verde e blu

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  CAP.5


Stiles era steso nel letto. La paura di dormire non l'aveva mai abbandonato, ma quella sera ebbe una sicurezza. Trovò gli occhi verdi che lo guidavano fuori dall'oscurità. Ebbe la certezza che esistevano. Le domande sul proprietario di quegli occhi erano tante. Aveva paura di quella persona, sentiva forte emozioni contrastanti. Stava bene, si era sentito al sicuro, eppure provava rabbia e rancore. Non riusciva a capire come una persona potesse trasmettere tante emozioni diverse.

Senza nemmeno rendersene conto cullato dal calore della coperta, Stiles si addormentò senza nessuna invasione da parte dell'oscurità.

Derek era tornato nel suo loft, chiedendosi cosa fosse appena accaduto. Con un sospiro cercò di riordinare nella testa l'inattesa visita da parte del ragazzo. Stiles si era trovato nel suo loft senza sapere come.
Qualcosa lo aveva spinto ad andare da lui. Non si chiese cosa fosse stato, temeva che la risposta lo avrebbe rimesso davanti ai sentimenti che il ragazzo provava per lui e non voleva affrontare nuovamente quella situazione.

Perso nelle sue complesse rielaborazioni, Derek non si rese conto che quel breve momento passato con il giovane era bastato a cancellare tutte quelle emozioni fastidiose che stava provando, lasciando un tepore piacevole nel suo petto.

Non avrebbe detto nulla a Scott. Litigare per una cosa del genere sarebbe stato inutile. Conosceva il lato protettivo di quel ragazzo nei confronti di Stiles, si sarebbe preoccupato per vari motivi e sarebbe finito per esplodere.


Stiles quella mattina si svegliò sereno e riposato, come quando era appena uscito dall'ospedale, prima che l'oscurità s'impossessasse di lui nuovamente. Lo sceriffo era felice di vederlo allegro di prima mattina, memoria o no, svegliarlo per andare a scuola era sempre un'impresa.

Per quanto Stiles potesse essere di buon umore, non era il solito ragazzo. Era sempre una persona diversa agli occhi degli amici. Non parlava a raffica, stava in silenzio e ogni tanto si univa a qualche battuta dei compagni.

Scott era sempre al suo fianco, non lo lasciava solo nemmeno un secondo e questo l'umano lo aveva notato sin dall'inizio. Si chiese se lo facesse perché era loro abitudine essere inseparabili o per il suo stato. Aveva sentito tante storie sulla loro amicizia, e credere che fossero inseparabili non gli veniva difficile, anche perché poteva sentire un forte legame fra loro.

- Hai dormito questa notte? – I due ragazzi stavano camminando nel corridoio scolastico per raggiungere l'uscita.

- Si! – rispose felice Stiles.

- Hai fatto qualcosa di diverso? – Scott sperava che il ragazzo avesse trovato un appiglio diverso da Derek.

- No. – Non sapeva se il vecchio Stiles avrebbe mai mentito a Scott, quello nuovo però si sentiva di doverlo fare.

Scott notò il cambiamento nei battiti di Stiles, ma preferì non approfondire. Non voleva mancare di fiducia al suo migliore amico. Sicuramente non era Derek perché gli aveva ordinato di stare lontano da Stiles.

Fuori la scuola dei ragazzi stavano giocando a Basket. Fra un passaggio e una risata la palla stava per colpire Stiles, ma Scott subito si mise davanti fermandola e salvando il suo migliore amico da una faccia rossa.
Scott attaccò subito i ragazzi che avevano fatto il tiro.

- Scott smettila! Non l'hanno fatto apposta! – Stiles cercò di calmare il suo migliore amico.

- Stiles, potevano farti male! –

- Dannazione Scott, ho perso la memoria non sono un vegetale! –

- Questo che c'entra? –

It's hard to forgetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora