Party

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La giornata trascorse velocemente. Helena chiamò suo fratello, quello vero, che le comunicò che sarebbe tornato a prendere il papà lunedì sera, ovvero il giorno dopo.
Successivamente, lamentandosi con l'agenzia relativa ai badanti, venne licenziato Erik e sostituito con un altro accompagnatore. Era inammissibile abbandonare un paziente.
Ora, sul terrazzo del primo piano, era seduta sul divanetto di vimini. Fascicolo in una mano e bibita gasata nell'altra.
Cercava in tutti i modi di lavorare ma la sua attenzione veniva continuamente catturata da un certo ragazzo, moro con gli occhioni blu oceano, al di là della siepe.

Tre squadre della ditta di traslochi avevano invaso la casa, con scatole e scatoloni insieme ad altre due squadre di addetti alle pulizie. James compariva in ogni punto della casa, a dirigere i lavori, neanche avesse il dono del tele-trasporto.
Scese la sera ed i lampioncini delle due case gemelle si accesero. L'unica differenza era che nella villetta di Helena tutto era immobile mentre in quella di James la squadra delle pulizie venne sostituita con un catering ed un dj. Camerieri con la divisa rossa e nera giravano per tutto il piano terra della casa ed il giardino attiguo.

James stava facendo davvero le cose in grande mentre lei non si stava neanche preoccupando di che cosa indossare.
Finì di leggere il fascicolo disturbata da chiacchiere su chiacchiere, musica e rumore di drink. Alzò lo sguardo e vide la zona piscina di James letteralmente invasa dagli ospiti.
"Cavolo ma che ora è?", guardò l'orologio. Erano già le otto di sera e doveva assolutamente prepararsi.

Entrò in camera direttamente dal terrazzo, andando verso la cabina armadio. Aveva già in mente che cosa indossare, un vestitino fiorato con sfumature sull'arancione.

Stava passando davanti alla finestra della stanza quando un luccichio attirò la sua attenzione. L'ultimo raggio di sole illuminò il bracciale di James che aveva al braccio. Era in camera sua e stava parlando al cellulare. Aveva un bel completo blu scuro, con la giacca e la cravatta di raso blu e la camicia nera.
"Che eleganza!", esclamò guardando la piscina. I suoi occhi scrutarono tutti gli invitati, che erano vestiti non meno eleganti del padrone di casa.

"Cambio di programma", urlò all'armadio.

Infilò le mani tra gli abiti appesi e passando uno ad uno, guardò con attenzione i tessuti.
Optò per un vestito corto, leggero e senza spalline ma agganciato dietro al collo, di raso nero. Tacchi dodici neri, pendente all'orecchio e bracciale argentati completarono l'outfit.
Trucco e capelli portarono via un po' di tempo. Per fortuna i lunghi boccoli neri erano naturali, di conseguenza non perdeva molto tempo a sistemarsi.
Scese al piano terra, papà sonnecchiava sul divano mentre lui e Daniel, il nuovo badante, stavano guardando la partita.
"Buona serata signora Helena".
"Anche a lei Daniel. Sono solo nella casa affianco, per qualsiasi cosa chiamami sul cellulare".
"Certo, ma non si preoccupi non succederà nulla", disse sorridendo.
"Sicuramente", detto ciò uscì di casa, attraversò il cortile e seguì il vialetto che portava alla casa gemella ascoltando la musica mixata dal dj.
Un cameriere tutto impettito l'attendeva all'ingresso della villa con un flut pieno di bollicine in mano.

La serata prometteva bene, era da tanto tempo che non si divertiva. Era felice, con James era arrivata un po' di aria fresca, di movimento, un po' di vita.
Superò il salotto, la cucina a specchio era come la sua ma di legno scuro ed uscì in giardino.
Il bordo della piscina era tutto illuminato da lanterne bianche ed i divanetti bianchi erano sommersi da cuscini. I giochi di luce delle candele galleggiavano sull'acqua azzurra della piscina.
Chiacchiere e risate vibravano nell'aria, la luna risplendeva nel cielo.

"Benvenuta, ti aspettavo", una voce dolce le parlò ed una mano calda si posò sulla sua schiena nuda. I bicchieri dei due ragazzi brindarono. "Che la festa abbia inizio".
"Ciao James! Si, festeggiamo! Hai fatto le cose in grande", sorrise guardandosi intorno.
"Sempre! Vieni ti presento un po' di amici", le disse prendendola per mano.
Dopo un giro quasi interminabile di nomi, sorrisi, chiacchiere e brindisi la festa si scatenò. Il giardino diventò una discoteca a cielo aperto e la piscina l'attrazione principale.

Ti odio ma ti voglio - (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora