« Stai attenta, El. Lo sai che ti voglio bene, ma non sopporterei vederti ridotta come uno straccio di nuovo. » dice, Emily. Metto il vivavoce e appoggio il telefono sulla scrivania.
Prendo lo smalto nero e inizio a mettermelo sulle unghie delle mani.« Tranquilla, Em. Ce la posso fare. » la tranquillizzo, ma la sento sbuffare.
« Domani è il tuo compleanno, cosa hai intenzione di fare? » chiede e sento la musica di sottofondo.
« Oh, ho intenzione di uscire, rimorchiare, e tornare a casa ubriaca. » rido e la stessa cosa fa Emily.
« Vorrei esserci, El. È il primo compleanno che non festeggiamo insieme. Prometto che non appena avrò la possibilità, verrò da te. Ora devo andare, ti richiamo a mezzanotte, voglio farti gli auguri. » sento lo schiocco di un bacio e sorrido, dopodiché chiudo la chiamata.
Finisco di mettermi lo smalto e aspetto che si asciughi, per evitare di sporcare qualsiasi cosa che mi si presenti davanti, visto la mia sbadataggine.Sento bussare alla porta della mia stanza e vado ad aprire.
« Cosa vuoi? » chiedo, inarcando un sopracciglio.
Drew si porta una mano davanti al viso e io lo guardo stranita.« Cos'è questa puzza? Non si può respirare. » dice e mi tira fuori dalla mia stanza.
« È lo smalto, vedi? » dico, mostrandogli le mie mani.
« Cosa vuoi mangiare questa sera? » chiede, andando in cucina.
« Stai insinuando qualcosa? Tipo che cucinerai tu?» chiedo e apro il frizzer.
« E se così fosse? » chiede, sorridendo.
« Finirei in ospedale, e lo sai. » il suo sguardo diventa serio.
« Va bene, allora cucini tu? » domanda e prende una birra dal frigo, mentre io mangio tranquillamente il mio gelato. Annuisco e poi assumo nuovamente un'espressione seria.
Non devo dargli troppa confidenza, altrimenti finirò per stare male, nuovamente.
Drew è instabile, cambia atteggiamento in una frazione di secondo. Potrebbe essere la persona più gentile del mondo, e dopo un secondo potrebbe diventare il diavolo fatto persona.
Butto la carta nel cestino e lui mi offre un sorso di birra dalla sua bottiglia.
Mi giro verso di lui e gli predo la bottiglia dalle mani, scolandomela tutta. Gliela restituisco completamente vuota e lui mi guarda sorpreso.« Avevo sete. » affermo e vado nella mia stanza a cambiarmi.
Mi metto una canottiera e un paio di pantaloncini corti. Lego i capelli in uno chignon e quando torno da lui, lo vedo appoggiarsi al muro, come se non riuscisse a restare in piedi.
Si schiarisce la gola e in una frazione di secondo e si sposta dietro di me, con le sue mani sulle mie spalle nude.« Non mi toccare. » lo guardo truce e lui mima delle scuse.
Mi informa di dover uscire tra non molto, perché deve sbrigare una cosa, e che ritornerà per ora di cena.
Dopo vari minuti, convinta che sia uscito di casa, metto la musica, alzando leggermente il volume.« Spero di non bruciare la casa. » dico, e inizio a tirare fuori dal frigo le cose di cui ho bisogno.
Mentre cucino, salto per la cucina, facendo mosse strane. Già, questo non potrei definirlo ballo; più che altro mi sento come se stessi facendo a botte con un ninja invisibile. Quando la canzone finisce, alzo le braccia in alto e in una mano tengo il coltello.« Che spettacolo! » dice ad alta voce Drew e per poco non mi cade il coltello dalle mani.
Mi giro di scatto e lo vedo appoggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate e con un ghigno in faccia.
È passata circa un'ora e lui è ancora a casa?
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Non Lasciarmi Andare
Teen FictionAll'inizio la vita di Elena non è molto diversa da quella delle ragazze della sua età. Diciott'anni e una grande voglia di godersi la vita. Elena, come ogni ragazza, sogna l'arrivo del suo principe azzurro. Solo che il principe azzurro non fa la su...