Una luna bianca innaturale

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CAP.26



Stiles era steso nel tubo della risonanza magnetica. Era stufo di quei controlli mensili, ormai stava bene, la memoria era tornata del tutto, non ne capiva la necessità, servivano solo a fargli perdere tempo. Doveva stare con Derek che aveva bisogno di lui, non poteva aiutarlo concretamente, ma poteva stargli vicino e fargli sentire la sua presenza, il suo sostegno. Al quinto richiamo del dottore, aveva sbuffato seccato, non poteva stare fermo in quel tubo, era una condizione troppo ridicola, chi mai starebbe fermo per venti minuti?

Dopo qualche ora, finalmente era uscito dall'ospedale, il controllo era andato bene, e sembrava che fosse anche l'ultimo, non sarebbe dovuto tornare il mese prossimo. Il ragazzo a quella notizia aveva scacciato un urletto di gioia, mentre lo sceriffo aveva fatto un sospiro di sollievo, per lui ogni mese era una sudata fredda, stare dietro il vetro a guardare il computer che scannerizzava la testa del figlio, era come ripetere le visite della moglie, solo che per lei non c'era mai stata una buona notizia.

Stiles conosceva il motivo della tensione del padre, durante una delle prime visite glielo aveva detto, ma solo perché si era trovato in una situazione che lo aveva quasi costretto a parlarne, uno dei medici lo aveva riconosciuto e gli aveva chiesto se il motivo della risonanza era lo stesso per quello della moglie, quindi lo sceriffo si era trovato con le spalle al muro.

Non gli aveva mai raccontato della malattia della madre, di quando stava male e di quello che entrambi avevano passato, aveva sempre preferito evitare l'argomento, voleva far ricordare al figlio i momenti in cui lei era sana, lucida, in cui era una madre felice.

Stiles era in ospedale quando lei era morta, ma ricordava vagamente il periodo in cui era malata perchè era piccolo e i genitori avevano tentato di non creargli ricordi brutti. Il ragazzo non poteva che essere felice di aver avuto un padre stupendo, che nonostante i periodi bui, non gli aveva mai fatto mancare nulla e che gli aveva sempre donato il doppio dell'amore, perché Stiles sapeva che quel doppio era la parte della madre.

Come ogni giorno di visita, la tappa successiva sarebbe stata la gelateria, dove avrebbero preso un gelato insieme, lo sceriffo avrebbe lottato per prendere un gelato normale ma il ragazzo gli avrebbe rifilato il solito gelato alla soia di cui, però, poteva scegliere il gusto. Era in quei momenti che dimenticava di odiare i giorni della visita.

La perdita di memoria aveva risanato il loro rapporto che prima era incrinato. Il mondo del soprannaturale era riuscito a dividerli, lo sceriffo non aveva accettato le bugie e i pericoli che il figlio aveva affrontato senza di lui, aveva realizzato che più volte avrebbe potuto perderlo, ma per ironia a portaglielo quasi via era stato un'incidente tipicamente umano.

Il ritorno a casa era stato sereno, il ragazzo si era incantato a guardare gli alberi passargli accanto. Ripensava agli ultimi mesi, erano stati duri, si era sentito un estraneo davanti a delle persone che erano cresciute insieme a lui, aveva guardato il suo mondo da una prospettiva diversa, con mentalità nuova e con occhi diversi, aveva conosciuto nuovamente chi credeva già di conoscere, in qualche modo lui era rinato e aveva gettato via ogni maschera.

Si cambiò velocemente e raggiunse il loft di Derek, non vedeva l'ora di poter stare in sua compagnia. Lui era stata la vera conquista durante il suo buio mentale, era riuscito a gettare quel muro che li separava, non aveva idea di come fosse accaduto, ma era fiero di se stesso e soprattutto felice.

Appena arrivato davanti la porta di ferro, la mano insicura di Stiles aveva provato ad aprirla. Negli ultimi giorni il lupo si era completamente chiuso a chiave dentro il loft, non aveva fatto entrare nemmeno Scott, però quel giorno, con suo stupore, la porta si era aperta. Quasi impaurito si era affacciato per controllare dove fosse finito Derek, non credeva possibile che avesse lasciato la porta aperta il giorno della Luna piena, infatti l'appartamento sembrava vuoto.

It's hard to forgetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora