Apro gli occhi e scruto con attenzione la stanza: non è la mia. Sono girata su un fianco e qualcuno da dietro mi sta stringendo la vita con un braccio. Mi giro lentamente e vedo Drew con le labbra schiuse, mentre dorme beatamente.
Un ampio sorriso si fa spazio sul mio viso, non appena ricordo quello che abbiamo fatto qualche ora fa.
Sono coperta solo da questo lenzuolo e sono ancora completamente nuda. Gli sposto lentamente il braccio, per fare in modo di sgattaiolare fuori dal letto. Mi metto le mutande e il reggiseno, ma non trovo il vestito. Mi aggiro per la stanza, ma niente. Mi abbasso per controllare sotto il letto, ma poi ricordo di aver lasciato il vestito sul divano, dove mi aveva spogliata, al piano di sotto.
Esco entamente dalla stanza e scendo giù. Convinta che non ci sia nessuno in casa, scendo in intimo.
Sto per entrare nel salone, quando all'improvviso una voce mi fa bloccare.
« Elena? » chiede, sorpreso.
« Ehi, Trevor. Che ci fai qui? » domando, in preda al panico.
« Sono venuto per parlare con Andrew e dirgli che papà non tornerà a casa. Inoltre, volevo parlargli di qualcosa faccia a faccia. » il suo sguardo analizza il mio corpo e mi sento tremendamente in imbarazzo. I suoi occhi si posano sul mio petto, e mi sento avvampare. Merda.
« Allora, mi passi il vestito? » serro le labbra e incrocio le braccia al petto, ma non sembra una bella idea, visto che mette ancora più in risalto il mio seno.
« Certo. » sorride e prende il vestito tra le mani. Lo guarda e sorride ancora di più. A passi lenti si avvicina a me e io indietreggio. « Non lo vuoi il tuo vestito? » chiede con un ghigno. Mi ritrovo con le spalle al muro e alla mia sinistra ci sono le scale per salire al piano di sopra, e alla mia destra la porta d'ingresso. Deglutisco e inizio a farmi mille paranoie.
« Il vestito, Trevor. » dico, cercando di sembrare dura.Lui mi lancia il vestito e va a sedersi sul divano. Mi rivolge uno sguardo di rimprovero e poi ride in modo sarcastico. Qual è il suo problema?
« Pensavo fossi più intelligente. » mette le mani dietro la nuca e chiude gli occhi, sorridendo.
Ma cosa?
So che Drew non gli vada a genio, ma non pensavo gli desse così tanto fastidio. Mi metto velocemente il vestito e mi avvicino a lui. Mi chiede se Drew sia di sopra e annuisco. La sua espressione facciale cambia in un secondo. Inizia a farmi mille domande e tutte sulla mia prima volta. Ma i da affari suoi?
« Non dirmi che hai chiamato anche tu l'intimo "addio verginità". » ride e si alza in piedi. Scuoto la testa e sto per aprire bocca. Trevor si avvicina a me e mi prende il viso tra le mani. « Hai fatto uno sbaglio enorme, Elena. Tu davvero non capisci, eh? In poche parole, ti sei segnata da sola la condanna a morte. » è furioso e si passa disperatamente la mano nei capelli.
« E tu sei l'unico che rischia di morire in questo momento, se solo ti azzardi a sfiorarla un'altra volta. » dice Drew, mentre scende le scale. Neanche mi guarda, perché si lancia direttamente su Trevor, afferrandogli un pugno. So che non si sopportano, ma non devono arrivare a tanto.
Spalanco la bocca spaventata e mi guardo intorno. Non ho la minima idea di cosa fare. Afferro il braccio di Drew, cercando di attirarlo verso di me e gli metto le mani sul petto. Lo guardo negli occhi, quasi supplicandolo di smettere. Lui mi prende la mano e la bacia, dopodiché fulmina con lo sguardo Trevor. Non so se questo suo gesto lo ha fatto di sua propria volontà, o per stuzzicare ulteriormente suo fratello.
Trevor si tocca il punto dove Drew gli ha fatto male, e mi mordo il labbro, mortificata.
« Vattene, subito. » ringhia, Drew.
« Si, ma Elena viene con me. » serra le labbra e sfida Drew con lo sguardo.
Guardo Trevor, accigliata. Non capisco perché continua a dirmi che stare con Drew sia completamente sbagliato. Odio quando qualcuno mi dice ripetutamente dove sbaglio, come se volesse avere il controllo sulla mia vita.« Io vado. » stringo i pugni ed esco di casa, sbattendo la porta. Sono stanca dei loro litigi, e ogni volta coinvolgono anche me. Non sono un fottuto premio, né tantomeno un giocattolo.
Drew mi viene dietro e sento chiamare il mio nome. Non mi volto, ma continuo a camminare. Al diavolo!
« Dai, fermati. » mi grida dietro.
Mi voltk di scatto e lo guardo male. Lui viene più vicino e mette le mani sui miei fianchi, dopodiché mette il suo viso nell'incavo tra il mio collo e la spalla: « Perdonami, Bon Bon. Lo sai che non lo tollero. » mi stringe a sé, e vedo Trevor appoggiato allo stipite della porta, che guarda la scena divertito.
Sbuffo e gli tolgo le mani dai miei fianchi. Lui mi osserva stranito e poi si gira verso Trevor.
« Oh ...» dice e mi prende la mano.
« Senti, è già sera, e se non ti dispiace vorrei andare a casa, altrimenti chiamo un taxi. » affermo, con tono deciso. Cazzo, la borsa è rimasta dentro casa sua. Drew mi fa segno di aspettare accanto alla sua macchina. Mi dà un bacio sulla fronte, andando verso la porta d'ingresso. Adoro il modo in cui cammina, e le sue spalle larghe mi eccitano da morire. Probabilmente ho qualche problema anche io. Soffoco una risata e poi guardo Trevor. Sta parlando con Drew a bassa voce e tengono entrambi i pugni chiusi. Trevor sembra veramente arrabbiato con lui, chissà per quale stupido motivo. Mi appoggio alla macchina e chiudo gli occhi.
Drew è un bravo ragazzo, ma ha un pessimo carattere e forse è per questo che mi piace.
« Mi stavi pensando? » Drew è a pochi centimetri da me e non apro gli occhi, il mio sguardo si posano sul suo sorrisetto sghembo. Roteo gli occhi e sorrido. Mi passa la mia borsa e saliamo in macchina.
Drew alza il volume della musica e picchietta con il dito sul volante. Io sono immersa nei miei pensieri, mentre guardo dal finestrino la città, soprattutto di notte. Qualche ciocca di capelli svolazza davanti al viso, e cerco di sistemarle dietro l'orecchio.
Sento la mano di Drew posarsi sulla mia coscia e faccio mezzo sorriso, senza girarmi verso di lui.
Quando sento la sua mano salire più su, mi giro di scatto e, mentre continua a guidare, sfoggia uno dei suoi sorrisi dannatamente sexy.
« Se ti senti pronta per il secondo round, potremmo... » si blocca, girandosi verso di me. « Che peccato, siamo arrivati.» abbassa lo sguardo, facendo finta di essere deluso, e gli dimò uno schiaffetto sul braccio.
Lui mi sorride a trentadue denti e avvicina il viso al mio. « Mi dispiace per tutto, Elena. Volevo che la tua prima volta fosse più speciale di così..» abbassa di nuovo la testa e sorride tristemente, e questa volta noto la sincerità nel suo tono di voce. Metto la testa sulla sua spalla e lo abbraccio forte. Vorrei dirgli che per me sia stato bellissimo e speciale, soprattutto perché è successo con lui. Gli bacio il collo e con una mano gli accarezzo il petto.
« Se continui, mi sa che non ti lascio uscire da questa macchina. » dice con voce roca al mio orecchio.
Sorrido e gli prendo il viso tra le mani, dopodiché inizio a baciarlo con dolcezza. Le sue labbra sono il paradiso per me. Mi passa la mano nei capelli, stringendoli piano fra le dita. Il nostro bacio sta diventando sempre più passionale, quando all'improvviso qualcuno apre lo sportello e grida: « Sorpresa! »
Per lo spavento, urlo, e per poco non salto in braccio a Drew. Emily ride a crepapelle, mentre io ho voglia di ammazzarla in questo preciso momento.
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Non Lasciarmi Andare
Teen FictionAll'inizio la vita di Elena non è molto diversa da quella delle ragazze della sua età. Diciott'anni e una grande voglia di godersi la vita. Elena, come ogni ragazza, sogna l'arrivo del suo principe azzurro. Solo che il principe azzurro non fa la su...