-Il mare Dothraki- Ser Jorah Mormont tirò le redini fermandosi accanto a lei sulla sommità dellw collina.
-È così... verde-
-Lo è adesso- annui Ser Jorah.
Viserys non riusciva ad abituarsi a quella vita, tutti indossavano abiti leggeri e di pelle, lui no, indossava lo stesso abito della cerimonia di Dany. In mezzo ai dothraki suo fratello stava facendo una figura meschina. Mai e poi mai avrebbe dovuto venire. Magistro Illyrio aveva persino insistito che restasse a Pentos nella sua residenza ma lui, sarebbe rimasto addosso a Drogo finché il Khal non avesse pagato il suo debito. Di fronte al Mare Dothraki però, Dany non era disposta a sentire le solite lamentele del fratello. Ora era in pace.
-Aspetta qui, dì a tutti loro di non muoversi. Questo è un mio camando. -
Il cavaliere sorrise.
-Stai imparando a parlare come una regina Daenerys. -
-Smontó da cavallo e disse.
-Non una regina. - camminó -Una Khaleesi.-Poco dopo arrivò il fratello furioso che le puntò una spada al collo
-COME OSI DARE ORDINI A ME! IL SONO IL TUO RE! NON PRENDO ORDINI DA UNA PUTTANA DOTHRAKI! NON RISVEGLIARE IL DRAGO!-
Il cuore di Daenerys batteva all'impazzata poi sentì come una frusta e Viserys urlare, era stato un membro del suo khas che l'aveva colpito e legato dalla caviglia. Chiese alla Khaleesi cosa dovessero fare di lui e lei rispose.
-Non fatelo montare sul suo cavallo, ci seguirà a piedi -
Detto questo se né andò.Cavalcare le faceva male dato che non era abituata. Il terzo giorno di cavalcata era convinta che stesse per morire, piaghe da sella, repellanti e sanguinose, si erano aperte sulle sue natiche. L'interno coscia era spellato al punto di motrare la carne viva. Le redini avevano distrutto le sue mani e aveva la schiena così dolorante che a volte si reggeva a stento. Al calare della notte, le ancelle erano constrette ad aiutarla e medicarla.
La notte però, non portava alcun sollievo. Di giorno il Khal la ignorava e ogni notte, poco prima dell'alba, Drogo scivolava nella sua tenda, la svegliava e la possedeva. Fortunatamente Drogo continuava a seguire l'usanza dothraki e Dany ne fù grata così suo marito non poteva vederle le lacrime cadere e poteva usare il cuscino per soffocare le urla di dolore.
Era andata avanti così per tanto tempo, era stata certa di non poter sopportare quel tormento ancora per molto. La morte era la sola via d'uscita.
Quella notte il drago era tornato da lei. Nel sogno suo fratello non c'era. Erano solo lei e il drago. Gli occhi del drago erano pozze di magma liquefatto. Quando aveva spalancato le fauci, il fuoco era eruttato in un flusso incandescente. Il drago aveva cantato per lei. Daenerys aveva aperto le braccia per accogliere il fuoco. Il fuoco l'aveva ripulita, aveva sentito la propria carne fumare, aveva sentito il sangue bollire nelle vene fino ad evaporare, eppure non aveva sentito nessun dolore e nessuna sofferenza. Dopo il fuoco, si era sentita rinascere più forte e più fiera.All'alba del giorno seguente, i dolori erano svaniti misteriosamente, le sue ancelle notarono un mutamento in lei.
-Khaleesi, sei malata?-
-Lo ero- rispose.
Prese un uovo di drago, quello più grosso, nero e scarlatto come il drago nel sogno, quando lo toccò avvertì un calore dentro di esso, Dany improvvisamente lo poggió fra le altre uova, inquieta.
Da quel giorno, ogni giorno migliorava sempre di più, era diventata più forte, le piaghe sulle mani erano diventati calli, la pelle sulle sue morbide cosce si era indurita: diventò robusta come cuoio.
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La Danza del Fuoco e del Ghiaccio||Jon&Daenerys|| Il Trono di Spade ||
Fanfiction"Follia e grandezza sono le due facce della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene il fiato aspettando di sapere su quale faccia cadrà." A Westeros vi è un ragazzo dalle or...