Jon

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Il ragazzo cavalcava senza sosta verso il porto più vicino per tornare a casa. No, non sarebbe tornato a casa. Lady Catelyn lo avrebbe di sicuro cacciato dato che Eddard Stark era morto e sicuramente avrebbe attribuito le colpe a lui.
Joffrey Baratheon voleva vederlo con la testa di Daenerys, altrimenti gli avrebbe riservato lo stesso trattamento di suo padre.
Casa sua, ma anche Westeros in generale, erano un posto troppo pericoloso per lui. Il ragazzo non sapeva cosa fare, da solo ad Essos non sarebbe sopravissuto, forse si sarebbe auto-consegnato a mercanti di schiavi che lo avrebbero venduto a dei padroni che cercavano gladiatori per i combattimenti che tenevano nelle Fosse da combattimento, appunto, delle grandi città come Mereen. Infondo Jon Snow era un abile combattente e al suo problema quella parve l'unica soluzione, magari sarebbe diventato un gladiatore di fama e quindi un campione, ma ciò sinceramente non interessava a Jon Snow.
Poi pensò ad un'altra alternativa: prima di partire per questa avventura era intenzionato a seguire suo zio e diventare un Guardiano della Notte, forse lì non avrebbe avuto problemi.
Cosa preferiva Jon Snow? Essere uno schiavo gladiatore oppure un Guardiano della Notte che proteggeva Westeros dai pericoli che vi erano al di là della Barriera?
Ovviamente Jon Snow scelse la seconda opzione.

Partì il mattino presto con un vuoto nello stomaco. Daenerys Targaryen era impressa nella sua mente. Temeva per lei, aveva paura che Joffrey avrebbe mandato qualcuno ad ucciderla o che Ser Jorah stesso l'avrebbe uccisa. Questa situazione a volte gli faceva venire un forte mal di testa, tutto quel pensare e tutte quelle preoccupazioni per quella principessa esiliata lontano da casa...

Il viaggio fu lungo, molto lungo. Ogni giorno sperava che la Khaleesi stesse bene, non voleva abbandonarla, non ora che aveva un figlio.
Prima di partire per la Barriera, Jon andrò a Grande Inverno dove incontrò Bran e Robb. I due erano molto felici di rivederlo, si abbracciarono e parlarono a lungo di Essos e di ciò che stava succedendo a Westeros. La guerra era alle porte. Gli Stark volevano vendetta.
-Per quanto resterai qui?-
-Partiró fra qualche minuto. Sono venuto per riprendermi Spettro. Prenderò il nero, ma non ditelo a nessuno. Nessuno apparte voi due deve saperlo.-
Ma non fu così, infatti qualcuno dietro la porta aveva origliato.

Arrivò alla barriera: era un mostro di ghiaccio molto alto e molto lungo.
Jon era rimasto stupefatto, mai si immaginava un tale spettacolo. Lì faceva molto freddo, un freddo che dopotutto gli era mancato molto.

Attraversò il portone di legno ed entrò nel Castello Nero, ma qui c'era qualcuno che lo stava aspettando.
Era una guardia reale, Jon me rimase sorpreso, questa gli si avvicinò e gli disse:
-Tu verrai con noi ad Approdo del Re. Il nostro Re Joffrey desidera parlarti.-
Come diamine era possibile che sapessero del suo arrivo? Jon venne subito incatenato e fatto prigioniero, la guardia non era sola, erano in cinque e non appena Jon fu in catene, questi salirono sui propri cavalli e partirono verso Approdo.
Durante il tragitto, a piedi, Jon pensò a come era possibile che sapessero del suo arrivo; aveva detto la sua destinazione solo a Robb e Bran e di certo non lo avrebbero tradito, sopratutto perchè volevano vendetta per il loro padre e poi non ci sarebbe stato abbastanza tempo per far si che le guardie lo precedessero, che fossero già sulle sue tracce da tempo e qualcuno aveva ipotizzato loro il suo arrivo al Castello Nero?
Non lo avrebbe mai saputo.

La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora