Noi

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CAP.23


Scott McCall stava osservando il suo migliore amico. In quel momento era sereno e stava chiacchierando con Allison e Lydia di compiti. Erano seduti fuori. Ultimamente le giornate erano sempre più torride e permettevano loro di starsene serenamente seduti fuori sotto un sole caldo.

Osservava Stiles perché per quanto la memoria fosse tornata quasi del tutto, non poteva fare a meno di notare un cambiamento nel suo comportamento. Cambiamento che quasi sicuramente non era dovuto all'incidente. Forse era per il profumo che gli sentiva addosso. Un'altra cosa che aveva notato dopo l'accaduto era che anche il suo odore era cambiato, non aveva più quel profumo dolciastro e da ragazzino insicuro, era un profumo dolce si, però era caratterizzato da qualcosa di più maturo e speziato.

Negli ultimi giorni aveva notato una serenità nell'amico che non aveva nemmeno quando lui non era ancora un lupo e quel mondo lo conoscevano tramite i film che vedevano al cinema. Non era preoccupato, ma non era abituato a vederlo in quel modo. Era quasi sicuro che ci fosse sotto qualcosa, e credeva anche di sapere chi fosse la causa di quella pace interiore di Stiles.
Sorrise nel guardarlo ridere con la rossa, il pensiero che aveva rischiato di perderlo sfiorò la sua mente, ma un'altra risata lo portò via. Non c'era più motivo di spaventarsi, di rivivere quei giorni di paura e angoscia. Non c'era ragione perché era seduto sotto il sole a battibeccare con Isaac, che li aveva appena raggiunti e si era messo seduto accanto a Lydia. Un altro sorriso era stato strappato all'Alpha, Isaac aveva sussurrato chiedendogli per quanto ancora se ne sarebbe stato appoggiato alla parete e quando li avrebbe raggiunti.

Li raggiunse subito e prese posto vicino a Stiles che gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise chiamandolo spione. Non poté fare a meno di perdersi in quel dolce tepore che il suo branco creava con le loro risate e chiacchiere. Era stato in un secondo momento che aveva capito cosa volesse dire essere un branco, l'importanza di ogni membro, il legame che si veniva a creare e come quel gruppo diventasse una famiglia.

La sua ancora era l'amicizia, non solo il legame che aveva con Stiles, ma con tutti loro. La loro amicizia, il loro continuo proteggersi, aiutarsi, morire l'uno per l'altro.

Non ci volle molto prima che i due amici rimanessero soli. Erano fuori la scuola ed entrambi si stavano dirigendo verso i loro veicoli, parcheggiati vicini.

- Devo chiedertelo io o vuoi dirmelo tu cosa sta accadendo? – Scott aveva il casco in mano e sorrideva per la faccia di Stiles.

- Di cosa stai parlando? – Stiles cercava le chiavi della macchina nelle tasche.

- Derek. – L'Alpha si era seduto e aspettava che l'amico iniziasse a parlare.

- Oh. Quello sì.... Credo che noi due siamo ad un punto prima della frequentazione? Esiste questo punto? Voglio dire, non siamo ad un punto morto, ma non siamo nemmeno a chissà quale punto, però siamo in un punto... capito? – gesticolò per tutto il tempo.

- Non ho la più pallida idea di cosa tu voglia dire. Dimmi solo se le cose vanno bene o no. –

- Alla grande! – Stiles rise per qualche secondo.

- Perfetto! – Scott si mise il casco, salutò Stiles e se ne andò al lavoro.

Stiles rimase a guardare l'Alpha che si allontanava in moto. Ogni tanto gli veniva da chiedersi se avesse ricordato tutto di lui, se qualcosa d'importante gli sfuggiva ancora, magari qualcosa che avrebbe reso ancora più solido il loro rapporto, ma subito dopo scacciava quelle domande. Il loro rapporto era "epico" e non aveva bisogno di qualche ricordo per confermarlo.

It's hard to forgetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora