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"Grazie Mark. Questa è la lista di tutto quello che abbiamo in ufficio. Quasi la metà dell'attrezzatura è stata rubata".
"Qui nel suo ufficio cosa è stato rubato?"
"Il computer mentre non sono riusciti ad aprire la cassaforte, per fortuna".
La guardò con lo sguardo interrogativo. "Ci sono tutti i file dei nostri bozzetti delle pubblicità, vecchi e nuovi. Il nostro intero lavoro".
"Certo, capisco" guardò fuori dalla finestra.
"Bella vista" commentò guardando la città.
"Si è così" rispose Helena. Iniziava ad aver un forte mal di testa.
"Non le rubo altro tempo. Posso avere una copia di queste liste?"
"Si certo" disse chiamando Katy al telefono.
"Avrei bisogno anche della lista dei dipendenti" la guardò.
"Per sicurezza. Non voglio lasciare niente al caso" le rispose al suo sguardo confuso sorridendo.

***

James era appena arrivato nell'ufficio del loro cliente ed non era ancora riuscito a parlare con Helena.
Sconforto ed apprensione si fusero nel suo cuore. Inoltre appena varcata la soglia dello studio televisivo, Jennifer gli si era appiccicata come un paguro all'interno della conchiglia. Ulteriore elemento di nervoso.
Non vedeva l'ora di prendere quel dannato aereo e di vederla. Non capiva come mai lo ignorava così.
"Signor Stone, prego mi segua", disse la rossa con voce provocante.
Alzò gli occhi al cielo, questa Jennifer era fortunata. Se ci fosse stata anche Helena le avrebbe risposto a dovere mentre Clarissa le avrebbe cavato gli occhi.
Si tolse quel stupido pensiero dalla testa e seguì la squadra per il giro della struttura.

***

"Katy, di a tutti di fare una lista con tutto quello che gli manca dalla propria postazione, toccando le superfici il meno possibile".
"Come è l'agente Hammond?", le chiese Katy guardando l'agente parlare con i suoi uomini all'ingresso dell'open space.
"Molto molto gentile, mi piace. Saprà fare anche bene il suo lavoro. Per fortuna è sabato e siamo aperti solo mezza giornata".
"Il grande capo quando rientra?"
"Stasera".
"Capo?"
"Sì Matt?", si girò a guardarlo mentre tutti i suoi collaboratori erano alle prese con i vari inventari.
"Ho diversi messaggi da parte di James. Se può richiamarlo appena si libera".
"Grazie Matt appena posso", gli rispose senza guardarlo. Anche solo sentir pronunciare il suo nome le dava il tormento.

Sentì il cellulare vibrare, era Josh.
"Scusatemi", entrò nel suo ufficio, chiudendo la porta ed alzando le tende. In questo modo aveva la situazione sotto controllo senza esser sentita.
"Pronto, Josh?"
"Hey sorellina, ben tornata da San Francisco!"
"Grazie, tu come stai?", guardò l'orologio.
"Tutto bene. Quando ho saputo di Lizzy mi sono spaventato a morte. Se non erano per i tuoi costanti sms, sarei venuto a prenderti anche a piedi"
"Grazie fratellone, lo so che su di te posso sempre contare!"
"Stamattina eri in sala operatoria?"
"Sì, è andato tutto bene".
"Per fortuna. Senti io tra qualche ora chiudo l'ufficio, che ne dici se ci vediamo, magari con papà?"
"Helena, tutto bene?"
"Sì, sì Josh tutto ok."
"Ok, mi sembra un'ottima idea, dai e magari andiamo a mangiare sushi!"
"Perfetto, ci sentiamo dopo. Bacio" chiuse il telefono mentre l'agente Hammond le bussò.
"Prego, entri pure".
"Grazie. Abbiamo fatto tutto le rilevazioni necessarie e la sua assistente mi ha consegnato tutti i documenti richiesti".
"Bene, le posso essere utile per quals'altro?"
"No, no il momento è tutto. Lunedì mattina parlerò con il suo capo. Per ora è tutto". Infilò la mano sotto la giacca "questo è il mio biglietto da visita. Per qualsiasi cosa, anche banale, non ci pensi su due volte e mi contatti".
"Grazie Mark"
"Buona giornata Helena"

***

A San Francisco per la fortuna la tortura era finita. Salutarono il cliente e partirono per l'aeroporto. In meno di mezz'ora erano arrivati all'areoporto e fatto il check-in. Helena non l'aveva richiamato ma aveva parlato al telefono con George, illustrandole tutte le varie dinamiche successe in ufficio.
Perché diavolo non mi parli? pensò mentre sistemava il suo bagaglio a mano.
Si sedette comodamente sul sedile. Grace e George erano due file più avanti.
Meglio così, almeno non dovrò parlare.
Le scrisse l'ennesimo sms avvisandola che stava per decollare e spense il telefono.
Riprese in mano il suo giornale e gli cadde sulle gambe la busta che al mattino aveva ricevuto dal cameriere.
Si guardò intorno e controllò la busta. Senza mittente e senza destinatario.
Strappò un lembo con perplessità ed estrasse il foglio, conciando a leggere.

Caro James,
starai leggendo la mia lettera, seduto comodamente sull'aereo, con quello sguardo perplesso che tanto amo...

Si guardò di nuovo intorno.. Ma cosa?
Girò il foglio ma non c'era la firma.

Si, mi sono innamorata di te al primo sguardo, al primo nostro contatto, ma solo dopo tanto tempo sono riuscita a manifestare i miei veri sentimenti.

Non può essere Helena.

Io ti amo ancora e ti amerò per sempre. Non doveva finire così.

Alzò gli occhi e scrutò attentamente i passeggeri. Vide una chioma rossa ed il cuore gli saltò in gola. Clarissa
Osservò bene, non era lei.

Lei non si doveva mettere fra di noi, quella puttana.

Helena pensò mentre il suo sangue smise di circolargli nelle vene ghiacciandosi.

Ma non ti preoccupare mio amore, ritorneremo di nuovo insieme. Sarà difficile aspettare ma ci riusciremo...

Cercò immediatamente il telefono nella sua giacca, accendendolo con mani tremanti.
Non prendeva bene il segnale. Guardò fuori dal finestrino l'aereo stava finendo di mettersi in posizione per girare intorno alla pista.
L'ultima hostess passò per accertarsi che tutti avessero le cinture allacciate.
James ascoltò il messaggio automatico che il telefono di Helena non era raggiungibile mentre l'hostess gli diceva di spegnere.
Lanciò il telefono sul sedile e lesse l'ultima frase della lettera.

Appena avrò eliminato l'ostacolo che ci separa. Helena.

Il nome di Helena era stato segnato con diverse croci, come se la scrittrice si fosse accanita su quell'ultima parola.

James poté solo inspirare profondamente dell'ossigeno per far ripartire il cuore, i polmoni. Ci riuscì a malapena.

Ti odio ma ti voglio - (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora