Pioggia

2.7K 206 10
                                    


CAP.17

Erano passati secondi, minuti, ore ed infine giorni.

Esattamente erano passati otto giorni da quando Derek e Stiles si erano visti, parlati e scambiati quel bacio che entrambi stavano odiando.

Derek lo stava odiando perché bruciava dentro. Lentamente stava bruciando nel vuoto con il quale aveva vissuto negli ultimi anni e quella convivenza stava diventando sempre più difficile.

Le fiamme, nel vuoto, bruciano in fretta.

Non aveva paura del fuoco, non più. Non era il bruciare delle fiamme che temeva, era il calore confortevole che gli provocavano, come lo cullassero con il loro tepore dolce e della quiete che, anche se per pochi istanti, riuscivano a donargli.


Erano giorni che pioveva in città. Stiles era uscito da scuola. L'ennesimo giorno che era riuscito a passare nascondendo qualcosa che nemmeno lui sapeva cosa fosse. Ormai aveva imparato a celare sempre qualcosa a qualcuno, fingere di essere un altro, di sorridere quando doveva e con chi doveva.

Stiles stava odiando quel bacio perché, per quanto fosse stato bello, lo era stato solo per lui.

Non sapeva che cosa avesse significato per Derek. Non sapeva che cosa avesse voluto dire chiedendogli del "tempo per capire e poterlo ricambiare" e quella frase gli provocava ancora rabbia.

Il vecchio Stiles sarebbe corso nel suo loft, avrebbe mosso mari e monti per capire ed ottenere delle risposte. Però, non era più quella persona, non con Derek, con lui non riusciva a mettere una maschera e fare un sorriso di circostanza o una pacca sulla spalla.

Che cosa stava facendo il nuovo Stiles? Stava aspettando la prossima mossa del lupo?

No, non lo stava facendo.

Ormai aveva smesso di aspettarlo, ma non aveva nemmeno voltato pagina. Non voleva arrendersi, avrebbe voluto lottare e poter dirsi di averci provato, ma non aveva una guida che gli suggerisse come comportarsi, ogni piccola parola o mossa avrebbe solo fatto indietreggiare il lupo.

Scott era andato alla clinica, il brutto tempo faceva correre le persone a vaccinare i loro animali per qualsiasi malattia: otite o qualsiasi cosa gli venisse in mente per proteggere il loro animale, quindi sarebbe tornato solo a casa.

Con la pioggia di solito tornavano insieme, però negli ultimi giorni Melissa gli lasciava la macchina per il lavoro.

Stiles continuava a girare la chiave della macchina, ma quella non aveva intenzione di mettersi in moto. Stava per comporre il numero del padre, quando una mano gli bussò sul finestrino.

Era indeciso se aprire e scendere per parlare con lui. Avrebbe voluto mettere in moto, andarsene dal parcheggio e lasciare lì quella persona che lo guardava con le sopracciglia alzate, segno che si stava innervosendo ad aspettare una sua risposta.

- Non parte. – Disse il ragazzo scendendo dalla Jeep.

- Lo avevo notato. – Derek guardò il ragazzo, cercava di studiarlo perché capirlo era diventato difficile. – ti do un passaggio. –

- Non posso lasciarla qua. -Stiles era preoccupato per la sua auto.

- Stiles... non te la ruba nessuno, devi chiamare qualcuno che venga a prenderla. – Derek non capiva l'affezione per quella ferraglia che Stiles insisteva a chiamare auto.

- Non guardare in quel modo la mia piccola, potrebbe offendersi! – Stiles accarezzò l'auto.

- Fammi dare un'occhiata. –

It's hard to forgetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora