Daenerys

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Fissó il giovane che dormiva.
La bella regina d'argento restava ogni giorno sempre più estrefatta dal giovane dalle origini sconosciute. Le sarebbe piaciuto sapere chi fosse, chi fossero i suoi genitori, che ruolo avevano avuto a Westeros, purtroppo però, ipotizzava che il ragazzo ne sapesse poco e nulla.
Si stese accanto al giovane e gli accarezzò i riccioli scuri, adorava i suoi capelli così curati che parevano quelli di un Lord o di un figlio di essi .
L'allontanamento di Khal Drogo la rese triste, si sentiva abbandonata, ma fortunatamente, il giovane ragazzo si prendeva cura di lei e del suo pancione costantemente.
D'un tratto la giovane donna si avvicinò al viso del giovane e gli lasciò un bacio semplice, le labbra di Jon erano così piene e soffici, non sapeva il perché di quel gesto, lo aveva fatto e basta.
Quando notò che si stava per sveglire dal suo sonno, la fanciulla tolse le mani dalla capigliatura di lui e lo guardò aspettando che i suou occhi scuri si fossero aperti.
-Buongiorno- mormorò la Khaleesi.
Jon Snow le rispose con la voce ancora impastata dal sonno, poi quest'ultimo posò lo sguardo sul ventre della principessa e ribattè:
-Non dovrebbe mancare molto, non credi?-
-Già, credo che nascerà molto presto, il suo nome sara Rhaego... -
Jon Snow aggrottó le sopracciglia e guardò Dany nei suoi occhi violetti.
-Lo hai scelto con Khal Drogo?-
-No. L'ho scelto da sola, ma penso che a Khal Drogo il nome non faccia alcuna differenza. Non ti pare?-
Jon non le rispose, anzi si alzò dal letto e si avvicinò all'uscita della tenda.
-Dobbiamo incamminarci prima che il sole sia troppo alto Khaleesi... -
Detto così il ragazzo uscì dalla tenda.

Passò una settimana, il momento era giunto. La Khaleesi spingeva più che poteva ed urlava, urlava. Aveva paura, ma era anche molto emozionata e non vedeva l'ora di poter abbracciare suo figlio.
Non appena nacque, Khal Drogo prese il piccolo Rhaego e lo mostrò alla sua gente e da quel momento tutto il khalasaar iniziò a festeggiare con canti, balli e grandi mangiate.
A turno i Dothraki fecero omaggio al nuovo arrivato, alcuni gli portavano armi, altri vestiti, altri cibo o cavalli di legno.
Sembrava una serata perfetta, ma ben presto si sarebbe trasformata in una catastrofe.
In quell'ultimo periodo Daenerys aveva notato una certa tensione nell'aria, Jon era molto teso e lo erano anche alcune donne.
Che Jon le avesse fatto del male? No impossibile, Jon era troppo gentile e buono per far del male a qualcuno se non c'era un valido motivo, sopratutto ad una donna!
Una traduttrice si avvicinò a Jon, portava fra le mani tre pergamene, Dany ci posò lo sguardo, ma on gli diede molta importanza, al contrario,  quelle pergamene avevano attirato l'attenzione di Khal Drogo.
Il grande Khal strappò dalle mani della traduttrice le pergamene, le aprì e cercò di capire il contenuto di quest'ultime, purtroppo il Khal non ne capiva il contenuto così gliele ridiede alla traduttrice e la obbligò a tradurre. Jon sbiancó, Dany notò la sua tensione, la traduttrice deglutì, guardo Jon e poi inizió a leggere una pergamena, l'ultima, quella appena ricevuta, la più importante.
La donna leggeva un periodo e poi lo traduceva in Dothraki.
-"A Jon Snow, il bastardo di Grande Inverno.

Non sei un membro di casa Stark, sei solo un bastardo, ma in quanto resti sempre figlio di Eddard Stark, è mio dovere dirti che tuo padre, Lord Stark,  è stato giustiziato da sua altezza Re Joffrey Baratheon per alto tradimento. Ci dispiace per la perdita.
Inoltre Re Joffrey vuole che tu gli porti la testa di Daenerys Targaryen al più presto, se lo farai, il nostro buon Re Joffrey ti toglierà il titolo da bastardo rendendoti uno Stark a tutti gli effetti, se non ucciderai la ragazza farai la stessa fine di Lord Stark. Non hai molto tempo, fa la scelta giusta.[…]-
La fanciulla non ebbe il tempo di finire la lettera che Khal Drogo si precipitò su Jon Snow.
Lui disse: -Non ho intenzione di uccidere la Khaleesi, non lo farò, mio padre non voleva questo.-
Daenerys fissò il ragazzo senza proferire parola che a sua volta guardava lei.
-Dany, mi spiace di non averti rivelato la mia identità, non potevo.-
-Tu mi hai mentito. Tu, donna, cosa dicono le altre pergamene?-
La traduttrice stava per rispondere, quando Jon Snow rispose al posto suo.
-Per tutto questo tempo, mandavo informazioni su di te e Viserys ad Approdo del Re. Re Robert, l' usurpatore mi ha costretto a venire sin qui per spiarti ed ucciderti. Né io e né mio padre volevamo farti del male, così mandavo solo qualche informazione, il Re mi minacciava man mano che i mesi passavano, voleva che il mio acciaio fosse pregno del tuo sangue, ma io non lo ascoltavo mai e...-
Dany lo interuppe.
-Hai detto loro di Rhaego?-
-No, non l'ho fatto. Di questa storia non ne sanno nulla.-
-Mi hai mentito. Questo non te lo perdonerò mai. Vattene via, adesso. Non voglio più vederti. Mai più. Quando mi riprenderò Westeros tu sarai il primo a morire.-
-Noi non siamo nemici. Mio padre è morto per proteggere te, la tua casata, ricordartelo. Ti proteggeva, non voleva che ti fosse fatto alcun male... -
Daenerys serró la mascella e con fare fermo gli disse:
-Vattene. Adesso.-
Jon Snow strinse i pugni, si avvicinò ad un cavallo che gli avevano dato i Dothraki e ci montó sopra.
-Addio Daenerys, Nata dalla Tempesta...- dette queste parole il giovane si allontanò a galoppo e la fanciulla dai capelli argenteii lo guardò sparire nel buio di quella umida notte.

La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora