Jon

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Neve.
Vide le colline innevate e Grande Inverno in lontanaza, si voltò un attimo e trovó alle sue spalle suo padre.
-Così eccoci qui.-
-Eccoci qui- ribattè Jon Snow -mi avevi promesso che non appena ci saremmo rivisti, mi avresti parlato di mia madre...-
-É vero, ti ho promesso ciò... ma non è il momento adatto ora...presto però lo sarà.-
Jon guardò Ned Stark con fare interrogativo e poi ricordò:
-Oggi...oggi morirò e allora potremmo veramente rivederci, quindi ora tu sei solo un fantasma, com'è morire?-
-Non avere paura Jon...-
-Io non ho paura...-

Venne svegliato dal rumore della cella che si apriva, una guarda possente si avvicinò a lui e in un modo poco gentile lo fece alzare da terra e gli sistemò le catene. "È il momento" pensò il giovane Snow, "il tempo è giunto"; la guardia gli diede una spinta, Jon cominciò a camminare e non molto tempo dopo arrivò al cospetto di Re Joffrey, Cersei Lannister, la guardia reale e Sansa.
-Jon Snow, bastardo di Grande Inverno...cosa hai da dire? Perché hai disubbidito al tuo Re?!- Joffrey Baratheon lo guardava furioso.
-Perché io non uccido la gente, non sono un assassino e lei è solo una bambina ingenua...-
-"Una bambina" "ingenua", sei proprio come tuo padre...è una Targaryen, l'ultima della dinastia del drago, merita la morte, doveva morire già anni fa, non appena venne alla luce, ma è stata fortunata, sia lui che suo fratello.-
-Ora è sola, non ha più suo fratello, non ha più nessuno che possa proteggerla...-
Cersei osservò il ragazzo bruno a lungo, Sansa guardò invece Joffrey.
Il giovane Re osservò sua madre prima di lanciare la sentenza e con sorpresa di tutti i presenti disse tali parole:
-Non ti farò uccidere, forse non per ora, ti concederò o di unirti ai Guardiani della Notte come desideravi, oppure ti darò una seconda occasione: torna da Daenerys Targaryen e portamela qui viva, se accetti, non sarai solo, ma sarai scortato da Ser Barristan, se rifiuti questa seconda occasione e decidi di unirti ai Guardiani, poco mi importa, Ser Barristan andrà ugualmente dalla piccola principessa e tu potresti essere ucciso sotto mio ordine da un momento all'altro.-
Jon guardò sua sorella Sansa, che era tesa come una corda, tornò poi a guardare Joffrey:
-Se unendomi ai Guardiani della Notte corro ugualmente il rischio di morire in quasiasi momento, tanto meglio che lo faccia ora. Non ti porterò mai la principessa, no, io rifiuto la seconda occasione.-
Una donna in penombra, osservava da lontano ciò che accadeva: "Vedo il fuoco in lui..."
Joffrey si alzò dal trono e guardò la madre che gli consigliò di farlo tornare nelle segrete, la Regina si aspettava qualche parola da Sansa Stark, ma la fanciulla non proferì parola, pareva che le avessero staccato la lingua e il suo sguardo era apatico, Jon non riusciva più a riconiscerla, era così diversa dall'ultima volta in cui l'aveva vista, non era più quella Lady altezzosa e sicura di sé, Jon vedeva solo una ragazzina triste, sola e spaventata e ciò gli fece venire in mente la Regina d'argento, c'era poco da fare, in ogni cosa riusciva a trovarla, voleva averla al suo fianco, voleva proteggerla, voleva tornare da lei solo, non con quel Ser Barristan, per poi scappare dove nessuno avrebbe potuto trovarli, ma lei si sarebbe fidata ancora di lui dopo quello che era successo? Jon si incupì. No, lei non l'avrebbe seguita, non si sarebbe fidata di lui, sarebbe rimasta con il suo Khal e il suo Khalasaar. Desideró non essere mai partito.

Colui che si chiamava Ser Barristan si avvicinò al ragazzo e lo riportò nelle segrete, non appena costui si assicurò che fossero soli iniziò a parlare con Jon a bassa voce:
-Andrò da Daenerys Targaryen, ma non la porterò qui, al diavolo i Lannister e i Baratheon, la proteggeró io, sono uno dei cavalieri più valorosi e ho combattuto per la sua famiglia e per suo fratello Rhaegar, non intendo abbandonare sua sorella, non voglio che quell'essere spregevole tocchi la principessa di Roccia Del Drago. Questi leoni devono essere spodestati Snow ed io aiuterò la vera regina a tornare a casa per riprendersi ciò che è suo di diritto, sono certo che passeranno anni, ma tu cerca di restare vivo sino ad allora, mentiró a Joffrey, correrò il rischio di essere ucciso, ma sarà per una giusta causa. Ora riposa Snow, domani partirai per la Barriera, ti aveva concesso o di seguirmi o di diventare un Guardiano della Notte e tu hai scartato il seguirmi.-
Ser Barristan si allontanò, Jon Snow non proferì parola però si sentì rassicurato sapendo che quel Ser l'avrebbe protetta e aiutata, aveva fatto la scelta giusta Jon Snow, Dany non avrebbe mai accettato l'aiuto del Ser se ci fosse stato anche lui, non si sarebbe fidata.
Un brivido percorse la schiena del giovane, ma non era per il freddo del tutto inesistente, era a causa di una presenza oltre le sbarre di ferro.

La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora