CAP.15
Derek rimase sotto la doccia ancora un altro po', sperando che l'acqua ritornasse almeno tiepida e pesasse di meno sulla sua pelle. Divenne come una pioggia di sassi non appena capì che, in qualche modo, il ragazzo era entrato molto più profondamente nella sua vita, più di quanto lui volesse credere.
Uscito da quella doccia comoda e scomoda nello stesso momento, i suoi pensieri avevano rovinato anche quella. Con i capelli ancora bagnati si sdraiò sul letto. Sarebbe voluto tornare a tre anni fa, quando la sua ancora era la rabbia, quando non si fidava di nessuno se non di sè stesso, che anche in quel momento lo stava tradendo facendogli realizzare sentimenti che non voleva e non poteva provare.
La doccia aveva tolto il profumo ed il sapore di Stiles, però riusciva ancora a percepire quel calore e la morbidezza che quelle labbra avevano. Poteva ancora sentire il peso che gli avevano lasciato sul petto.
Un bacio poteva avere un peso così grande?
Il mattino Stiles si alzò quasi apatico verso il mondo. Non aveva voglia di essere arrabbiato con Derek, ormai conosceva i pensieri del lupo, le paure e le ansie che lo tormentavano. Urlargli contro sarebbe servito solo ad alimentarle, tanto valeva aspettare ancora un po'. Essere felici era inutile, sorridere e sventolare allegri "ciao" non aveva nemmeno senso. Per cosa doveva essere felice esattamente? Sorrise per i suoi pensieri. Per un secondo si era rivisto nel vecchio Derek, e non era per niente una bella immagine.Ripensare al bacio lo faceva sentire solo a disagio, perché per quanto potesse essere stato bello, era qualcosa di crudo, incerto e non definito, non si poteva certo gioire per una cosa che quasi ti spaventa.
Quando non si conosce il perché, la ragione che spinge una persona a fare un determinato gesto, la paura è sempre il risultato, la paura di scoprire qualcosa che non vogliamo o che non ci piacerebbe.
Vivere i prossimi giorni nell'incertezza e nella paura, è quello che lui avrebbe dovuto fare? No. Non voleva. Per troppo tempo lo aveva fatto. Ricordava che cosa comportava nel vecchio Stiles, attacchi di panico e notti in bianco, anche prima che Scott venisse morso.
L'incidente lo aveva cambiato o semplicemente aveva rivelato il vero Stiles?
- Ehi Scott, sono innamorato e ricambiato? – Stiles aveva voglia di scoprire cosa sapesse il suo migliore amico e se avesse risposto sinceramente.Scott stava bevendo. Un lupo poteva rigenerarsi e guarire in fretta, ma aveva scoperto che sarebbe potuto morire tranquillamente strozzato con dell'acqua per una domanda sconveniente.
- Non ci casco Stiles, tu hai ricordato benissimo! –
- Vero. – L'umano sorrise, lo conosceva troppo bene.
- È per questo che sei così giù di morale? –
- Non lo sono. Sono semplicemente indifferente agli ultimi avvenimenti. –
- Avvenimenti? Che cosa mi sono perso? E non dire "nulla" Stiles. Credi che non abbia sentito il suo odore addosso a te? –
Stiles si stese sul banco e fece un piccolo sbadiglio – niente di che. Niente che vale la pena di essere raccontato. –
Scott guardò l'amico per un po', insistere sarebbe stato inutile. – Va bene, mi fai copiare i compiti della prossima lezione? –
- Cosa? Guarda che ricordo benissimo che tu stavi studiando per migliorare e tutta quella roba lì! –
- Niente che vale la pena di essere raccontato. –
- Touché. – Stiles passò il quaderno a Scott ridendo.
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It's hard to forget
Fanfiction(CONCLUSA) DAL CAP.1 Da quando si era scoperto chi fosse il Darach, da quando Scott era andato via con Deucalion, da quando il padre era stato rapito da quella pazza e lui aveva dovuto accogliere l'oscurità nel suo cuore per salvarlo o semplicement...