Il viaggio fu lungo e faticoso, arrivó ad Essos nel cuore della notte, ad aspettarlo c'era Ser Jorah che era stato avvisato da Re Robert della casa Baratheon.
Appena Jon arrivó partirono subito per tornare dai Dothraki, era venuto solo e di nascosto. Giunsero all'alba, appena la Khaleesi si svegliò andò da Ser Jorah.
-Chi è costui? -
-Mia Khaleesi, volevo presentarle il figlio di un mio amico esiliato insieme a me.-
Jon si inchinó subito
-Mi chiamo Jon vostra grazia, mio padre è morto da poco e sono subito partito alla ricerca del suo amico fidato che aveva promesso di proteggermi quando ero ancora in fasce.-
-Alzati Jon-così fece-restersi con noi e tu Ser Jorah te ne prenderai cura, dobbiamo trovagli un cavallo, presto partiremo per Vaes Dothraki-
Jon trovó un'altro paio di occhi viola, erano di suo fratello Viserys. Quando tutti furono svegli si misero subito in marcia senza chiedere di Jon. Arrivati nella città sacra, offrrirono a Jon abiti tipici che lui cortesemente rifiutò. Nella città sacra dei Dothraki regnava la pace, lo spargimento di sangue era assolutamente vietato così come le armi.La sera c'era una festa e lui restò insieme a Ser Jorah e a Daenerys, parlarono un po', lei era curiosa di sapere altre storie su Westeros e Jon gli raccontó ciò che sapeva, ma diceva che non sapeva se ciò che raccontava era vero o meno dato che non era mai stato a Westeros. Risero e ballarono tutti, Jon pensó che quella bambina dai capelli argentei e gli occhi di un viola intenso, era buona, ingenua e generosa, secondo Jon il pericolo per cui doveva veramente temere il Re era Viserys, si vedeva lontano un miglio che negli occhi del giovane regnava la follia, una follia che pian piano sarebbe aumentata.
Non poteva comunicare quotidianamente con Westeros, poteva farlo in caso di novità importanti sui due Targaryen. Scrisse una lettera su ciò che pensava dopo aver passato un'intera giornata con loro, spedì subito la lettera, lui pensava fosse davvero importante, scrisse della folllia di Viserys e dei suoi modi strani e scrisse anche di Daenerys e di come gli sembrava buona a differenza del fratello.
Jon si stese e pensò alla sua famiglia, Essos era tutt'altra storia. Se a Grande Inverno si moriva di freddo, qui si moriva di caldo. Pensò al fatto che forse non avrebbe più rivisto quelle mura familiari in cui era cresciuto.
Il lord suo padre gli aveva promesso che al suo ritorno a Grande Inverno gli avrebbe parlato di sua madre, Jon non faceva altro che pensare al se tornerà o se nella sua assenza accadrà qualcosa di grandioso o brutto che sia.
Si addormentó molto presto, il giorno dopo doveva imparare qualcosa sui Dothraki per addattarsi al meglio.
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La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||
Fanfic"Follia e grandezza sono le due facce della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene il fiato aspettando di sapere su quale faccia cadrà." A Westeros vi è un ragazzo dalle or...