CAP.27
Stiles era rimasto intrappolato sotto il corpo del lupo. La trasformazione fu un lampo. Lo vide cambiare tanto velocemente da non capire cosa stesse realmente accadendo. Iniziò a gridare il suo nome con la speranza che la sua voce potesse raggiungerlo e riportarlo in sè, ma non stava funzionando.Derek si era alzato ed era sceso dal letto, aveva le mani fra i capelli e urlava al ragazzo di scappare via, non avrebbe resistito ancora per molto. Potè sentire il corpo arrendersi alla sua parte animale, la sua lucidità stava per essere travolta dal senso di finta libertà che la forza del lupo donava. I ringhi iniziarono a rimbombare per il loft. Il giovane umano era rimasto ancora seduto sul letto, non riusciva a muoversi. Voleva scappare, ma non voleva nemmeno abbandonare il lupo. Potè chiaramente vedere il dolore che stava provando, la lotta che le due entità stavano avendo nella sua mente e nel suo corpo.
Si disse che non poteva continuare a stare seduto così si alzò e si diresse verso il lupo. Provò a chiamarlo ancora e ancora, ma come risposta ricevette solo urla e ringhi. Non appena provò a sfiorarlo venne spinto via per qualche metro, ma non bastò a fermarlo. Barcollando si alzò, provò un po' di dolore alla spalla, ma decise di ignorarlo. Sapeva che era nulla in confronto a quello che stava provando il lupo.
Resistere alla luna gli stava venendo sempre più difficile. Si era inginocchiato ai suoi raggi bianchi invisibili, li sentiva diventare sempre più forti man mano che il cielo diventava scuro. La forza che essa esercitava su di lui si faceva sempre più solida, come se lo tenesse per la gola, la sua presa stretta e decisa gli impediva di respirare. Senza ossigeno pensare diventava ancora più difficile. La sua mente si annebbiava e le forze sembravano abbandonarlo.
Non riusciva più a vedere o sentire Stiles. Era sparito dalla sua mente, era diventato un eco lontano nella sua testa, eppure sapeva che il ragazzo era nel loft insieme a lui. Provò a concentrarsi sul momento che stavano vivendo un attimo prima che perdesse il controllo. Doveva trovare subito l'ancora o i suoi incubi sarebbero diventati realtà e presto le sue mani sarebbero tornate rosse, coperte nuovamente dal sangue di una persona che amava.Stiles venne spinto via più volte. Il non riuscire a raggiungere Derek stava diventando frustrante, la paura lo stava per avvolgere, le lacrime cominciarono a rigare il suo volto, la disperazione per non riuscire a salvare la persona che amava lo stava spingendo ad arrendersi. Per lui era come scontrarsi con un muro, una fortezza che non riusciva ad abbattere con la sua banale umanità.
Era inutile. Ecco cos'era realmente lui. Una persona inutile, un essere capace di farsi ammazzare da un'auto mentre attraversa la strada, uno costretto a indossare una maschera per far contenti gli amici e il padre, un essere che dev'essere perennemente protetto da qualcuno perché troppo fragile.
- Stupido sourwolf! Reagisci e vivi la tua stupida e dannata vita! Non per me, non per la tua famiglia, ma per te! – Lo urlò con tutta la sua rabbia, la sua frustrazione, il suo dolore e la sua voce. Lo urlò così forte da sentire dolore alla gola, quasi come se avesse messo le sue energie, cadde a terra.
Vita. Quella parola raggiunse l'ex Alpha. Aveva creduto di poterlo fare nuovamente. Aveva desiderato di ricominciare a farlo e ci stava riuscendo. Le ultime settimane si svegliava con la voglia di affrontare la giornata, di poter fare qualcosa di diverso dal tramare piani per una vendetta o per difendersi da qualche nemico. Apriva gli occhi per il desiderio di poter guardare quelli ambrati di Stiles, per il bisogno di potersi perdere nelle ore in sua compagnia, lamentarsi per la velocità con la quale le giornate trascorrevano, le ore sembravano sempre così corte e di conseguenza una giornata sembrava sfumare via quando loro due erano insieme.
Stava vivendo e voleva continuare a farlo. S'impose di calmarsi, di respirare e di allentare quella presa che stringeva sulla sua gola. Non appena un po' di lucidità tornò, un odore catturò la sua attenzione e lo ghiacciò. Riconosceva quell'odore quasi metallico. Con timore alzò lo sguardo e quello che vide lo fece tremare dalla paura.Sentì le lacrime bruciargli gli occhi, la gola fargli male e il cuore smettere di battergli.
Stiles era steso a terra. Si chiese che cos'avesse fatto mentre non era in sé. Da subito ascoltò il battito debole dell'umano, ma non bastò per fargli fare un sospiro di sollievo. Con cautela sollevò il corpo del giovane e lo poggiò sul letto, e non appena il corpo toccò il materasso un mugolio di dolore uscì dalle labbra del giovane.
![](https://img.wattpad.com/cover/76655477-288-k104716.jpg)
STAI LEGGENDO
It's hard to forget
Fanfiction(CONCLUSA) DAL CAP.1 Da quando si era scoperto chi fosse il Darach, da quando Scott era andato via con Deucalion, da quando il padre era stato rapito da quella pazza e lui aveva dovuto accogliere l'oscurità nel suo cuore per salvarlo o semplicement...