Non ci credo

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La sensazione di disagio era rimasta con lei per tutta la durata della riunione.
Non poteva certo immaginare di rincontrare Clarissa, così, in quell'hotel, in quel momento.

Assurdo.

Il destino la stava perseguitando, il fato si stava divertendo con lei.
Tutti rimasero immobili, increduli. James aveva uno sguardo indecifrabile. Forse stava davvero pensando di essere perseguitato.
Fortunatamente quella pazza non era più riuscita a dire niente. Liam intervenne prontamente, dicendo a tutti che la sua paziente era arrivata.

Sfruttando quel momento James fece accomodare tutti nella sala riunioni.
Da allora era rimasto lucido ma freddo, distaccato da tutti e da tutto.
Intrattenne i suoi ospiti come un elegante padrone di casa ma niente di più.
Jennifer non aveva fatto altro che guardarlo e provocarlo, perdendo tempo.
Non l'aveva mai degnata di uno sguardo, del resto neanche a lei.

Era come un robot, in modalità riunione di lavoro. Forse lo shock è stato forte, anche lei era rimasta senza parole, svuotata.
Ma che diavolo gli ha fatto questa donna? Sicuramente era iniziata come una relazione di sesso tra due colleghi, dai ammettiamolo può succedere e succede di continuo. Ma dover cambiare casa, cambiare lavoro!

Lo guardò di nuovo negli occhi, spenti.
Quelle donna, quella psicopatica l'aveva perseguitato, ma prima era riuscita con l'inganno a sposarlo. Ma come?
Lui non era lucido ed aveva detto a Matt di non lasciarlo più solo. Lui aveva deciso di stroncare la relazione ma lei non aveva per niente accettato. Ci credo, scende un Dio dal cielo che vuole solo te e poi ti lascia.
Si, ok però te ne fai una ragione, non diventi una psicopatica.

Lo guardò di nuovo, occhi, viso e labbra.
Effettivamente perdendoti James, magari potrei impazzire anch'io. Non ci credo, non si può impazzire così, devi aver altri problemi.
A quel pensiero il suo cuore le fece male per la prima volta. Esisteva un dolore ancora più forte di non aver James, era perderlo.
Questa rivelazione la travolse come San Francisco fu travolta da Lizzy.

Ormai James era entrato così profondamente in lei che ormai quell'uomo era la stessa aria che permetteva di far funzionare i suoi polmoni, che permetteva al suo corpo di respirare.
Sorrise involontariamente come una bambina di 5 anni davanti ad un lecca-lecca gigante... e James era proprio un bel lecca-lecca.

Un rumore di penna attirò la sua attenzione, si ricordò della riunione, del capo e del cliente. Guardò velocemente tutti, le loro espressioni, non si erano accorti di niente.
James aveva praticamente finito ed ora toccava a lei. Dall'espressione serena di George, tutto procedeva bene.

***

In un'altra sala riunioni, più piccola ed accogliente, una donna, una bella donna sciupata stava piangendo tra le braccia della sorella.

"Capisce dottor Parker? Mia sorella è rimasta traumatizzata da tutta questa storia. Noi siamo sconvolti. Non possiamo andare avanti in questo modo"
"Mi faccia capire bene, signora Bennet: sua sorella è stata, diciamo, tradita e truffata dall'uomo che ora si trova in questo stesso hotel?"
"Si è così, quel bastardo!", intervenne Clarissa.

"È stati lui, con quello sguardo penetrante. Mi ha rovinato la vita?"
"Mi racconti Clarissa, vuole un altro fazzoletto?", Liam le porse un altro fazzoletto di carta.

"Io, noi", iniziò singhiozzando "lavoravamo insieme, o meglio, io lavoravo nella mia ex ditta e lui è arrivato con quel sorriso", scoppiò a piangere.
"Poi che cosa succede Clarissa?"
"Inizia ad abusare di me.. e poi mi lascia. Capisce mi lascia!"
"Ne è proprio sicura, Clarissa?"
"Certo, è ovvio!", scoppiò di nuovo a piangere.

È più sconvolta della rottura della relazione che dell'abuso. Non sarà andata proprio così.
"Ci sono denunce di violenza contro quest'uomo? Ha denunciato i suoi abusi?"

La signora Bennet fece segno di no con la testa mentre Clarissa singhiozzò ancora più violentemente.
Liam le porse un altro fazzoletto ed altri due puliti alla sorella. Approfittò dello sfogo per leggere di nuovo la cartella del suo medico curante:

Depressione in stadio avanzato, per delusione amorosa, come specificato dalla paziente;
Ricoverata due volte in ospedale per abuso di alcool;
Tentativo di suicidio per taglio vena destra;

"Capisce dottor Parker, noi non possiamo andare avanti così".
"Certo signora Bennet".
"Lui è mio marito! Quel bastardo mi ha lasciato, ho perso tutto, il lavoro, gli amici e ogni cosa!"

Non ci poteva credere, James descritto da questa donna era un mostro. Per via del suo segreto professionale non poteva farne parola con nessuno. Doveva però in qualche modo tutelare Helena. Aveva notato i loro sguardi, le loro attenzioni reciproche.

È anche vero Liam che i tuoi pazienti sono persone con gravi disturbi mentali, quindi bisogna capire bene la verità. La verità la raccontano sempre, ma la maggior parte, anzi quasi sempre è una verità distorta.
Guardò di nuovo quella donna in lacrime.

Sei tu la vittima o è James? Non ci credo, che storia assurda.

Guardò la lista dei depressivi assunti ed interrotti dalla paziente senza il consenso del medico.
Doveva approfondire la questione, per Helena.

***

Helena in quel momento stava illustrando i vari progetti realizzati, al loro cliente.

Perché proprio a me, perché? Rivedere Clarissa, così, mi ha profondamente demoralizzato. Mi libererò mai di lei?
Non ci credo, questa storia mi perseguiterà per sempre. Lo sguardo di odio lanciato ad Helena, mi ha sconvolto. Se solo si avvicina a lei. No, non può e non deve succedere. Helena non c'entra niente.

Guardò la ragazza che gli aveva rapito letteralmente il suo cuore, Helena.
Mai e poi mai, una ragazza ci era riuscita.
Doveva proteggerla, da tutti ma soprattutto da lei.

Come può una persona permettersi di rovinare la vita ad un'altra persona. Perché Clarissa ha deciso di rovinare la sua di vita ma anche la mia?
Dopo la rottura della loro relazione aveva iniziato a bere. Lui però era stato chiaro fin dall'inizio, non si voleva legare, era solo sesso e lei era d'accordo. Di una cosa era certo, non doveva obbligare le ragazze a stare con lui.

A volte il problema era che gli saltavano letteralmente addosso, come Clarissa, come questa Jennifer. Non gli staccava gli occhi di dosso e lo provocava. Aveva dovuto impostare la modalità uomo congelato, in modo da evitare qualsiasi fraintendimento, qualsiasi problema.

Come fa un uomo a resistere, soprattutto se é single e magari la ragazza é anche carina. Con Clarissa aveva ceduto. Errore.
Dannato sia quel giorno, il giorno del loro incontro. Per questo aveva pregato Matt di non lasciarlo mai da solo.

Helena si sedette di nuovo e Richard iniziò ad illustrare le loro richieste, i vari progetti da seguire. Di sicuro lui avrebbe mantenuto le comunicazioni solo con questo Richard. Avrebbe lasciato che Helena si occupasse di questa Jennifer.
Che Dio me ne scampi, una Clarissa due.

Spazio Autrice
Helena, James, Clarissa e Liam.
Che bel casino!
❤️

Ti odio ma ti voglio - (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora