Daenerys

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"Mhysa! Mhysa! Mhysa!"

Yunkai, la città gialla era dinanzi a loro. Daenerys Nata Dalla Tempesta la osservò curiosamente, i padroni di Yunkai avevano saputo del suo arrivo pertanto per l'occasione avevano assunto due compagnie di mercenari: i Corvi della Tempesta e i Secondi Figli.
Viste le circostanze Daenerys Targaryen invitò nel suo accampamento i capitani delle compagnie speranzosa nel convincerli a passar dalla sua parte.
Daenerys parlò per circa un ora con i capitani  ma nessuno, tranne uno, parve volersi unire a lei.
«Dobbiamo trovare un modo per convincerli...» disse Daenerys accarezzando Drogon «Vostra grazia lascia perdere Essos e parti per il continente Occidentale, non sono queste terre la tua casa!» propose Ser Barristan più deciso che mai, Daenerys lo guardò a lungo e scosse il capo «Ora come ora non riuscirei a vincere la guerra e poi voglio liberare la baia degli schiavisti...» rispose la regina d'argento «Quindi dopo Yunkai andrai a Meereen?» domandò Ser Jorah Mormont corrugando le sopracciglia, Dany congiunse le mani e guardò i due Ser «Certo, andrò a Meereen, ma non so se mi metterò in viaggio subito dopo aver conquistato e liberato Yunkai.» Ser Jorah fece un passo in avanti, sospirò «Non so se sarà facile conquistare Yunkai, soprattutto senza perdite. Non puoi permetterti delle perdite, l'esercito ti serve per conquistare Westeros!» l'ultima dei Targaryen alzò gli occhi violetti al cielo e disse «Uscirne senza perdite sarà impossibile e lo sai anche tu. Anche se ci vorranno settimane, mesi o anni io libererò Yunkai!» «Westeros è più importante vostra grazia! È la vostra casa, dove la vostra famiglia ha vissuto e regnato per secoli! Ora sul trono di spade siede quel folle bastardo della regina che si scopa il fratello! Abbiamo bisogno di lei maestà! Queste saranno perdite di soldati inutili...» «Ser Barristan, non saranno perdite inutili! Westeros tornerà in mano ai draghi stanne certo, ma prima dovrò abolire la schiavitù qui...caso chiuso!» Daenerys Nata Dalla Tempesta uscì dalla tenda con i pugni serrati, tutto ciò per lei era davvero molto importante. La luna spendeva nel cielo ricoperto di stelle, Dany pensò malinconicamente al suo amato sole-e-stelle che ormai non era più al suo fianco, tale pensiero la portò a pensare anche ad un'altra persona che ormai non era più al suo fianco: Jon Snow. Joffrey aveva ordinato di ucciderlo, era morto a causa sua; la regina si ricordó della promessa che gli aveva fatto: "quando conquisterò Westeros tu sarai il primo che ucciderò". A questo punto non poteva più mantenere tale promessa, anche se non voleva ucciderlo veramente; Jon nonostante tutto l'aveva aiutata, si era preso cura di lei, Dany si domandò se non stesse recitando o se ci tenesse realmente a lei, non avrebbe mai conosciuto la risposta sfortunatamente.
Daenerys entró nella tenda di Missandei e le chiese di raccontarle una storia, la fanciulla mora rimase sorpresa dalla richiesta della regina, ma accettò.
Missandei e la regina d'argento erano stese una accanto all'altro mentre la mora le raccontò una storia qualsiasi, Dany provò ad ascoltarla, ma la sua mente era invasa da mille pensieri.
La Khaleesi si addormentò tardi fra le braccia della sua consigliera, sognò quella notte qualcosa di particolare.

Daenerys sognò la battaglia del Tridente, lei era nel corpo di Rhaegar, ma la battaglia si svolse in modo diverso rispetto all'originale. Dany stava cavalcando, non un cavallo come il fratello, ma un drago e in più l'esercito di Robert Baratheon aveva armature di ghiaccio. Alla fine Daenerys/Rhaegar morì nelle acque del fiume assieme al suo drago.

Il mattino seguente Dany invitò nuovamente i capitani delle varie compagnie e offrì ai Secondi Figli una grossa quantità di vino come tributo.
Quella sera nell'accampamento di Daenerys arrivò uno dei capi sotto mentite spoglie di Immacolato, aveva sulle spalle un sacco, fece irruzione nella tenda della Khaleesi che si trovava assieme a Missandei  l'uomo portò alla gola di quest'ultima un coltello e giurò di ucciderla se avessero chiamato qualcuno; Daenerys rimase calma e guardò l'uomo chiedendogli cosa volesse, lui in risposta svuotó il sacco facendo rotolare ai piedi della piccola regina le teste degli altri capitani «Adesso le due compagnie ti appartengono Daenerys Nata Dalla Tempesta.» l'uomo lasciò andare Missandei e si tolse l'elmo mostrando il suo volto: era Daario Naharis, un ragazzo dalla barba e i capelli scuri ben curati, anche lui era un capitano. Daenerys osservò l'uomo e gli chiese «Combatterai per me?» l'uomo si inchinó e disse «Tua è la mia spada. Tua è la mia vita. Tuo è il mio amore. Il mio sangue, il mio corpo, le mie canzoni, tutto quanto tu possiedi. Io vivrò e morirò al tuo comando, mia regina!»

Passarono due giorni prima dell'attacco, col tradimento dei Corvi della Tempesta e l’ebrezza dei Secondi Figli, l’armata di schiavi di Yunkai fu totalmente incapace di contrastare gli Immacolati. Tutti gli uomini dell’armata di Yunkai vennero uccisi, catturati o messi in fuga, la città si arrese diversi giorni dopo.

Daenerys si ritrovò dinanzi alle porte della città con tutto il suo esercito, i suoi consiglieri e i suoi tre draghi, quando le porte della città si aprirono lentamente gli ex schiavi andarono verso di loro, erano tantissimi. Missandei disse loro che erano dinanzi a Daenerys Nata Dalla Tempesta della casa Targaryen, colei che li aveva liberati, Daenerys la fermò e parlò lei in valiryano «Non mi dovete la vostra libertà. Non posso darvela. La vostra libertà non è mia. Appartiene a voi e soltanto a voi. Se lo desiderate, dovrete prenderla per voi stessi. Tutti  voi.» ci fu un lungo silenzio, poi una mano si allungò in sua direzione e urlò «MHYSA!» «Mhysa!» «Mhysa! Mhysa! Mhysa!» pian piano si alzò un coro da parte di tutti gli schiavi, gli Immacolati si misero in guardia e Daenerys sorpresa dal gesto del popolo domandò a Missandei «Cosa vuol dire?» «Vuol dire..."madre".» rispose la fanciulla mora.
Daenerys guardò la gente che l'acclamava e decise di andare da loro, si avvicinò ai draghi, accarezzò Viserion e poi ordinò loro di volare, le tre creature cantarono e spiccarono il volo nel cielo sereno mentre la piccola regina ordinò agli Immacolati di farla passare poiché sapave che quella hente non le avrebbero fatto alcun male; gli Immacolati si spostarono e la fanciulla dai capelli argentei svanì fra la folla che la toccava, l'acclamava, Ser Barristan e Ser Jorah guardarono la scena col fiato sospeso fin quando non video Daenerys riapparire sopra la folla sorretta da diversi ex schiavi  «Mhysa, mhysa, mhysa, mhysa!» continuavano ad acclamare allungando le braccia verso di lei «Mhysa! Mhysa! Mhysa!» Drogon volò basso sopra di loro cantando raggiungendo poi i suoi fratelli «Mhysa! Mhysa! Mhysa...»

La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora