Daenerys

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La regina d'argento ed i suoi consiglieri Jorah Mormont e Barristan Selmy raggiungono il palazzo del padrone Kraznys mo Nakloz. Daenerys gli spiegó le sue intenzioni ovvero comprare tutto l'esercito degli Immacolati, tutti e 8000. Kraznys la derise mentre le lanciava insulti in valiryano, poi in lingua comune le disse «I tuoi dothraki e la tua piccola nave non valgono nulla. Non puoi prenderli tutti.» Daenerys lo guardò in tono di sfida e gli disse che possedeva tre draghi, ciò attirò l'attenzione del padrone e della sua schiava Missandei, presente lì come traduttrice.
«Tre draghi.» disse lui «Uno.» disse Dany «Tre.» «Uno.» «Quello più grosso.» Daenerys annuì «Va bene.» «Va bene.» disse lui. Dany fece per andarsene con i suoi consiglieri inalibiti, ma si fermó ed osservó la piccola Missandei e aggiunse «In dono mi darai anche lei, per sigillare il nostro accordo.»

Jorah iniziò a protestare contro la regina «I draghi ti servono. Non conquisterai i Sette Regni con i draghi!» Dany ignorò Ser Jorah ed anche Ser Barristan, preferì parlare con la ex-schiava del padrone «Come ti chiami? Hai un posto in cui tornare?» la ragazza dalla carnagione scura e dai ricci capelli rispose «Il mio nome è Missandei mia regina. Non ho nessuno da cui tornare.» Daenerys Nata Dalla Tempesta proseguì «Io sto per portarti in guerra, potresti perire la fame o addirittura... morire.» Missandei silenziosamente rispose «Valar Morghulis.» Daenerys con fermezza ribattè «Tutti gli uomini devono morire. Ma noi non siamo uomini.» un piccolo sorriso spuntò sulle labbra della giovane traduttrice.

Il giorno seguente Daenerys giunae alla dimora di Kraznys mo Nakloz, con Jorah Mormont, Barristan Selmy e Missandei, per l'acquisto dell'esercito degli Immacolati. La regina d'argento aprì una cesta dinanzi al padrone e il muso nero di Drogon spuntó fuori graziosamente, il drago spiccó in volo, ma la Khaleesi lo tenne da una catena legata alla zampa posteriore della bestia. Tutti i presenti furono sorpresi, avevank gli occhi che brillano.
La donna diede a Kraznys il suo drago più grande e in cambio ricevette la frusta simbolo del comando degli Immacolati.
«Affare fatto? Dunque mi appartengono?» il padrone rispose in valiryano, Missandei si occupò della traduzione «Affare fatto.» sotto i lamenti del povero Drogon la regina d'argento si allontanò verso il suo esercito, non si voltò indietro.
«Dovaogēdys! Naejot memēbātās!» gli immacolati iniziarono a marciare «Kelītīs!» ordinò la regina e questi si fermarono con le lance dritte e gli scudi ben sollevati, nel mentre il padrone cercò in modo invano di domare il drago e rivolto a Missandei disse «Ivetra j’aspo zya dyni do majis.» Dì alla puttana che la sua bestia non vuole obbedire.
La regina d'argento udendo ciò si voltò in direzione del padrone stringendo saldamente fra le sue mani la frusta «Zaldrīzes buzdari iksos daor.» Il drago non è uno schiavo.
Ser Jorah e Ser Barristan guardarono estrefatti la Khaleesi, così come il padrone stesso che le chiese «Ydra ji Valyre?» Parli valiryano?  La fanciulla fieramente guardò il padrone e rispose «Nyke Daenerys Jelmāzmo hen Targārio Lentrot, hen Valyrio Uēpo ānogār iksan. Valyrio muño ēngos ñuhys issa.» poi tornò ad osservare gli immacolati, diede nuovi ordini «Dovaogēdys! Āeksia ossēnātās, menti ossēnātās, qilōni pilos lue vale tolvie ossēnātās, yn riñe dōre ōdrikātās. Urnet luo buzdaro tolvio belma pryjātās!»
Immacolati! Uccidete i padroni, uccidete i soldati, uccidete ogni uomo che abbia una frusta, ma non toccate i bambini. Distruggete le catene di ogni schiavo che vedete
Un immacolato uccise con la propria lancia un padrone che incuriosito si stava avvicinando. Caos.
Kraznys disperato e con la catena di Drogon ben salda urló «Nyk skan jiva aeske! Zer sena! Zer sena!» Sono il vostro padrone! Uccidetela! Uccidetela! Ma Daenerys tornò a guardarlo con sguardo di vittoria e ordinò al suo drago «Dracarys.» il padrone, gli altri padroni e tutto il palazzo iniziò a bruciare sotto il canto e la fiamma calda di Drogon.

A scontro terminato Daenerys salì sul suo cavallo bianco e trottó fra i vari immacolati parlando loro in valiryano dicendo che ora erano liberi, che la libertà apparteneva solo a loro e chiese anche infine se volessero combattere per lei, al suo fianco come uomini liberi. Il primo immacolato iniziò a battere la lancia sulla sabbia, piano piano 8.000 Immacolati iniziarono a battere sul suolo la loro arma in onore di Daenerys Nata Dalla Tempesta.
Daenerys, i suoi consiglieri ed il suo esercito iniziano così la loro marcia verso la prossima città da liberare: Yunkai, la città gialla.
Quando il buio calò su di loro , la regina fece fermare tutti per riposare, ma prima di ciò Daenerys chiese agli Immacolati di scegliere un capitano, questi scelsero un ragazzo di nome Verme Grigio, Daenerys gli disse che poteva abbandonare il suo nome da schiavo, ma questi gli risponse che non aveva intenzione di cambiarlo poiché questo è stato il suo nome quando Daenerys Nata Dalla Tempesta lo ha liberato.
A notte fonda finalmente la regina si addormentó con accanto la sua nuova consigliera Missandei.

Faceva freddo, molto freddo. Il naso della Khaleesi era gelato così come le sue ginocchia e le sue mani. Daenerys era cirondata dalla neve, si piegò per toccarla, era molto gelida. Una voce alle sue spalle parlò «Mia cara sorellina!» la fanciulla si sollevó e si voltò trovando con grande sorpresa suo fratello Viserys «Mi sei mancata terribilmente!» Dany spaventata indietreggió «Hai paura di tuo fratello Dany?» la regina d'argento guardò il fratello con gli occhi terrorizzati di una bambina «Stammi lontana, non toccarmi!» e indietreggiando ancora la fanciulla andò contro una surpefice fredda. Calde mani poggiarono sulla sua spalla, Dany era più terrorizzata che mai «Non devi aver paura...» disse una voce calda e rassicurante; la regina d'argento sollevò di poco il viso, quello che bastava per vedere il proprietario della voce, con stupore si ritrovó un ragazzo con gli occhi viola scuri e dai capelli lunghi e argentati «Tu chi sei?» disse la fanciulla affascinata dall'uomo che ora la teneva saldamente contro il suo petto, contro la sua armatura rotta con rubini incastonati «Io sono tuo fratello.» Daenerys tornò a guardare dinanzi a lei, Viserys ora aveva lo sguardo di un bambino alla vista del ragazzo in armatura «Rhaegar...» sussurrò il re mendicante.
Rhaegar Targaryen sorrise dolcemente ai suoi fratelli e tese la mano a tutti e due «Ciò che è capitato alla nostra famiglia è terribile. Ed ora tu sei da sola.» Dany ribattè «Non sono sola. Ho tre draghi: Drogon, Viserion, Rhaegal.» il principe drago sorrise «É stato carino da parte tua mettete i nostri nomi ai tuoi draghi. È come se fossimo al tuo fianco in qualche modo...»
Una rosa blu uscì dalla neve, i fratelli Targaryen la osservarono estrefatti, poi udirono voci «Il Re del Nord, il Re del Nord, il Re del Nord...»

Daenerys si svegliò, era l'alba. Ripensó al sogno, ripensó ai suoi fratelli e pianse. Non aveva mai visto Rhargar, non sapeva quale fosse il suo aspetto, non sapeva se era effetivamente come l'aveva sognato; cercò di capire il sogno, ma fu tutto vano. La rosa blu, la rosa d'inverno. Quel fiore le piaceva molto.

La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora