Jon

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Quella mattina Jon andò dal maestro dei guardiani. Era un uomo molto anziano e cieco.
-Oh sei il nuovo arrivato.- l'anziano si avvicinò e gli toccò il viso -Ti sei mai chiesto per quale motivo gli uomini dei Guardiani della Notte non prendono moglie e non generano figli?-
-No.-
-Lo fanno per non amare. L'amore è il veleno dell'onore, la morte del dovere.- rispose il vecchio e poi proseguì -Sei un ragazzo così giovane... quanti anni potresti avere? 16? Sei sicuro della scelta che hai fatto ragazzo?-
-Sì, non avevo alternative...io...- e il maestro lo interruppe -ragazzo, io so che non sei chi dici di essere...tu sei Jon Snow.-
-Mi ha quindi fatto chiamare per dirmi che sa chi sono? Ed ora cosa vuole fare?- il ragazzo guardò il maestro -Vuole chiamare qualcuno così mi portano ad Approdo?-
-Non farò niente di tutto questo Jon- l'anziano scosse la testa e si avvicinò alla finestra -tuo padre era un uomo d'onore-
-Ed è morto...-
-Ed è morto.- Il maestro si girò verso Jon quasi come se potesse vederlo
-Era un uomo d'onore...ma forse non del tutto...sono un bastardo... - Jon sollevò le spalle.
Il maestro si avvicinò al ragazzo e come se fosse stato un nonno o un parente anziano, gli accarezzò una guancia - Cos'è  l'onore al confronto dell'amore di una donna? E che cos'è il dovere paragonato allo stringere una nuova vita tra le braccia... o alla memoria del sorriso di un fratello o sorella? Vento e parole. Vento e parole. Siamo solamente esseri umani, Jon Snow e gli dei ci hanno forgiato poiché noi potessimo amare. È la nostra gloria più grande, e anche la nostra tragedia più terribile.-
-Maestro Aemon...-sussurró il ragazzo.
-Jon Snow, so che eri con gli ultimi draghi-
Jon oramai non poteva più nascondere nulla, si domandava come il vecchio sapesse tutte quelle cose.
-Sì...ho conosciuto i due Targaryen... ma ora lei...-
-Lei è sola, senza una famiglia ad aiutarla e a proteggerla... ed il suo parente più vicino è a migliaia di chilometri da lei... - il maestro scosse la testa -dei Targaryen, soli al mondo...sono una cosa terribile...hanno bisogno di restare uniti e non così divisi... -
-Lei chi è maestro?- chiese Jon timoroso
-Una persona che poteva governare, ma ha fatto una sua scelta ed è stato messo alla prova tre volte.-
-Lei è un Targaryen?- mormorò Jon.
Il vecchio annuì -ma quì a Westeros, non sono l'unico Targaryen, ci sono almeno altre due persone che hanno il mio stesso sangue in parte. Sono molto legato alla mia famiglia e sarebbe bello vedere le tre teste di drago prima di morire.- Aemon Targaryen tossì.
-La prego Jon Snow, voglio che tutto questo resti quì, per qualsiasi cosa ragazzo, io sarò sempre quì. Benvenuto ufficialmente fra i Guardiani della Notte, spero tu possa essere più libero quì sotto mentite spoglie e senza Lady Stark che brama contro di voi.-
Jon corrugó la fronte e guardò il maestro, poco dopo uscì dalla stanza e trovò fuori Spettro, iniziò a camminare fra la candida neve domandandosi chi fossero gli altri due dal sangue Targaryen presenti a Westeros, era convinto che tutti fossero stati uccisi o, come Dany, esiliati.






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Ehiehi! Rieccomi quì dopo quasi un mesetto. Mi scuso per la poca narrazione presente nel capitolo, ma volevo concentrare il capitolo più sulle parole del nostro buon vecchio Aegon che saranno importanti nei prossimi capitoli.
Spero che la storia vi stia piacendo, fatemi sapere cosa ne pensate e che cosa pensate che accadrà!
Un bacio e alla prossima!

La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora