Jon

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Jon stava pulendo la lama della sua spada quando gli venne consegnata una lettera, diceva che il tempo era giunto. Scosse la testa e strappò la lettera, si era affezzionata a quella ragazza, era una persona stupenda, odiava però il fratello, così ossessionato dal voler quel maledetto trono.
Dopo poco entrò la regina d'argento, guardò Jon con i suoi occhi violetti, lui gli ricambiò lo sguardo.
-Quando torneremo a casa tu verrai con noi e il tuo esilio svanirà.-
-È così sicura che riuscirete ad attraversare il mare stretto?- Jon la guardò attentamente, lei sospirò e si avvicinó.
-No, senza navi no e loro non ne posseggono nemmeno una. Non torneremo mai a casa con loro, mio fratello non lo capisce, è il popolo sbagliato e poi abbiamo bisogno di molti soldati veri.-
- E draghi.- la interruppe Jon.
-Draghi? Ormai sono svaniti tutti, mi restano solo delle uova bellissime pietrificate da anni.-
-Senza di loro non puoi fare nulla, da sola potresti fare grandi cose Khaleesi, ma hai bisogno di loro.-
-A volte sogno le uova schiudersi fra le mie mani su una pira, il fuoco non mi danneggia, ma mi purifica, mi rende più forte.-
Jon pensó a lungo su cosa dire, si passò una mano sulla fronte e guardò la principessina, si morse un labbro e si alzò, osservò la spada, non poteva ucciderla, ma doveva farlo, guardò la lama lucente, ora erano soli , nessuno avrebbe visto nulla, ma il fratello si sarebbe sicuramente vendicato, non era il momento, doveva prima morire il fratello, aveva voglia di raccontarle tutto, voleva prenderla per mano e scappare via, mentire a Re Robert e dire che l'aveva uccisa, ma Daenerys non avrebbe mai capito, voleva tornare a casa anche lei, non poteva fingere la propria morte, doveva marciare su Westeros, Jon sapeva bene che il suo sogno, il sogno suo e di suo fratello era irrealizzabile, ma dopotutto, non voleva infrangere i sogni di una bambina che aveva vissuto sempre col terrore negli occhi.
Non poteva ucciderla per principio, erano nella città sacra, nessun sangue doveva essere versato.
-Questa sera ci sarà una nuova festa, voglio che tu sia presente Jon.-
Detto così la regina d'argento si alzò ed uscì dalla stanza.
Jon rimase solo nei suoi pensieri.

Arrivó tardi, molti erano già ubriachi, nell'aria c'erano centi, balli e risate, vide la regina accanto a suo marito, decise di non avvicinarsi, Khal Drogo era un uomo potente. Dopo molto tempo arrivò Viserys, era ubriaco fradicio, chiamava il nome della sorella.
-DANY!? DOV'È MIA SORELLA SCHIAVA?! - guardò nella direzione opposta dove vi era lei- OH ECCOLA LA MIA AMATA SORELLINA E SUO MARITO!- si avvicinò ridendo.
- Voglio il mio esercito, io ti ho dato una moglie, ti darà dei figli, ora devi pagare, dammi il mio esercito e le mie navi! Voglio essere pagato ora! Sono il tuo re!-
-Viserys ti prego...-mormorò Dany.
-Tu no mio re, tu non sei nessuno e mai sarai nessuno, tu sarai solo re di carretto e come ogni re, devi avere la tua incoronazione.- disse Khal Drogo, Jon guardò la scena aggrottando le sopracciglia, spostò lo sguardo su Ser Jorah se guardava la scena con una mano vicino alla spada.
-Fantastico attendo la mia incoronazione!- rise.
Il Khal Drogo guardò due dei suoi cavalieri di sangue che bloccarono Viserys a terra, Khal Drogo si tolse un cinturone di oro massiccio e lo fece fondere.
-Ecco corona per re di carretto!-
Viserys iniziò ad urlare, guardò Daenerys, la chiamò supplicandola, Jon si avvicinò a lei, guardò Viserys, lui guardò Jon a lungo, lo guardó attentamente e a lungo, guardò i suoi lineamenti, gli occhi, pensò ai suoi modi di fare e capì qualcosa, stava per parlare, ma una montagna di oro fuso gli cadde sulla testa, lui urlo, poi morì con l'oro fuso ormai diventato duro fra la capigliatura argentata.
Viserys Targaryen era morto nella città sacra, nella città era vietato lo spargimento di sangue non la morte, qualsiasi altro modo era ben accetto.
Ser Jorah guardò Daenerys che fissava immobile il corpo del defunto fratello. -Khaleesi...-mormorò.
-Mi dispiace...per lui- mormorò Jon.
Dany disse con parole decise e con lo sguardo ipnotizzato sul corpo del fratello -Lui non era un drago, il fuoco non può uccidere un drago. -

Passò un mese, Re Robert stava molto male colpito da un cinghiale durante la caccia, il Lord suo padre aveva scritto a Jon di non fare sciocchezze ora che Viserys era morto, gli aveva esplicitamente detto di aiutare la Targaryen, di tenerla in vita, Jon era certo che suo padre non voleva sangue Targaryen versato, ma perché? Avevano portato via Lyanna Stark, il fratello di Daenerys, Rhaegar, aveva rapito sua zia e forse l'aveva anche stuprata, Jon non sapeva la causa del decesso di Lyanna Stark, forse era stata uccisa da Rhaegar stesso. Perché non voleva che Daenerys fosse uccisa? Ora era una bambina, ma un giorno sarebbe diventata grande. Ora, questo, era l'unico pensiero di Jon Snow.

La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora