"Ti dirò di andartene ma tu resta, perché sei tutto ciò che può calmare un mare in tempesta."
― Tajy AbedinVado davanti allo specchio e mi osservo. I capelli arruffati, le occhiaie abbastanza evidenti, e un brufolo sulla mia fronte. Mi sfugge un lamento, e controllo il resto del viso. Mi guardo le gambe e chiudo gli occhi per evitare di disperarmi ulteriormente.
Devo farmi assolutamente la ceretta, e prendermi più cura di me stessa, dato che da un po' mi sto trascurando.
Prendo la cera e vado a riscaldarla.
« Vulcano in eruzione, eh? » scherza Bea.
Alzo gli occhi al cielo e vado in bagno.
Prendo le strisce e mi preparo psicologicamente alla tortura.
Ad ogni strappo mi viene da urlare, finché non inizio ad abituarmi.
Quando finisco, mi lavo e dopo mi prendo cura della mia faccia. Mi faccio la pulizia del viso, e metto la crema anti-brufoli. Mi guardo allo specchio disgustata: « Dobbiamo convivere insieme per un po'.» dico, tra me e me, riferendomi al brufolo.
Il mio cellulare vibra e con la coda dell'occhio noto il nome di Drew sullo schermo.
" Ho un disperato bisogno di vederti, per favore.."
Eh, piacerebbe anche a me, ma non posso. Scatto una foto al mio brufolo e gliela mando: "Il vulcano non vuole vederti per ora. "
Mi mordo il labbro, trattenendo una risata, immaginandolo mentre fa le smorfie di disgusto.
" Se tu pensi che un brufolo non mi permetterà di vederti, ti sbagli. Preparati, sarò da te tra un paio di minuti."Mi metto un vestitino color pesca, e mi pettino velocemente i capelli e li lascio liberi. Stanno allungando in fretta. Metto il correttore, cercando di nascondere le occhiaie, la matita per gli occhi e un po' di mascara.
Non temo le imperfezioni, perché alla fine nessuno è perfetto, però, come tutte le persone, cerco di coprirle un po', per non sembrare davvero una ragazza totalmente trascurata.
Non odio il mio corpo. A volte le imperfezioni mi spaventano, ma soltanto così mi sento umana. Non ho bisogno di due quintali di trucco, né di fare diete stupide, e non sento nemmeno il bisogno di andare in palestra. Sono in sintonia con il mio corpo, e non do mai di matta ogni volta che prendo qualche chilo in più. Insomma, non ho l'addome piatto, né scolpito, come le modelle di Victoria's Secret. Ho un po' di pancetta, però pazienza, me la faccio andare bene. Sono troppo pigra per andare in palestra.
A differenza mia, Emily è proprio fissata con l'aspetto fisico. Va in palestra, perché teme la cellulite. Si mette mille creme, perché teme i brufoli, e si lamenta sempre di avere la pelle troppo sensibile. Quel che non sa è che, anche con un brufolo pronto a esplodere, ha sempre un aspetto incantevole. Sembra una bambola di porcellana.
Capita anche a me di vedermi uno schifo, di guardarmi allo specchio e sentire il bisogno di romperlo.
Sento anche io il bisogno, a volte, di esagerare col trucco.
Sento, anche io, come ogni comune mortale, il bisogno di essere più carina.
Ma sono soltanto dei brutti periodi, che a volte durano un po' troppo o un po' di meno.
Io sono, più o meno, la ragazza che si fa andare bene tutto. Odio andare in palestra, perché mi sento troppo osservata. Odio andare continuamente dall'estetista, preferisco pensare io a me stessa e imparare a conoscere il mio corpo e la mia pelle.Prendo la borsa e scendo velocemente le scale, mai una volta che le scenda piano. Apro il cancello e trovo il pick-up di Drew parcheggiato davanti a casa mia. Mi aspettavo che mi accogliesse con un abbraccio, o con uno dei soliti sorrisi-sciogli-tutto.
Mi avvicino alla macchina e gli faccio ciao con la mano, e lui apre lo sportello.
« Sali!» mi ordina, e io metto le mani sui fianchi.
« Sei la gentilezza fatta persona. In ogni caso, se hai intenzione di darmi ordini, puoi andartene subito. » puntualizzo, con un pizzico di rabbia.
Lui scende dalla macchina, e viene verso di me. Mi solleva di peso e mi fa sedere sul sedile, mettendomi anche la cintura di sicurezza.
Drew e le sue maniere.Non mi rivolge nemmeno la parola. Non mi degna nemmeno di uno sguardo. Il suo viso è concentrato sulla strada, e sento i suoi muscoli tesi.
Serra le labbra, dopodiché, impreca a bassa voce, a causa del traffico.
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Non Lasciarmi Andare
Teen FictionAll'inizio la vita di Elena non è molto diversa da quella delle ragazze della sua età. Diciott'anni e una grande voglia di godersi la vita. Elena, come ogni ragazza, sogna l'arrivo del suo principe azzurro. Solo che il principe azzurro non fa la su...