegare nemmeno io, erano delle sensazioni strane; non le so spiegare

...dopo qualche secondo di silenzio...

Quando sei andata via mi sono sentito uno stronzo per come mi sono comportato; avrei voluto dirti qualcosa ma..."

Annalisa "Cosa mi avresti detto?"

cosa le avrei detto? Bella domanda...di solito trovavo sempre le parole giuste per ogni situazione ma non in quella; per questo restai in silenzio, sapevo che anche solo una parola sbagliata l'avrebbe ferita...di nuovo

PROSPETTIVA ANNALISA

L'ultima mia domanda l'aveva messo in difficoltà: da uno che parlerebbe ore ed ore dello stesso argomento non era assolutamente normale non rispondere.

Aspettai la sua risposta per vari minuti finché finalmente aprì la bocca per prendere fiato e iniziare a parlare, restai delusa scoprendo che aveva cambiato discorso

Lorenzo "Ora faccio io le domande"

sorrisi davanti al suo magnifico sorriso, era impossibile non reagire in quel modo

io accennando un sorriso "Dai cominciamo l'interrogatorio"

Lorenzo "Cos'hai provato durante il bacio?"...

Occhi che si cercano fino all'impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora