Capitolo 20

124 17 0
                                    


...lo sapevo che non dovevo partecipare a quello stupido gioco; cercai più volte di cambiare il mio obbligo, ma tutto questo inutilmente. Gli dissi che sarei andata a letto con lui piuttosto che baciare Lorenzo, avrei fatto tutto quello che voleva ma le mie scuse non gli interessavano

Alessio facendosi serio "Non mi serve uno stupido gioco per portarti a letto...aspetta qualche giorno e avrai tutto quello che vorrai"

dopo molto avance degli altri Lorenzo prese in mano la situazione, visto che io mi stavo ancora opponendo a tutto ciò.

Mi bloccò la parola appoggiando le sue tiepide labbra sulle mie mentre gli altri ci dicevano di usare la lingua; ed eccole che volteggiavano e si intrecciavano perfettamente.

Dopo istanti che parevano ore, quando mi sfiorò il collo freddo con la sua mano calda un brivido mi passò lungo la schiena...mi alzai da terra spostando Lorenzo davanti a me e velocemente, facendo due scalini per volta, arrivai in camera


PROSPETTIVA FRANCESCO

Ora mi ritrovo qua, a bussare alla porta aspettando una sua risposta che però non arrivava

io "Lo so che sei in camera...dai, sono venuto in pace"

quando sentii un suo debole "avanti" abbassai la maniglia della porta ed entrai; era stesa sul letto e con le mani si copriva il viso.

E adesso che le dico? Cosa devo fare?

...flashback

Annalisa è appena scappata di sopra e tutti noi non sapevamo cosa fare; l'unico che forse sapeva qualcosa era Lorenzo che però non aveva intenzione di spostare i piedi da quella stanza.

A quanto pare, però, non era l'unico che aveva una mezza idea su quello che era successo

Alessandro "Quando decidi qualcosa te Ale mai nulla va per il verso giusto"

Alessio "Ma cosa ne sapevo io...avendoli visti baciarsi qualche giorno fa pensavo anche di essere stato troppo gentile con l'obbligo che avevo scelto"

tutti i nostri occhi erano puntati su Lorenzo

Per lui era normale non parlare della sua vita, solo quando stava veramente male per qualcosa o qualcuno raccontava e chiedeva aiuto. 

Era una persona troppo orgogliosa per ammettere il suo dolore...l'unica persona di cui si fidava ciecamente era Annalisa; lei era l'unica che, in parte, sapeva cosa passasse per la mente e il cuore di quel ragazzo

...fine flashback


io "Voglio essere sincero con te: so che probabilmente sono una delle ultime persone con cui vorresti confidarti ma gli altri non sapevano come prenderti e sinceramente neanch'io. So che vorresti vedere Lorenzo qui accanto a te ma lui..."

i suoi occhi si alzarono non appena sentì il nome Lorenzo e la sua parola mi bloccò "Lorenzo cosa?"

io "E' troppo orgoglioso per ammettere i suoi sentimenti e i suoi sbagli...ma questo credo che tu lo sappia meglio di me"...

Occhi che si cercano fino all'impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora