Capitolo 19

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...io "E' stato strano; le stesse emozioni, gli stessi brividi...nella testa mi scorrevano tutti i momenti passati insieme poi per ultimo quando ci siamo lasciati"

a quest'ultimo ricordo mi scese una lacrima che però non riuscì a cadere sulla guancia perché lui la asciugò immediatamente

Lorenzo mentre passava la mano sulla mia guancia "Dai non piangere"

magari fosse così semplice comandare le emozioni

Lorenzo "Allora passiamo alla prossima domanda...se non te la senti puoi anche non rispondere. Cosa provi per me?"

io "Ho paura di rovinare la nostra amicizia rivelando i miei sentimenti"

Lorenzo "Se penserei questo me ne sarei già andato due anni fa"

io "Sei sicuro?"

annuì con la testa

avevo paura a dirgli quello che provavo, due parole e avrei potuto perderlo per sempre.

Mi ripetevo che se era ancora lì non se ne sarebbe di certo andato in quel momento; peccato che per quante volte me lo ripetessi ogni volta ero più perplessa su quelle due parole che mi risuonavano nella testa.

Mi avvicinai con la bocca al suo orecchio e gli sussurrai un debole "ti amo"; abbassò il capo e chiudendo gli occhi sorrise.

Non capendo che intendeva con quella sua reazione gli chiesi spiegazioni

io "Questo che significa?"

Lorenzo restando vago "Vedremo..."

se pensava di cavarsela con un sorriso e una parola si stava sbagliando

io afferrandogli il braccio e guardandolo dritto negli occhi "Adesso mi dici cosa ne pensi di quello che ti ho detto e di quello che sta succedendo"

Lorenzo ignorò completamente le ultime mie parole e alzandosi mi allungò la mano invitandomi ad alzarmi "Dai andiamo a casa che ci aspettano"

io stringendogli la mano per alzarmi "Sappi che prima o poi dovremmo affrontare quest'argomento"

Eravamo entrambi bagnati fradici e la pioggia non aveva intenzione e cedere e nemmeno noi ad aumentare il passo; le nostre mani erano ancora intrecciate da quando mi aveva allungato il braccio per alzarmi...tutto ciò era strano. Quel suo gesto era dovuto a una decisione presa sul nostro rapporto?

Accompagnati dal silenzio arrivammo a casa; appena i ragazzi ci videro scoppiarono a ridere per come eravamo conciati: entrambi i capelli bagnati nonostante il giubbino e le guance e i nasi arrossati dal freddo, in più i miei occhi erano gonfi per le lacrime

Riccardo per prenderci in giro "Sempre insieme voi due state"

Alessio "Chissà a fare cosa"

Francesco lanciò un'occhiata ad Alessio invitandolo a non continuare, sicuramente aveva capito qualcosa.

La cena passò tra varie battute e risate davanti a delle pizze ordinate.

Nella noia della serata decisero di giocare a "obbligo o verità" e nonostante non volessi mi ritrovai seduta in mezzo agli altri davanti a una bottiglia di vetro che girava a che si fermava esattamente davanti a me

Riccardo "Allora cosa scegli?"

quasi obbligata dalle scelte precedenti, quasi tutte verità, scelsi l'obbligo

Alessio "Io ne ho uno bello"

Francesco "Basta che non siano le tue solite idee sconce..."

Alessio "Avevo intenzione di portarmela a letto ma dopo le tue parole dico che deve baciare Lorenzo...un bacio con la lingua"...

Occhi che si cercano fino all'impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora